Quanti decimali usate per sistemi che trattano prezzi/costi ?

di il
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Quanti decimali usate per sistemi che trattano prezzi/costi ?

Esempio tipico, la fattura con basse quantita di prodotti dal prezzo unitario molto basso

Giusto per far capire il problema, supponiamo di vendere oltre alle altre cose anche una vite che costa 0,0023 euro

Nella fattura di vendita si trovera' nella riga    1 x 0,0023  di imponibile, poi da ivare e via

Allora il problema e' triplice:

- quanti decimali usare nei conteggi interni

- quanti decimali usare per visualizzare i costi/prezzi/parziali

- e quanti decimali poi far vedere nelle stampe

Perche' per qualsiasi sia il valore si adotti nelle tre occasioni descritte sopra, c'e' sempre qualche contro

Voglio dire, supponiamo di voler mantenere i conteggi interni con 8 cifre decimali

E supponiamo di tenere a video 4 decimali, c'e' il rischio di far vedere all'operatore dei valori che potrebbero non essere quelli mantenuti internamente

E poi con le stampe va pure peggio, perche'   'di solito'  si tengono i due decimali dopo la virgola, ma se stiamo parlando di una ferramenta o comunque di un'attivita' dove esistono degli articoli dal prezzo unitario molto basso, rischiamo di non visualizzare un bel niente

Voi come fareste?

Attansion, la domanda e' stata posta per capire come gestire nel miglior modo possibile i costi infinitesimali, e quindi risposte del tipo "...io quelle viti le vendo solamente a scatola da 1000..." non hanno niente a che fare con questo post

Come anche "..evita i float o i double o comunque tutti i valori senza decimali fissi in quanto..." e' fuori luogo perche' se stiamo parlando di soldini e' chiaro che si useranno dei tipi di dato senza arrotondamenti da virgola mobile, nel mio caso uso dei decimal con 18 interi ed 8 decimali

6 Risposte

  • Re: Quanti decimali usate per sistemi che trattano prezzi/costi ?

    Direi che hai cinque problemi...

    il quarto: quantità x prezzo = 1 x 0.0023 = 0.0023 di cui 0.000506 di iva non esiste: il cliente paga minimo 0.01 (dubito tu possa dargli il resto) ma con la nuova normativa di arrotondamento a 0.05 il minimo che può pagare è 0.05 con 0.01 di iva che tradotto sarebbe 0.05 / 1.22 = 0.04 + 0.01 iva ergo minimo una cf da 17 viti.

    il quinto: carta e inchiostro costano più della vite.

    poi vorrei conoscere il tizio che pretende la fattura di 0.05 e il tizio che gliela fa... quest'ultimo dovrebbe vendere una vite a 0.05, non penso che avrà molti clienti ma avrà il 70% di tasse.

    tornando seri:

    28/07/2025 - amorosik ha scritto:

    Attansion, la domanda e' stata posta per capire come gestire nel miglior modo possibile i costi infinitesimali

    esattamente per il costo che hanno. gli arrotondamenti si fanno sempre sul totale.

    se stai gestendo un centro di costo, sommi il venduto e alla fine arrotondi.

    p.s. ci sono compagnie telefoniche ed energetiche che usano l'eurocent per mostrare costi al di sotto del centesimo. magari usi un sottomultiplo come si fa per cifre enormi che usano multipli.

  • Re: Quanti decimali usate per sistemi che trattano prezzi/costi ?

    @amorosik, 

    ASSIOMA

    gli importi valutari 

    NON SI RAPPRESENTANO M.A.I. CON floating point

    MA SEMPRE con fixed point.

    Quindi NON E' EVITA, ma proprio NON S'HA DA FARE.

    MA NON SOLO: ci sono librerie apposite che si occupano di fare i conti e gli ARROTONDAMENTI A NORMA DI LEGGE.

    Esattamente: ci sono delle LEGGI che spiegano come fare gli arrotondamenti e quante cifre decimali usare. Da quanto ho appena letto, fino a 5.

    Spesso la classe usata per rappresentare l'importo si chiama 'Currency'.

    Quindi NON TI INVENTI un modo per fare MA DEVI IMPLEMENTARE il modo in cui va fatto.

    Poi, se e' una cosa tua e delle leggi te ne fai un baffo, e' un'altra storia e puoi fare come ti pare.

  • Re: Quanti decimali usate per sistemi che trattano prezzi/costi ?

    28/07/2025 - sihsandrea ha scritto:

    Direi che hai cinque problemi...

    il quarto: quantità x prezzo = 1 x 0.0023 = 0.0023 di cui 0.000506 di iva non esiste: il cliente paga minimo 0.01 (dubito tu possa dargli il resto) ma con la nuova normativa di arrotondamento a 0.05 il minimo che può pagare è 0.05 con 0.01 di iva che tradotto sarebbe 0.05 / 1.22 = 0.04 + 0.01 iva ergo minimo una cf da 17 viti.

    il quinto: carta e inchiostro costano più della vite.

    poi vorrei conoscere il tizio che pretende la fattura di 0.05 e il tizio che gliela fa... quest'ultimo dovrebbe vendere una vite a 0.05, non penso che avrà molti clienti ma avrà il 70% di tasse.

    tornando seri:

    28/07/2025 - amorosik ha scritto:

    Attansion, la domanda e' stata posta per capire come gestire nel miglior modo possibile i costi infinitesimali

    esattamente per il costo che hanno. gli arrotondamenti si fanno sempre sul totale.

    se stai gestendo un centro di costo, sommi il venduto e alla fine arrotondi.

    p.s. ci sono compagnie telefoniche ed energetiche che usano l'eurocent per mostrare costi al di sotto del centesimo. magari usi un sottomultiplo come si fa per cifre enormi che usano multipli.

    Il quarto, non esiste, secondo la normativa attuale (circ. 106 del 2001) 

    "..In sede di emissione di fatture, peraltro, eventuali importi relativi a
    calcoli intermedi possono essere indicati anche con un numero maggiore di
    decimali, come nel caso del prezzo del singolo prodotto che moltiplicato per
    la quantità darà la base imponibile.."  almeno io leggo cosi

    E quindi, eventuali importi relativi a calcoli intermedi POSSONO essere indicati anche con numero maggiore di (due) decimali

    Il quinto, cosa c'entri carta e inchiostro lo sai solo te

    "..poi vorrei conoscere il tizio .." ma hai letto quando ho scritto che "..la domanda e' stata posta per capire come gestire.." o no?

  • Re: Quanti decimali usate per sistemi che trattano prezzi/costi ?

    28/07/2025 - migliorabile ha scritto:

    @amorosik, 

    ASSIOMA

    gli importi valutari 

    NON SI RAPPRESENTANO M.A.I. CON floating point

    MA SEMPRE con fixed point.

    Quindi NON E' EVITA, ma proprio NON S'HA DA FARE.

    MA NON SOLO: ci sono librerie apposite che si occupano di fare i conti e gli ARROTONDAMENTI A NORMA DI LEGGE.

    Esattamente: ci sono delle LEGGI che spiegano come fare gli arrotondamenti e quante cifre decimali usare. Da quanto ho appena letto, fino a 5.

    Spesso la classe usata per rappresentare l'importo si chiama 'Currency'.

    Quindi NON TI INVENTI un modo per fare MA DEVI IMPLEMENTARE il modo in cui va fatto.

    Poi, se e' una cosa tua e delle leggi te ne fai un baffo, e' un'altra storia e puoi fare come ti pare.

    "..MA SEMPRE con fixed point..."

    La questione posta non prende in considerazione in nessun modo il tipo di dato usato

    Onde evitare che le gienti non capissero l'ho anche scritto esplicitamente (..Come anche "..evita i float o i double..)

    Evidentemente anche cosi non basta, elora mi arrendo

    "...Da quanto ho appena letto, fino a 5..."   e di grazia, sto fino a 5 da dove salta fuori? 

    Se vendessi atomi di idrogeno e volessi usare 24 decimali, chi e' che lo impedirebbe?

    Sto parlando ovviamente di documenti ufficiali, non del singolo produttore che a capoccia sua mette fino a max 5 decimali

  • Re: Quanti decimali usate per sistemi che trattano prezzi/costi ?

    Io ho un problema simile con alcuni documenti che mi arrivano da dei fornitori terzisti. Io "ragiono" in PEZZI e loro in KG. Ne consegue che mi necessita calcolare il prezzo unitario a manina ed inserirlo nella casella del prezzo del gestionale (potrei creare la conversione ma non lo trovo agevole). Tieni conto che il gestionale di default mi permette di inserire fino 5 cifre decimali.

    Quando poi viene calcolato il totale di riga, ho sempre dei piccoli scostamenti: posso gestirli con una seconda casella in cui aggiungere un prezzo addizionale che di solito riservo alla sesta cifra che ho calcolato ed alla settima, questa volta arrotondata per eccesso o difetto, cerco sempre di ridurre l'errore relativo al minimo. Con questo sistema non ho più errori di approssimazione ed il mio totale coincide sempre a quello del fornitore.

    Il mio gestionale effettua l'arrotondamento a due cifre decimali già sulla riga. Non saprei se da normativa puoi mantenere anche sul totale di riga le 5 cifre o più alla bisogna, effettuare il totale del documento con quella precisione e poi arrotondare per calcolare la base imponibile...

  • Re: Quanti decimali usate per sistemi che trattano prezzi/costi ?

    28/07/2025 - amorosik ha scritto:

    ..In sede di emissione di fatture, peraltro, eventuali importi relativi a
    calcoli intermedi possono essere indicati anche con un numero maggiore di
    decimali, come nel caso del prezzo del singolo prodotto che moltiplicato per
    la quantità darà la base imponibile.."  almeno io leggo cosi

    E quindi, eventuali importi relativi a calcoli intermedi POSSONO essere indicati anche con numero maggiore di (due) decimali

    Sono 8 (fa riferimento l'xml della f.e.

    28/07/2025 - amorosik ha scritto:

    Il quinto, cosa c'entri carta e inchiostro lo sai solo te

    Infatti poi ho scritto "tornando seri".

    Sempre in fatto di normativa (ma dovuto a problemi oggettivi) il test dello scontrino lo fai con 0,01  iva zero.

    Con l'aggiornamento di arrotondamento dovuto all'abolizione del centesimo e due centesimi la stampante fiscale arrotonda a 0,05. 

    Tu parli di fatture e quindi il minimo fatturabile diventa 0,04 + iva che diventa 0,05 (considerando l'iva al 22%

    Se l'iva è al 4% hai le 8 cifre decimali ma il totale sarà sempre 0,05. 

    Non si capisce se parli di documenti fiscali o di analisi di costo (parli di stampe su carta e a video).

    Posso solo suggerirti, come quando si stampa un bilancio, di usare multipli e sottomultipli.

    Quindi, ml mld, cent ecc... Sarà mica per questo che esistono parole come kilobyte, megabyte, gigabyte ecc..? O micron, nano ecc...?

    Data l'assurda questione ho semplicemente fatto osservazioni e battute.

    Per il resto, fai come credi ma ricorda che gli arrotondamenti vanno sempre sui totali qualsiasi sia l'unità di misura. Poi fai le conversioni.

    Se hai venduto 1000 viti a 0.0023 avrai 2,30 non 10 euro (0.0023 arrotondato a 0.01 x 1000=10,00) un problema ben più grave della visualizzazione.

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