[Dati Fatture - Spesometro 2017]

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2442 Risposte - Pagina 158

  • Re: [Dati Fatture - Spesometro 2017]

    StefanoEsse ha scritto:


    Rudy ha scritto:


    Qualcuno di voi si e' posto il problema di Documenti Riepilogativi (TipoDocumento = TD12) per fatture di acquisto UE di Beni o Servizi (TD10 - TD11).
    In questi casi cosa prevale?
    Oppure (scusate ma non conosco a pieno la normativa fiscale) mi sono posto un falso problema?
    Non risulta essere possibile TD12 per fatture di acquisto UE, solo TD10 oppure TD11 (ovvero TD04 e TD05 per note di credito/debito).
    Grazie per la consulenza.....
  • Re: [Dati Fatture - Spesometro 2017]

    Ciao a tutti... Sto portando le modifiche del 05/02 alla Comunicazione Fatture (per fortuna non sono molte )... di conseguenza ho deciso fin da subito di fare i test del caso usando Desktop Telematico per il 'Controllo File' (visto che finalmente si sono decisi ad aggiungere anche lì la Comunicazione)...
    Di proposito ho fatto controllare un file che sapevo avere errori (mancava in qualche documento la specifica del TIPODOCUMENTO TDXX)...
    E, accidenti... Desktopo Telematico non mi segnala l'errore (o meglio... nel primo pannello - quello che si guarda sempre - mi dice tutto OK).. se poi apro il diagnostico (cosa che a mio parere fanno in pochi se il risultato del controllo è Ok)... allora l'errore viene rilevato... Sul sito ADE-Fatture&Corrispettivi, ovviamente, è tutto segnalato correttamente.
    Sinceramente non ho fatto altri Test (su altri tipi errore) su Desktop Telematico, ma questo mi è bastato per 'non fidarmi di 'lui'
    Voi avete provato?
    Vorrei segnalare la cosa... ma non so che 'canale' usare.... In effetti non sono riuscita a trovare una via specifica... Consigli x la segnalazione?
    Grazie e buon lavoro a tutti
    Lorena
  • Re: [Dati Fatture - Spesometro 2017]

    Rudy ha scritto:


    f3rr0 ha scritto:


    Rudy ha scritto:


    Scusate ma ho un dubbio atroce.
    Secondo le "nuove" specifiche tecniche il blocco AltriIdentificativiFiscali diventa opzionale nella trasmissione.
    Quindi significa che per cio' che riguarda le singole fatture, oltre ai dati Nome Cognome Rag.Sociale Indirizzo ecc... anche il blocco RappresentanteFiscale e StabileOrganizzazione, anche se presenti possono non essere comunicati?
    Sì è così. Se osservi il tracciato xml sul file excel, nella colonna Obbligatorietà e occorrenze compare <<0.1>>, ovvero non obbligatorio e, se presente, è ammessa una sola occorrenza.

    ettore56 ha scritto:


    Riassumendo: se non sono obbligato a valorizzare il blocco, non valorizzo nemmeno i sottoblocchi con tutti i relativi tag.
    Io la interpreto così.
    L'interpretazione di ettore56 è corretta.
    Ok...grazie!
    Questo conferma le mie ipotesi... e non solo! Anche il fatto che abbiamo lavorato inutilmente per inserire dati (RappresentanteFiscale e StabileOrganizzazione) che nessun gestionale ha mai gestito, fino ad ora!
    Cmq..... andiamo avanti...
    Un'altra questione....Secondo voi il vecchio metodo di controllo dei files XML presente sul portale FattureCorrispettivi dell'AdE e' ancora valido ed utilizzabile?
    Chiedo questo, perche' ho notato che su alcuni PC risulta problematico installare il Java necessario alla nuova procedura di controllo StandAlone.
    Dal Comunicato Stampa dell'AdE del 5 febbraio
    [...]
    Le nuove regole possono essere utilizzate anche per inviare le
    comunicazioni integrative di quelle errate riferite al primo semestre 2017. I contribuenti
    che intendono continuare a utilizzare il software di mercato usato per predisporre la
    comunicazione del primo semestre 2017 possono continuare a trasmettere i dati secondo
    le precedenti regole
    .

    [...]
    Dopodichè, software e relativi controlli devono essere allineati alle versioni 2018 e seguenti.
  • Re: [Dati Fatture - Spesometro 2017]

    Rudy ha scritto:


    StefanoEsse ha scritto:


    Rudy ha scritto:


    Qualcuno di voi si e' posto il problema di Documenti Riepilogativi (TipoDocumento = TD12) per fatture di acquisto UE di Beni o Servizi (TD10 - TD11).
    In questi casi cosa prevale?
    Oppure (scusate ma non conosco a pieno la normativa fiscale) mi sono posto un falso problema?
    Non risulta essere possibile TD12 per fatture di acquisto UE, solo TD10 oppure TD11 (ovvero TD04 e TD05 per note di credito/debito).
    Grazie per la consulenza.....
    Di niente
  • Re: [Dati Fatture - Spesometro 2017]

    Ciao a tutti,
    vi scrivo perché ho alcuni dubbi sulle associazioni.. come mi devo comportare?!
    Per le DTE non ci sono problemi, qualunque figura può ricevere una fattura (azienda, partita iva, persona fisica, associazione, ente....) quindi se ho un cliente che è un'associazione e questa ha solo il CF, valorizzo il campo corrispondente e non metto il gruppo <IDFiscaleIVA>.
    Ma per le DTR? Il gruppo <IDFiscaleIVA> diventa obbligatorio e quindi anche la P.IVA è obbligatoria... cosa più che giusta visto chi mi emette una fattura DEVE avere una partita IVA. E qui sorge il mio dubbio: esistono casi di ASSOCIAZIONI CON P.IVA? o tutti i documenti ricevuti da associazioni NON vanno comunicati in quanto non ci sarà mai un'associazione con P.IVA?

    Grazie a tutti!
  • Re: [Dati Fatture - Spesometro 2017]

    adelect ha scritto:


    Ciao a tutti,
    vi scrivo perché ho alcuni dubbi sulle associazioni.. come mi devo comportare?!
    Per le DTE non ci sono problemi, qualunque figura può ricevere una fattura (azienda, partita iva, persona fisica, associazione, ente....) quindi se ho un cliente che è un'associazione e questa ha solo il CF, valorizzo il campo corrispondente e non metto il gruppo <IDFiscaleIVA>.
    Ma per le DTR? Il gruppo <IDFiscaleIVA> diventa obbligatorio e quindi anche la P.IVA è obbligatoria... cosa più che giusta visto chi mi emette una fattura DEVE avere una partita IVA. E qui sorge il mio dubbio: esistono casi di ASSOCIAZIONI CON P.IVA? o tutti i documenti ricevuti da associazioni NON vanno comunicati in quanto non ci sarà mai un'associazione con P.IVA?

    Grazie a tutti!
    Le "FATTURE", in Italia, possono essere emesse solamente da soggetti d'imposta, pertanto in possesso di numero di partita iva.
    I documenti emessi da coloro che non sono in possesso di partita iva, non possono essere considerati "FATTURE", ma piuttosto "note spese", oppure "ricevute di pagamento", etc., e, pertanto, non vanno comunicate, a meno che si tratti di fornitori esteri per i quali occorre indicare, all'interno del blocco <IdFiscaleIVA> l'IdPaese di appartenenza e valorizzare l'IdCodice con un altro elemento, quale, per esempio, il cognome o il nome o il codice fornitore etc.
  • Re: [Dati Fatture - Spesometro 2017]

    ettore56 ha scritto:


    adelect ha scritto:


    Ciao a tutti,
    vi scrivo perché ho alcuni dubbi sulle associazioni.. come mi devo comportare?!
    Per le DTE non ci sono problemi, qualunque figura può ricevere una fattura (azienda, partita iva, persona fisica, associazione, ente....) quindi se ho un cliente che è un'associazione e questa ha solo il CF, valorizzo il campo corrispondente e non metto il gruppo <IDFiscaleIVA>.
    Ma per le DTR? Il gruppo <IDFiscaleIVA> diventa obbligatorio e quindi anche la P.IVA è obbligatoria... cosa più che giusta visto chi mi emette una fattura DEVE avere una partita IVA. E qui sorge il mio dubbio: esistono casi di ASSOCIAZIONI CON P.IVA? o tutti i documenti ricevuti da associazioni NON vanno comunicati in quanto non ci sarà mai un'associazione con P.IVA?

    Grazie a tutti!
    Le "FATTURE", in Italia, possono essere emesse solamente da soggetti d'imposta, pertanto in possesso di numero di partita iva.
    I documenti emessi da coloro che non sono in possesso di partita iva, non possono essere considerati "FATTURE", ma piuttosto "note spese", oppure "ricevute di pagamento", etc., e, pertanto, non vanno comunicate, a meno che si tratti di fornitori esteri per i quali occorre indicare, all'interno del blocco <IdFiscaleIVA> l'IdPaese di appartenenza e valorizzare l'IdCodice con un altro elemento, quale, per esempio, il cognome o il nome o il codice fornitore etc.

    Ciao Ettore56, grazie della risposta. Forse mi sono espressa male.. il mio dubbio è proprio questo: un'associazione può essere un soggetto di imposta? può cioè essere in possesso di una partita IVA ed emettere fattura?

    Grazie!
  • Re: [Dati Fatture - Spesometro 2017]

    adelect ha scritto:


    Ciao Ettore56, grazie della risposta. Forse mi sono espressa male.. il mio dubbio è proprio questo: un'associazione può essere un soggetto di imposta? può cioè essere in possesso di una partita IVA ed emettere fattura?

    Grazie!
    Sicuramente sì.
    Per la precisione la normativa vigente prevede che:

    Mentre per gli enti commerciali e le società tutte le operazioni che consistono nella cessione di beni o prestazioni di servizi sono da ritenersi soggette all’imposta sul valore aggiunto, per gli enti non commerciali e, in particolare, per le associazioni culturali/teatrali, musicali, ricreative, risulteranno essere soggette a tale imposta soltanto quelle operazioni espressamente ritenute imponibili, c.d. attività commerciali, svolte in modo non occasionale od episodico.
    La disciplina dell’IVA per tali enti risulta, in verità, conforme a quella delle imposte sui redditi; pertanto, rientrano nel campo dell’applicazione dell’imposta soltanto ed esclusivamente le attività commerciali già ritenute tali ai fini IRES, ad eccezione dei contributi corrispettivi erogati da Enti pubblici e quelli introitati per l’organizzazione di gite o viaggi dalle associazioni di promozione sociale, i quali non concorrono alla formazione del reddito imponibile ma sono gravati da IVA e soggetti ai relativi adempimenti.
    Si ricorda che, per le associazioni culturali, ricreative, musicali o comunque per gli enti non commerciali in genere, non sono considerate commerciali le prestazioni di servizi fatte ai soci, anche a fronte di corrispettivi specifici (purché l’associazione abbia adeguato lo statuto ai principi contenuti dall’articolo 148 TUIR, novellato dal D.Lgs. 460/1997), nonché le oblazioni o le erogazioni liberali (cioè i contributi versati all’ente da terzi senza che, a fronte dei quali, l’associazione assuma alcun obbligo di controprestazione), oltre che, per le associazioni di promozione sociale, il posto di ristoro e l’organizzazione di viaggi.
    Sono, invece, – anche per le associazioni – considerate sempre di natura commerciale (e quindi soggette ad IVA) la cessione di beni nuovi prodotti per la vendita, la gestione di mense, la gestione di esposizioni a carattere commerciale, la somministrazione di pasti, l’organizzazione di viaggi, soggiorni (ad eccezione degli enti di promozione sociale), prestazioni turistiche e alberghiere.
    L’articolo 1 del decreto IVA prevede che l’imposta sul valore aggiunto si applichi sulle cessioni di beni e le prestazioni di servizi effettuate nell’esercizio di “impresa“. Sulla portata di tale termine soccorre l’articolo 4 dove viene detto: “per esercizio di imprese si intende l’esercizio per professione abituale, ancorché non esclusiva, delle attività commerciali o agricole di cui agli articoli 2134 e 2195 del codice civile, anche se non organizzate in forma d’impresa”.
    Preliminare ad ogni considerazione in materia di IVA, è quella diretta a stabilire il campo di applicazione dell’imposta in relazione all’abitualità e alla professionalità nell’esercizio delle attività commerciali di un ente non commerciale; presupposti, questi, che come visto sopra sono indispensabili.
    Cercando di estrapolare il concetto di abitualità da tutta una serie di chiarimenti ministeriali, si osserva come esso non debba essere inteso solo in termini di “numero di volte”, ma in termini di programmazione delle attività, di ripetitività delle medesime nonché di rilevanza economica.
    Riepilogando, non sono tenuti all’apertura di una posizione IVA tutti quegli enti non commerciali che svolgono esclusivamente attività istituzionale o attività commerciale in maniera occasionale. In tutti gli altri casi, invece, occorrerà aprire una posizione IVA.
  • Re: [Dati Fatture - Spesometro 2017]

    ettore56 ha scritto:


    adelect ha scritto:


    Ciao Ettore56, grazie della risposta. Forse mi sono espressa male.. il mio dubbio è proprio questo: un'associazione può essere un soggetto di imposta? può cioè essere in possesso di una partita IVA ed emettere fattura?

    Grazie!
    Sicuramente sì.
    Per la precisione la normativa vigente prevede che:

    Mentre per gli enti commerciali e le società tutte le operazioni che consistono nella cessione di beni o prestazioni di servizi sono da ritenersi soggette all’imposta sul valore aggiunto, per gli enti non commerciali e, in particolare, per le associazioni culturali/teatrali, musicali, ricreative, risulteranno essere soggette a tale imposta soltanto quelle operazioni espressamente ritenute imponibili, c.d. attività commerciali, svolte in modo non occasionale od episodico.
    La disciplina dell’IVA per tali enti risulta, in verità, conforme a quella delle imposte sui redditi; pertanto, rientrano nel campo dell’applicazione dell’imposta soltanto ed esclusivamente le attività commerciali già ritenute tali ai fini IRES, ad eccezione dei contributi corrispettivi erogati da Enti pubblici e quelli introitati per l’organizzazione di gite o viaggi dalle associazioni di promozione sociale, i quali non concorrono alla formazione del reddito imponibile ma sono gravati da IVA e soggetti ai relativi adempimenti.
    Si ricorda che, per le associazioni culturali, ricreative, musicali o comunque per gli enti non commerciali in genere, non sono considerate commerciali le prestazioni di servizi fatte ai soci, anche a fronte di corrispettivi specifici (purché l’associazione abbia adeguato lo statuto ai principi contenuti dall’articolo 148 TUIR, novellato dal D.Lgs. 460/1997), nonché le oblazioni o le erogazioni liberali (cioè i contributi versati all’ente da terzi senza che, a fronte dei quali, l’associazione assuma alcun obbligo di controprestazione), oltre che, per le associazioni di promozione sociale, il posto di ristoro e l’organizzazione di viaggi.
    Sono, invece, – anche per le associazioni – considerate sempre di natura commerciale (e quindi soggette ad IVA) la cessione di beni nuovi prodotti per la vendita, la gestione di mense, la gestione di esposizioni a carattere commerciale, la somministrazione di pasti, l’organizzazione di viaggi, soggiorni (ad eccezione degli enti di promozione sociale), prestazioni turistiche e alberghiere.
    L’articolo 1 del decreto IVA prevede che l’imposta sul valore aggiunto si applichi sulle cessioni di beni e le prestazioni di servizi effettuate nell’esercizio di “impresa“. Sulla portata di tale termine soccorre l’articolo 4 dove viene detto: “per esercizio di imprese si intende l’esercizio per professione abituale, ancorché non esclusiva, delle attività commerciali o agricole di cui agli articoli 2134 e 2195 del codice civile, anche se non organizzate in forma d’impresa”.
    Preliminare ad ogni considerazione in materia di IVA, è quella diretta a stabilire il campo di applicazione dell’imposta in relazione all’abitualità e alla professionalità nell’esercizio delle attività commerciali di un ente non commerciale; presupposti, questi, che come visto sopra sono indispensabili.
    Cercando di estrapolare il concetto di abitualità da tutta una serie di chiarimenti ministeriali, si osserva come esso non debba essere inteso solo in termini di “numero di volte”, ma in termini di programmazione delle attività, di ripetitività delle medesime nonché di rilevanza economica.
    Riepilogando, non sono tenuti all’apertura di una posizione IVA tutti quegli enti non commerciali che svolgono esclusivamente attività istituzionale o attività commerciale in maniera occasionale. In tutti gli altri casi, invece, occorrerà aprire una posizione IVA.

    Grazie mille!! Ettore56 sei stato precisissimo!
  • Re: [Dati Fatture - Spesometro 2017]

    Ciao ragazzi. Già a posto con il secondo semestre del 2017? In fase di upload mi dà problemi sulla dimensione degli xml.
    Lo scorso anno per i primi 6 mesi del 2017 avevo potuto inviare anche flussi xml oltre i 500Kb ma quest'anno mi dice che devono avere dimensione inferiore a questa soglia... confermate? Grazie.
  • Re: [Dati Fatture - Spesometro 2017]

    Snakeright ha scritto:


    Ciao ragazzi. Già a posto con il secondo semestre del 2017? In fase di upload mi dà problemi sulla dimensione degli xml.
    Lo scorso anno per i primi 6 mesi del 2017 avevo potuto inviare anche flussi xml oltre i 500Kb ma quest'anno mi dice che devono avere dimensione inferiore a questa soglia... confermate? Grazie.
    Il limite di grandezza per ogni singolo file .xml è di 5MB. Ciò premesso, puoi "zippare più file .xml in un unico file .zip, la cui dimensione massima non dovrà essere comunque superiore sempre a 5MB.
  • Re: [Dati Fatture - Spesometro 2017]

    Infatti ho riguardato sulla documentazione per esserne sicuro e riportava 5Mb.
    Oggi però tentando di caricarli mi esce la segnalazione di errore che mi dice che il file supera i 500Kb!

    A proposito... non siao mai riusciti a caricare sul portale i files .zip (sarebbe molto utile perchè ne carichiamo decine e decine e decine)!
  • Re: [Dati Fatture - Spesometro 2017]

    Snakeright ha scritto:


    Infatti ho riguardato sulla documentazione per esserne sicuro e riportava 5Mb.
    Oggi però tentando di caricarli mi esce la segnalazione di errore che mi dice che il file supera i 500Kb!

    A proposito... non siao mai riusciti a caricare sul portale i files .zip (sarebbe molto utile perchè ne carichiamo decine e decine e decine)!
    Non mi risulta siano cambiate le regole riguardanti le dimensioni massime dei files.
    Riprova eventualmente domani. Potrebbe essere un problema temporaneo del sistema ricevente (è capitato spesso!).
    Stesso discorso per i files .zip.
    Si caricano normalmente come quelli .xml.
    In tale caso verifica che o tutti i files .xml in esso contenuti siano firmati, oppure che sia firmato il file .zip.
    Non mi risulta esistano altre regole restrittive per la loro trasmissione.
  • Re: [Dati Fatture - Spesometro 2017]

    ettore56 ha scritto:


    Snakeright ha scritto:


    Infatti ho riguardato sulla documentazione per esserne sicuro e riportava 5Mb.
    Oggi però tentando di caricarli mi esce la segnalazione di errore che mi dice che il file supera i 500Kb!

    A proposito... non siao mai riusciti a caricare sul portale i files .zip (sarebbe molto utile perchè ne carichiamo decine e decine e decine)!
    Non mi risulta siano cambiate le regole riguardanti le dimensioni massime dei files.
    Riprova eventualmente domani. Potrebbe essere un problema temporaneo del sistema ricevente (è capitato spesso!).
    Stesso discorso per i files .zip.
    Si caricano normalmente come quelli .xml.
    In tale caso verifica che o tutti i files .xml in esso contenuti siano firmati, oppure che sia firmato il file .zip.
    Non mi risulta esistano altre regole restrittive per la loro trasmissione.
    Ciao a tutti... anche io ho lo stesso problema...controllando un file superiore a 500 kb mi segnala lo stesso errore!!! Speriamo che sistemino in fretta
  • Re: [Dati Fatture - Spesometro 2017]

    Lorena Costa ha scritto:


    ettore56 ha scritto:


    Snakeright ha scritto:


    Infatti ho riguardato sulla documentazione per esserne sicuro e riportava 5Mb.
    Oggi però tentando di caricarli mi esce la segnalazione di errore che mi dice che il file supera i 500Kb!

    A proposito... non siao mai riusciti a caricare sul portale i files .zip (sarebbe molto utile perchè ne carichiamo decine e decine e decine)!
    Non mi risulta siano cambiate le regole riguardanti le dimensioni massime dei files.
    Riprova eventualmente domani. Potrebbe essere un problema temporaneo del sistema ricevente (è capitato spesso!).
    Stesso discorso per i files .zip.
    Si caricano normalmente come quelli .xml.
    In tale caso verifica che o tutti i files .xml in esso contenuti siano firmati, oppure che sia firmato il file .zip.
    Non mi risulta esistano altre regole restrittive per la loro trasmissione.
    Ciao a tutti... anche io ho lo stesso problema...controllando un file superiore a 500 kb mi segnala lo stesso errore!!! Speriamo che sistemino in fretta
    Ho chiesto chiarimenti in Assistenza.. questa (purtroppo) è la risposta:

    La informiamo che la sua richiesta di assistenza del 13/03/18 13:30, è stata trattata ed ha ricevuto la seguente soluzione:
    Gentile Utente,
    in merito alla Sua richiesta Le ricordiamo che è stato introdotto un limite di caricamento di 500 kb nella funzionalità di Controllo dei file Dati.
    Per il sigillo e per la trasmissione il limite dimensionale rimane a 5Mb.
    Cordiali Saluti,
    Servizio Assistenza
    Cordiali saluti,
    Servizio di Assistenza

    e ciò mi manda letteralmente 'su tutte le furie'.... ma come 'cavolo' si fa a controllare la correttezza di un file fatture???
    PS: nella frase dicono '... le ricordiamo...' ma dove lo avevano citato? O meglio, cosa mi sono persa?
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