Mansioni programmatore.

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Mansioni programmatore.

Ciao, sono un nuovo iscritto.
Apro questa discussione per sdoganare la questione in oggetto.
Sono stato assunto da una piccola software house come sviluppatore software (così recita il contratto).
Come spesso avviene in realtà come quella dove mi trovo a lavorare, "bisogna saper fare di tutto", quindi oltre a sviluppare, mi devo spesso occupare, tra le altre cose, anche della parte grafica dei miei applicativi, di installazione e manutenzione degli stessi, di testing e di assistenza al cliente. Tralasciando considerazioni ovvie riguardandi una situazione del genere, a volte rischio di avere qualche problema con gli utenti (ritardo con l'assistenza, qualche parola di troppo "commercialmente" non azzeccata ecc.) e di conseguenza a dover temere come minimo qualche richiamo.
A livello contrattuale, in caso di problemi, posso appellarmi al fatto che da contratto la mia mansione ufficiale è quella di sviluppatore software e da nessuna parte si parla di manutenzione, assistenze, consulenza? Qualcuno ha qualche esperienza al riguardo?

9 Risposte

  • Re: Mansioni programmatore.

    La regola d'oro in questi casi e': divertirsi e sdramattizzare.

    Visto che sei un dipendente, se ci sono problemi con i clienti puoi sempre dire che e' colpa di qualcun altro !

    Per il resto, fai tesoro delle esperienze che avrai occasione di fare: un bravo programmatore sa fare di tutto: sostuire i dischi o la ram, installare e configurare il sistema operativo, configurare la rete ed i router, installare e configurare un database, realizzare il pachetto per la distribuzione, ecc.

    Certo, non devi essere un sistemista, ma saper cosa far controllare ad un sistemista, si!

    C'e' una tendenza da parte dei sistemisti (di rete, gestori dei DB) a scaricare la responsabilita' dei malfunzionamenti sui programmatori. Onestamente parlando, in generale la colpa e' al 50%: qualche volta del programmatore, ma qualche volta del sistemista che ha configurato il sistema con il fondo schiena ...

    Sapere come funzionano i vari sistemi e come si configurano, ti permette di avere competenza su tutte le parti coinvolte dal tuo programma. Se qualcosa non funziona, avrai le competenze per andare a controllare se tutte le parti coinvolte funzionano come ti aspetti.

    A me e' capitato di tutto: banchi di memoria che non funzionavano, reti configurate male, database Oracle installati con l'encoding sbagliato, ...
    Il mio mestiere e' lo sviluppo software!

    La mitica frase e' sempre: se da me funziona, il problema e' vostro !
  • Re: Mansioni programmatore.

    migliorabile ha scritto:



    La mitica frase e' sempre: se da me funziona, il problema e' vostro !
    Aprirei un sondaggio per capire quanti hanno conservato il posto dopo la mitica frase

    Comunque il punto è un altro; se si viene assunti per sviluppare e poi si finisce per ricoprire altri tre ruoli (facendosi quindi in quattro), è giusto vedersi addossate responsabilità di problemi che non è compito tuo svolgere? Detto in maniera papale, dal punto di vista sindacale a cosa ci si può appigliare? Legalmente e formalmente la mansione di sviluppatore software in cosa consiste?

    La realtà in cui o si sopravvive sapendo i trucchi del mestiere (tipo dare colpe a qualcuno più fesso) o in cui la prassi è che di solito il programmatore cambia aria cercando altri lidi (perché alla fin fine di programmatori c'è sempre bisogno), la conosco bene anche io.
  • Re: Mansioni programmatore.

    Non si soppravive sapendo i trucchi del mestiere, ma facendo i professionisti
  • Re: Mansioni programmatore.

    E' già tanto che hai trovato un'azienda che ti ha fatto una contratto di assunzione... la maggior parte degli sviluppatori che conosco lavora con contratti a termine, p.iva

    Da un punto strettamente teorico dovresti occuparti esclusivamente di sviluppo software, nella pratica specie in piccole aziende ti ritroverai sempre a svolgere compiti che appartengono ad altri settori.

    In un'azienda ben organizzata dovresti avere le figure di: product manager, project manager, analista funzionale, l'analista programmatore, programmatore, beta tester, help desk, grafico, commerciale, commerciale pre sales oltre alle figure amministrative, ecc.

    Spesso e volentieri tante di queste figure non sono presenti in azienda, quindi in base alle proprie capacità tocca coprire il proprio ruolo e una parte di quelli mancanti.

    Insomma anche questo significa lavorare.

    In caso di richiami dovresti appellarti al buon senso del tuo capo e ricordargli che sei un programmatore. Ricordagli che se non sei stato bravo a frizzare il cliente è perchè non sei un commerciale, se vuole ottenere migliori risultati da te in questo settore, fagli presente che può iscriverti e farti frequentare dei corsi specifici. (Ovviamente durante l'orario lavorativo)

    In bocca al lupo per la tua carriera e non ti angustiare troppo che non ne vale mai la pena!
  • Re: Mansioni programmatore.

    Avendo sempre lavorato come sviluppatore freelance, mi sono trovato a dovermi occupare di tutto oltre lo sviluppo quindi grafica, installazione, configurazione, sistemi operativi, hardware.

    Personalmente la ritengo una opportunità assolutamente indispensabile perchè ti permette di allargare le tue conoscenze verso argomenti che sembrano non abbiano nulla a che fare, ma che in realtà sono strettamente connessi.

    Francamente credo poco che uno sviluppatore debba fare solo quello; se fosse stato così per me non avrei sicuramente avuto le opportunità di cui ora godo.
    Dal mio punto di vista, trovo difficile pensare che uno sviluppatore poi non sappia niente di installazioni, configurazioni, account utenti, permessi vari, ecc. quando da queste dipenderà la bontà di esecuzione di un programma.

    Se a quasi 60 anni sono stato assunto come Responsabile CED (Centro Elaborazione Dati) lo devo soprattutto al mio ventaglio di conoscenze acquisite sul campo non solo software ma anche hardware. Chi mi ha assunto era un mio cliente, quindi sapeva come lavoravo.
    In quel momento era già da 2 anni che stavo ancora lavorando per una grossissima azienda di Mestre (COIN) in cui facevo esattamente e solo sviluppo VB6.0. Una noia mortale!
    Non per la serietà o l'ambiente di lavoro, o le persone, ma proprio per il fatto che non si hanno margini di miglioramento: quello è e quello restavi. Ne avrei da raccontare...


    Ritieniti fortunato che ti fanno fare un po' di tutto, è così che diventerai bravo!

    Ovvio che ci si deve impegnare, ovvio che si deve studiare, ma questo non lo ritengo certo una cosa negativa, tutt'altro!
    Acquisire conoscenze significa un domani fornire un valore aggiunto alla tua professionalità, potendo perciò aspirare a 'salire' come posizione lavorativa.

    A meno che tu non sia uno di quelli che... tirano le 8 ore.
    In questo caso, come non detto.
  • Re: Mansioni programmatore.

    Grbra, sei:

    Pre IBM PC?

    Quando i telefoni avevano ancora la ruota di selezione? Ed il cavetto collegato alla cornetta?

    Pre telecomado del televisore?

    Pre Microsoft?

    Pre Apple, Lemon e qualche altro frutto .... ?

    Pre Sinclair ZX?

    Pre 6502, Z80?

    Figlio del regolo calcolatore ?

    Figlio delle funzioni (logaritmi, funzioni trigonometriche) tabellate su carta?

    Pre sbarco sulla Luna?

    Praticamente un dinosauro!
  • Re: Mansioni programmatore.

    Vacci piano migliorabile ... io e Giorgio siamo "pre qualcosa" ma non preistorici e sicuramente con un'esperienza che qui molti sognano ...
  • Re: Mansioni programmatore.

    Toki ha scritto:



    In bocca al lupo per la tua carriera e non ti angustiare troppo che non ne vale mai la pena!
    ok, e crepi il lupo!

    Ringrazio tutti per le risposte, anche se non condivido del tutto l'attegiamento di accettare sempre ogni esperienza come opportunita di miglioramento di conoscenze e curriculum. Lo sappiamo bene che in altre professioni (anche meno qualificate, con meno responsabilità e meglio pagate) questo non avviene (nel senso che ogni competenza in più che si possiede, con il carico di responsabilità e rischi che potenzialmente si porta dietro, va pagata, e anche bene). Ma questo è argomento per un altro post, sicuramente già trattato molte altre volte.

    Aprendo questa discussione volevo sapere se esiste qualche programmatore che abbia mai approfondito cosa è tenuto a fare dal punto di vista contrattuale (a prescindere dall'inquadramento, visto che sia che l'incarico sia a progetto, a tempo indeterminato o altro, si viene ingaggiati, almeno formalmente, per sviluppare) e se, in caso di situazioni critiche, è riuscito ad appellarsi a qualche suo diritto.
  • Re: Mansioni programmatore.

    migliorabile ha scritto:


    Grbra, sei:
    Praticamente un dinosauro!
    Azzeccato!
    Aggiungici anche pure che sono un mulo (testa dura).

    Pensa che a 16 anni mi iscrissi di nascosto ad un corso di Programmazione binaria al Wall Street Institute di Bologna; poi per scarsità di 'pecunia' dovetti abbandonarlo.
    In seguito la mia vita prese una piega diversa (non entro nei dettagli).

    Il destino ha voluto che durante il servizio militare (naja) finissi imboscato in un ufficio dove (ma guarda te il caso) compilavo le schede perforate (i floppy disk dovevano ancora inventarli) utilizzando delle macchine da scrivere speciali.

    Poi, a quasi 30 anni, ripresi la mia passione, comprai il mio primo PC-IBM compatibile (usato, perché costava una follia) ed alla notte facevo le ore piccole in taverna a studiare il manuale del dBaseIII Plus (Ashton Tate), poi quello di Clipper, Borland Turbo C/C++, e così via.
    Tutto in ambiente DOS, ovviamente.

    Poi uscì Microsoft Windows 1.0 e poco dopo Microsoft Visual Basic v.1.0, non ci pensai 2 volte.

    Purtroppo, avendo studiato il francese a scuola, non conoscevo l'inglese quindi studiavo con il manuale di programmazione da una parte ed il dizionario inglese dall'altra!

    Non esisteva nulla (Internet, Forum, Email, Chat, ...) ero completamente isolato dal mondo informatico. Esistevano 2 o 3 riviste di informatica, pure quelle tassativamente in inglese, che arrivavano in edicola dagli USA (ma solo 3/4 volte l'anno).

    E' stata dura, durissima (anche perchè mia moglie mi era pure contro!), ma la passione e la testa dura alla fine l'hanno vinta.


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