Buonasera.
Tempo fa avevo creato un articolo in cui chiedevo quale fosse il percorso da seguire per diventare un
programmatore e, come mi aspettavo, molti di voi mi hanno suggerito lo studio universitario.
Ho quasi 22 anni e attualmente lavoro a tempo pieno in un settore diverso da quello informatico (lavoro
pagato abbastanza bene che, seppur non mi piaccia un granché, preferirei momentaneamente non
lasciare); per questo motivo tra le altre cose stavo valutando anche la possibilità di iscrivermi a un corso di
laurea L-31 presso un ateneo telematico.
Quello che vorrei sapere è se qualcuno ha qualche esperienza con questo tipo di percorso, sul web ho letto
pareri molto discordanti tra chi le definisce alla pari se non superiori alle università “tradizionali” e altri che
le descrivono come la feccia più totale. In generale ho letto che non ci dovrebbero essere
troppi pregiudizi per questi nuovi metodi di apprendimento nel settore informatico, però di questo non
posso esserne certo.
I miei dubbi riguardano principalmente la qualità della formazione e la considerazione che i datori di lavoro
possono avere per questo tipo di formazione, vorrei infatti evitare di intraprendere un percorso fatto di
impegno e sacrifici se poi dovrò essere scartato a priori dai recruiter o peggio ancora se dovessi uscirne con
competenze superficiali non adatte a farmi fare il cambio di carriera che desidero.
In sostanza voi cosa ne pensate delle università telematiche e della preparazione che offrono nell’ambito
informatico? Per la vostra esperienza sono un percorso valido da seguire oppure sarebbe più conveniente
lasciare il lavoro e dedicarsi allo studio a tempo pieno?