Valore aggiuntivo della specialistica

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Valore aggiuntivo della specialistica

Salve,
approdo nel forum in cerca di consigli da chi è nel campo dell'informatica da più tempo e spero potrà togliermi qualche dubbio.
Cercherò di essere breve e concisa: mi sto per laureare in Ingegneria Informatica e sono indecisa se fare o meno la specialistica.
Ho quasi 26 anni e già una laurea alle spalle in Design e Grafica; sono approdata ad Ingegneria Informatica principalmente perché sentivo la mancanza di materie scientifiche (per cui ero portata al liceo) e ho pensato che abbinare studi di design (quindi grafica, user experience, user interface e progettazione di prodotti) e di informatica nel mondo digitale attuale sarebbe stata una carta vincente.
Sono indecisa se conseguire o meno la specialistica in quanto in questi ultimi anni ho speso davvero tanta energia sui libri e ora vorrei concretizzare qualcosa ed entrare nel mondo del lavoro. A 26 anni trovo pesante non essere ancora indipendente e l'idea di star ferma altri 2 anni lavorando al massimo part-time (al momento lavoro come grafica a progetto, molto divertente ma poco remunerativo) ed entrando nel mondo lavorativo seriamente a 28-29 anni mi fa paura.
A ciò si aggiunge il fatto che non provo al momento quella passione verso l'ingegneria che vedo nei miei colleghi (soprattutto nel lato hardware): esami come reti di calcolatori, sistemi operativi, calcolatori, ecc. non mi hanno entusiasmato per nulla. Ho trovato piacevoli e divertenti esami più generici (Analisi, Geometria e Fisica) e quelli relativi al codice vero e proprio (applicazioni mobile, basi di dati, algoritmi, programmazione orientata agli oggetti, ecc.) ma non abbastanza da staccare dai libri e dire "Wow, credo proprio che questo weekend approfondirò per conto mio questo argomento" (cosa che invece in campo grafico mi accade spesso). E spulciando l'offerta didattica delle specialistiche ho paura che mi ritroverei a fare 3-4 esami piacevoli su 20.
La mia idea era quella, dopo la laurea, di provare a lavorare per almeno 1-2 anni prima di decidere se proseguire o meno gli studi per diversi motivi, tra cui quello di capire se davvero è un campo in cui sono pronta a lavorare a vita dati i miei dubbi attuali: spendere soldi e tempo per una specialistica e poi scoprire magari tra 3 anni che non fa proprio per me mi sembra una mossa stupida, mentre nel mondo del lavoro potrei farmi un'idea più precisa. D'altra parte ho anche la costante paura che l'assenza di una specialistica faccia di me una laureata a metà e mi precluda certe strade. Inoltre essendo accademicamente abbastanza brava (punto alla lode con la tesi, ma ovviamente tutto può andar male quindi non vi è certezza) e non trovando particolari difficoltà nello studiare ho anche paura di "sprecarmi" nel fermarmi qui (mi scuso se non sembro umile ma cerco di essere oggettiva e oggettivamente riesco a raggiungere ottimi risultati con un impegno giusto e non estremo, ho un metodo di studio efficace, ecc).
Premetto che studiare mi piace molto in generale (fosse per me prenderei lauree in ambiti anche molto diversi solo per cultura personale) e se in futuro avrò una situazione economica favorevole spero di poter continuare a farlo nel tempo libero per puro piacere, ma a quest'età sento anche il bisogno di lavorare e costruire qualcosa. Inoltre dopo 6 anni di studi ininterrotti non mi dispiacerebbe ricaricare le batterie allontanandomi un po' dall'ambiente universitario.

Vorrei quindi dei consigli da chi magari lavora nel campo ed è a contatto con questa realtà:
1. Con questa mia doppia laurea ma senza specialistica, quante possibilità ho di inserirmi nel mondo del lavoro? Credo che una figura come la mia possa inserirsi soprattutto nell'ambito dello sviluppo web e app, ma magari ci sono altre strade che non riesco a vedere ora
2. La magistrale fa davvero così tanta differenza nel proseguire la propria carriera oltre un certo livello?
3. Eventualmente se la prendessi dopo un tot di anni nel mondo del lavoro (per necessità o per desiderio personale) sarebbe peggio che prenderla subito?

Per completezza specifico che se dovessi prendere la specialistica più in là vorrei farlo all'estero e seguire qualche corso tra informatica e grafica 3D (un'altra passione che coltivo da autodidatta, nata dai miei studi precedenti): ho trovato diversi corsi del genere che approfondiscono OpenGl, motori di rendering, modellazione e animazione, ecc. In italia non ho trovato nulla del genere e dunque se dovessi iniziare subito dovrei optare per qualcosa di più generale, mentre rimandando potrei risparmiare per permettermi uno di questi corsi più vicini alla mia passione.

Ringrazio gentilmente chiunque vorrà rispondermi e mi scuso per il papiro, ma ho cercato di dare un quadro il più completo possibile!

11 Risposte

  • Re: Valore aggiuntivo della specialistica

    ...
  • Re: Valore aggiuntivo della specialistica

    Al massimo ti posso riportare la mia esperienza...
    Io sono un ragazzo di 31 laureato triennale in ingegneria civile (91/110) nel 2010. Non sono riuscito a mettermi di buona volontà per continuare la magistrale e mi sono disperso in vari lavoretti da ristorazione all'estero. Ora ho deciso finalmente di intraprendere la laurea in Ingegneria elettrica in modo da poter abbinare i due titoli accademici.

    Quello che vorrei sottolineare è che studiando all'università hai l'opportunità di fare una serie di corsi che fatti in ambito extra universitario costerebbero decine di migliaia di euro ed oltretuttto con un livello di assistenza minore di quello che ti potrebbe dare un prof e tutor... Dunque io sono dell'opinione di specializzarsi a basso costo e con la massima professionalità piuttosto che lavorare con uno stipendio minore e poi dover fare master etc costosi per aggiornarsi.... poi la facoltà la scegli tu. Prova a chiedere in segreteria studenti se offrono corsi di orientamento all'università della tua città in modo da poter anche prendere informazioni sul "piano di studi" che potrebbe magari fare al tuo caso se preferisci alcune materie più vivaci...ovviamente non al posto di quelle obbligatorie )
    Ciaaaaoo....
  • Re: Valore aggiuntivo della specialistica

    Grazie per le vostre risposte! Si, anche io credo che la specialistica potrebbe servire in futuro, solo che ero orientata a farne una più in là nel campo in cui voglio lavorare (grafica 3D). Ed essendo tutte specialistiche estere (che quindi costano) ho pensato che converrebbe lavorare prima anche per mettere da parte qualcosina.

    Per quanto riguarda la risposta di Migliorabile io sono estremamente convinta che il tuo discorso sia giusto, solo che non capisco se sia giusto per me. Nell'ottica di una persona con la passione per la programmazione che nel tempo libero mangia pane e documentazione posso capire il desiderio di puntare a un certo livello, ma io non riesco a vedermi tra 10 anni a lavorare con reti, basi di dati, ecc. Forse a causa dei miei studi precedenti, ma ho davvero bisogno di lavorare in un campo più creativo. So che trovare soluzioni ai problemi ingegneristici è di per se un'arte ahahah, ma con creativo intendo nel campo dell'intrattenimento e per l'appunto del design, è semplicemente la dimensione per cui mi sento più portata. Per questo specializzarmi ulteriormente con basi di dati, internet security e affini non capisco a cosa possa servirmi.

    Però mi incuriosisce il progetto di cui parlavi!
  • Re: Valore aggiuntivo della specialistica

    ...
  • Re: Valore aggiuntivo della specialistica

    E' un settore sicuramente interessante ma purtroppo, ripeto, al momento non riesco a trovare in me passione per nessuno di questi argomenti, per questo volevo prendermi del tempo prima di andare avanti, per capire se è solo un momento dovuto alla stanchezza di anni e anni di studio o una presa di coscienza di aver scelto un campo in cui non mi ritrovo (cosa che reputo più probabile, seppur a malincuore).
  • Re: Valore aggiuntivo della specialistica

    E i puntini li devo a...?
  • Re: Valore aggiuntivo della specialistica

    Scusa Vin03, facciamo cosí:
    Fai conto di metterti seduta ad una scrivania con sopra 2 pile di libri:
    Una pila é relativa ad una laurea in architettura l'altra informatica.
    Pensa come se ci fossi davvero davanti alle 2 pile: hai design di interni, disegno tecnico; riduzioni in scala, in una pila; hai criptografia, intelligenza artificiale, sistemi di trasmissione dati nell'altra.

    Quale delle 2 é la scelta piú confortevole? A me dá l'impressione che sia La prima quella che sceglieresti.

    Perché ci pensi? In cuor tuo mi sembra che tu abbia giá deciso!
    Se lo fai perché con la seconda pila hai più probabilitá di trovare lavoro, magari hai ragione (non lo so dico per dire) ma tu ti ci vedi seduta davanti ad uno schermo tutta una vita? Diventare responsabile in un settore che non é il tuo probabilmente non sará possibile perchè fare il responsabile e gestire progetti e persone di una cosa che alla fine odieresti, la vedo improbabile (oh poi nn ho la sfera di cristallo e sicuramente sbaglio tutto ció che ho scritto)...oppure ti vedi a fare un sopralluogo fuori porta per una villa da rimodernare?

    Ho estremizzato peró quello che voglio dire é che mi sembra che hai le scatole piene dell' informatica; piuttosto faresti tutt'altro che altri 2 anni di specialistica.

    Pensiero mio.

    Un saluto
    G
  • Re: Valore aggiuntivo della specialistica

    Hai perfettamente ragione, anche in ambito tesi sto seriamente versando sangue e sudore per sceglierne una che non mi faccia al 100% schifo.
  • Re: Valore aggiuntivo della specialistica

    Ormai ci sei. Se posso darti un consiglio e visto che vai bene come voti, per evitare he ti esaurisca: evita tesi sperimentali che ti possono portare via un anno per x poterla completare. Scegline una tranquilla anche se l'argomento non ti soddisfa o ti fa schifo abbastanza. Almeno chiudi in tempi brevi. Dai ormai hai quasi fatto. Forza
  • Re: Valore aggiuntivo della specialistica

    La mia opinione è: non lo farei, se fossi in te.
    Non aggiungi titoli "pesanti" al tuo biglietto da visita; non aggiungi competenze particolarmente valide (soprattutto in Italia), neppure ti piace più di tanto.
    Non credo sia realistico fare la specialistica tra anni e anni (qualsiasi sia), non è che puoi andare avanti 1000 anni a "bimbominkiare" (nel senso... prima o poi bisogna iniziare a lavorare, farsi una famiglia eccetera).

    Ecco quindi che, se è vero che studiare è SEMPRE utile (... oddio... spesso non si insegna bene, ma pazienza), bisogna valutare QUANTO è utile.

    Perchè l'unico elemento in quantità finita, che decresce sempre, è il tempo.
    Ogni giorno che passa te ne rimane uno in meno da vivere (sì lo so, è brutto da dire, e generalmente non ci si pensa. Ma razionalmente è esattamente così).
    Mentre puoi guadagnare tutti i soldi che vuoi, comprare quello che vuoi (sempre in teoria), in pratica non puoi comprare un giorno di vita, per nessuna quantità di denaro.

    Spendili bene, ecco il consiglio che mi sento di dare.
    Sta a te decidere cosa è "bene", cioè le priorità.
  • Re: Valore aggiuntivo della specialistica

    Il discorso non regge: uno passa 10 ore al giorno (8+traferimento/pause/pranzo/...) per 5 giorni alla settimana, per 40/45 settimane all'anno, per 35/45 anni, al lavoro.

    Se uno deve fare un lavoro che non piace e pure pagato poco, con nessuna possibilita' di carriera per una scelta balenga fatta quando era giovane, e' improbabile che abbia una vita piena e felice!

    Di sicuro, pero', per avere un lavoro BEN retribuito, e' assiomatico che debba piacere (per tutta una serie di motivi che non sto qui' ad elencare ma che sono evidenti).

    Questo NON IMPLICA che uno debba lavorare 16 ore al giorno! Anche le sole 8 ore, se fatte bene, possono dare soddisfazioni.

    Non pensare che all'estero siano rose e fiori!
    Se qui in Italia la mediocrita' di un italiano viene sopportata, all'estero o eccelli o ti cacciano a pedate!

    Alla fin fine, si ritorna al discorso iniziale: uno deve prendere delle decisioni e convivere con le relative conseguenze.
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