IMPOTANTIXIMO:xfavore aiutatemi....

di il
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IMPOTANTIXIMO:xfavore aiutatemi....

Ciao ho bisogno d 1grosso favore...dv scrivere 1programma in java ma nn so proprio da dv cominciare e tra le tnt cs nn so dv prendere il tempo...lavoro e ho 1 figlio pikkolino...m manca poko alla laurea...xciò please sombady help me... ...sn davvero disperat...ciao grazie

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  • Re: IMPOTANTIXIMO:xfavore aiutatemi....

    Auguri x tuo figlio... nn sono bravo a programmare in linguaggio java, ma ho preso spunto da qui.... x ora ho solo questo da consigliarti, ma appena saprò di + ti farò sapere

    inzia da qui: cosè il linguaggio java?

    Java In informatica, un linguaggio di programmazione per applicazioni distribuite in Internet, sviluppato a partire dal 1995 dalla Sun Microsystems. È un linguaggio orientato agli oggetti, simile al C++, ma più semplice, interpretato, indipendente dall'architettura e quindi multipiattaforma. I programmi scritti in Java possono essere eseguiti su personal computer e accedere a oggetti per mezzo di indirizzi URL (Uniform Resource Locator) come se fossero sul personal computer stesso. Java permette di distribuire codice privo di virus e sicuro, utilizzabile su qualsiasi macchina che possieda l'appropriato interprete; consente di realizzare siti Internet dalle prestazioni elevate, caratterizzati da un alto livello di interattività.

    Come programmare in Java?
    La programmazione in Java è una specializzazione della programmazione con linguaggi orientati agli oggetti.

    Il linguaggio Java è un linguaggio orientato agli oggetti con una sintassi simile al linguaggio C e al linguaggio C++. Allo sviluppatore già esperto di programmazione OO, alcuni punti dovrebbero essere evidenziati:

    Java supporta solo la singola ereditarietà di classi, ma permette l'ereditarietà multipla di interfacce.
    Java ha una libreria di classi molto grande (detta Java API) simile a SmallTalk, e supporta molte caratteristiche, dai contenitori di oggetti a complesse esigenze di sicurezza.
    Java viene eseguito attraverso una Virtual Machine
    L'apprendimento del linguaggio non è difficile. La vastità delle "librerie" (o più correttamente package) standard del linguaggio è tale da renderne praticamente impossibile la "padronanza"; per programmare in Java è dunque necessario avere a disposizione la documentazione delle API del linguaggio, disponibile in linea sul sito ufficiale.

    Un buon punto di partenza per imparare Java è il tutorial di Sun.

    Per sviluppare programmi in Java è teoricamente sufficiente un qualsiasi editor di testo; in pratica, se si vuole scrivere qualcosa di più del classico hello world, occorre un ambiente di sviluppo integrato. Esistono diversi IDE (Integrated Development Environment, ambiente di sviluppo integrato), alcuni gratuiti ed altri a pagamento.

    Fra questi quello più premiato è IntelliJ IDEA vincitore fra l'altro del premio Best Java IDE 2005 rilasciato da JDJ. Si tratta di un IDE completo, molto funzionale ed in grado di garantire una padronanza completa del codice che si sta sviluppando.

    Un ambiente di sviluppo per Java gratuito e soprattutto leggero è BlueJ, di chiara impostazione didattica, e disponibile per tutti i sistemi operativi al sito gratuito http://www.bluej.org. Un altro ambiente per lo sviluppo in Java (e non solo) è Eclipse, donato alla comunità di sviluppatori da IBM e scaricabile dalla pagina http://www.eclipse.or. Eclipse è più avanzato e potente, è libero e disponibile per molti sistemi operativi; da notare che quest'ultimo è strutturato con un'architettura a plugin che permette l'aggiunta di ulteriori funzionalità semplicemente scaricando ed installando il relativo plugin (si veda ad esempio eclipse plugins).

    La Sun stessa ha promosso lo sviluppo di un ambiente di sviluppo gratuito e open source chiamato NetBeans e lo mette a disposizione gratuitamente insieme a Sun Java Studio. Questi due ambienti sono scritti in Java e NetBeans è distribuito (opzionalmente) insieme alla macchina virtuale [1]. Come entità separata, NetBeans è scaricabile da netbeans.org. Uno degli IDE commerciali più diffusi è JBuilder prodotto dalla Borland.

    Linguaggio

    Hello, world!
    Il seguente esempio stampa il testo "Hello world".

    public class HelloWorld {
    public static void main(String[] args) {
    System.out.println("Hello world!");
    }
    }
    Segue l'analisi riga per riga del frammento di codice:

    public class HelloWorld
    La classe porta il nome HelloWorld e, poiché è dichiarata "public", significa che anche il nome del file nel quale verra' scritto il programma dovra' chiamarsi HelloWorld.java. Quindi il nome del file .java e il nome della classe "pubblica" devono coincidere!

    public static void main(String[] args)
    La classe HelloWorld contiene un unico metodo, che si chiama "main". È un nome particolare. In effetti, al caricamento della classe, l'interprete java cerchera' il metodo che portera' questo nome. È "public" perché il metodo deve essere raggiungibile da qualsiasi classe, e in particolare, dallo stesso interprete. È "static" perché non deve essere invocato su un oggetto particolare (detto "d'invocazione"). È "void" perché non deve ritornare nessun valore.

    Il parametro args si riferisce all'array di stringhe passato all'interprete al momento del suo avvio. Se, per esempio scrivo

    C:\>java HelloWorld xxxx yyyy

    la stringa xxxx sara' caricata nella variabile args[0] mentre yyyy sara' caricata nella variabile args[1].

    System.out.println("Hello world");
    Questa operazione stampa sullo schermo la scritta "Hello world". Entrando più nel dettaglio, il metodo println() viene invocato su un oggetto statico di tipo PrintStream chiamato "out", il quale, a sua volta si trova all'interno della classe System.


    Strutture di controllo
    Per approfondire, vedi la voce Strutture di controllo in Java.


    Cicli
    while (boolean expression) {
    statement(s)
    }
    do {
    statement(s)
    } while (boolean expression);
    for (initialisation; termination condition; incrementing expr) {
    statement(s)
    }

    Alternative [modifica]
    if (boolean expression) {
    statement(s)
    }
    if (boolean expression) {
    statement(s)
    } else {
    statement(s)
    }
    if (boolean expression) {
    statement(s)
    } else if (boolean expression) {
    statement(s)
    } else if (boolean expression) {
    statement(s)
    } else {
    statement(s)
    }
    switch (integer expression) {
    case constant integer expr:
    statement(s)
    break;
    ...
    default:
    statement(s)
    break;
    }
    (boolean expression) ? (statement on true condition) : (statement on false condition)

    Gestione delle eccezioni [modifica]
    Per approfondire, vedi la voce Gestione delle eccezioni in Java.

    try {
    statement(s)
    } catch (exception type) {
    statement(s)
    } catch (exception type) {
    statement(s)
    } finally {
    statement(s)
    }

    Salti
    È possibile inserire un'etichetta prima di ogni dichiarazione

    myLabel: aJavaStatement;
    Il comando

    break;
    termina il ciclo corrente.

    Nel caso di cicli annidati, il break con label può essere usato per terminare uno qualsiasi di tali cicli:

    break cicloEsterno;
    Un'espressione continue termina l'iterazione corrente e inizia quella successiva

    continue;

    Il continue con una label può essere usato per passare alla prossima iterazione di uno qualsiasi di un insieme di cicli annidati:

    continue cicloEsterno;

    Tipi Primitivi
    Tipo di variabile Descrizione
    byte intero con segno a 8 bit
    short intero con segno a 16 bit
    int intero con segno a 32 bit
    long intero con segno a 64 bit
    float virgola mobile a 32 bit singola precisione (standard IEEE 754)
    double virgola mobile a 64 bit doppia precisione (standard IEEE 754)
    char carattere singolo Unicode
    boolean vero o falso

    I caratteri usano la codifica a 16 bit Unicode. Contiene tutti i caratteri usuali, oltre a tutti i set di caratteri di molte lingue come Greco, Cirillico, Cinese, Arabo, ecc. In Java si possono usare tutti questi caratteri, anche se molti editor non hanno il supporto per i set di caratteri diversi dal ASCII. Gli Array e le stringhe non sono tipi primitivi ma oggetti.


    Versioni
    JDK 1.1.4 (Sparkler) 12 Settembre 1997
    JDK 1.1.5 (Pumpkin) 3 Dicembre 1997
    JDK 1.1.6 (Abigail) 24 Aprile 1998
    JDK 1.1.7 (Brutus) 28 Settembre 1998
    JDK 1.1.8 (Chelsea) 8 Aprile 1999i
    J2SE 1.2 (Playground) 4 Dicembre 1998
    J2SE 1.2.1 (none) 30 Marzo 1999
    J2SE 1.2.2 (Cricket) 8 Luglio 1999
    J2SE 1.3 (Kestrel) 8 Maggio 2000
    J2SE 1.3.1 (Ladybird) 17 Maggio 2001
    J2SE 1.4.0 (Merlin) 13 Febbraio 2002
    J2SE 1.4.1 (Hopper) 16 Settembre 2002
    J2SE 1.4.2 (Mantis) 26 Giugno 2003
    J2SE 5.0 (1.5.0) (Tiger) 29 Settembre 2004
    Java SE 6 (1.6.0) (Mustang) 11 Dicembre 2006
    Java SE 7 (1.7.0) (Dolphin) Prevista per il 2008
    Java fu inizialmente rilasciato come Java Development Kit 1.0 (JDK 1.0). Questo comprende Java Runtime (la virtual machine e le librerie di classi), e gli strumenti di sviluppo (es. il compilatore Java). Successivamente, Sun fornì un pacchetto che comprendeva solo Java runtime, chiamato Java RunTime Environment (JRE). Normalmente le persone si riferiscono ad una particolare versione di Java attraverso la versione del JDK (es. JDK 1.4) Le versioni JDK 1.2 e successive sono spesso chiamate Java 2. Per esempio, il nome ufficiale del JDK 1.4 è Java(TM) 2 Platform, Standard Edition 1.4.

    Il linguaggio è rimasto stabile dal JDK 1.0; la libreria di classi che viene fornita con JDK è stata progressivamente ampliata e modificata in alcune parti.
    Le estensioni e architetture legate al linguaggio Java comprendono:

    GeoTools Libreria per il trattamento di dati geografici
    J2SE Java 2 Platform Standard Edition;
    J2EE Java 2 Platform Enterprise Edition;
    J2ME Java 2 Platform Micro Edition;
    Servlet;
    EJB Enterprise JavaBeans;
    JSP JavaServer Pages;
    JSF Java Server Faces
    JDO Java Data Objects;
    JMS Java Message Service;
    JAF JavaBeans Activation Framework;
    Java Mail;
    JNI Java Native Interface;
    JNDI Java Naming and Directory Interface;
    JSML Java Speech Grammar Specification;
    JDBC Java Database Connectivity;
    JAIN Java Integrated Networks;
    JDMK Java Dynamic Management Kit;
    Jini Java Intelligent Network Infrastructure;
    Jiro Java Interface for Regular Objects;
    JXTA sigla che sta per "juxtapose" (porre accanto);
    JavaSpaces;
    JMI Java Metadata Interface;
    JMX Java Management Extension.
    JAXB Java Architecture for XML Binding
    JAXP Java API for XML Processing
    SAAJ SOAP with Attachments API for Java
    JAX-RPC Java API for XML-based RPC
    JAXR Java API for XML Registries
    Java 3D Java 3D API
    Sebbene il linguaggio sia molto semplice da imparare, l'utilizzo delle architetture e delle specifiche richiede un tempo di apprendimento molto lungo.

    http://www.java.com/it è il sito di java dove ci sono informazioni varie e download di software java!
    spero di essere stato utile
  • Re: IMPOTANTIXIMO:xfavore aiutatemi....

    Snake 993 grazie
  • Re: IMPOTANTIXIMO:xfavore aiutatemi....

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