Consiglio per un decisione importante in ambito lavorativo

di il
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  • Re: Consiglio per un decisione importante in ambito lavorativo

    Quanto al tuo dubbio su come la pensino gli altri..
    Ovvio che se lavori nel pubblico per 10 anni e poi provi a cambiare, allora e' lecito che lo pensino. Pero' per questo puoi sempre fare dei corsi di agg.to per conto tuo la sera, nessuno lo vieta
    Se pero' non ti trovi e cercherai lavoro fra 2 anni, puoi sempre dire "Nel periodo storico difficile economicamente sono andato nel pubblico per avere piu' garanzie per la mia famiglia. Pero' il lavoro e' noioso e poco gratificante, per cui mi sono tenuto aggiornato privatamente e ora cerco nuove sfide lavorative in grado di darmi quelle gratificazioni che nel pubblico mancano"

    Non credo le aziende lo considerino negativo
  • Re: Consiglio per un decisione importante in ambito lavorativo

    Credo che molto dipenda da chi legge il cv , se lo legge una ragazza delle risorse umane non sarà in grado di valutare tecnicamente il valore della tua esperienza e quindi darà importanza ad altri aspetti (età,aziende in cui sei stato etc.etc.) ,
    ser il cv viene letto da un tecnico-manager potrà capire nel merito se sei la persona adatta alle loro esigenze
  • Re: Consiglio per un decisione importante in ambito lavorativo

    Secondo me sul pubblico hai un "pregiudizio". Non è affatto vero che non lavoreresti o chissà cosa. Ovviamente il lavoro potrebbe essere più "monotono" (un ufficio pubblico fa quello che fa, non è una startup) ma non è vero che non si lavori, andiamo (non lavora chi non vuole lavorare e si imbosca).

    Comunque, nessuno qui ti potrà dare una risposta certa perché la scelta è tua e solo tua. Quelli che frequentano il forum ti potrebbero rispondere bianco o nero motivando ognuno per sè senza una motivazione oggettiva (che infatti non esiste). Ricorda che esistono le assicurazioni private l'assistenza sanitarie e se hai tanti soldi lavorando nel privato puoi non avere problemi.
  • Re: Consiglio per un decisione importante in ambito lavorativo

    My two cents.

    Dicevi che ti piacerebbe lavorare per aziende estere ma eri preoccupato per il tuo livello di inglese non fluente. Be', puoi sempre rinfrescarlo coi vari servizi di lezioni di inglese, e contemporaneamente puoi sempre iniziare a candadirti alle miriadi di offerte di full remote per l'europa.
    Te lo dico perché anche io avevo il tuo stesso problema con l'inglese, ma mi sottovaluttavo, e ora che lavoro solo in inglese mi accorgo che alla gente gli importa solo di comunicare, non importa se non azzecchi la grammatica o non usi la parola giusta.
    Come punto di forza hai un dottorato che all'estero è sempre molto apprezzato, e sarebbe un peccato se non ci provassi, ma è difficile che ti vengano a cercare.

    Sulla scelta start-up pubblico mi sa solo tu puoi decidere perché dipende troppo da come sei fatto e cosa vuoi. Giusto un'idea: vai nel pubblico e inizia a contribuire a qualche progetto open source che ti interessa, puoi sfruttalo per abbellire il cv. Ma sto assumedo che avresti tempo libero e potrei sbagliarmi.

    Ad ogni modo, ti aguro di trovare la strada giusta per te e in bocca al lupo!
  • Re: Consiglio per un decisione importante in ambito lavorativo

    Il mio 1/2 cent

    con un PhD andare a lavorare nel pubblico
    e' come usare le posate in nanotubo di carbonio (con struttura al fullerene, rinforzate al diamante sintetico) per mangiare le patatine di McDonald

    Bastavano le dita

    Oppure come gli americani che hanno speso milioni di dollari per inventare la penna che scrive anche in assenza di gravità, quando i russi hanno risolto con una banale 'matita'

    https://it.m.wikipedia.org/wiki/Fisher_Space_Pe
  • Re: Consiglio per un decisione importante in ambito lavorativo

    migliorabile ha scritto:


    Il mio 1/2 cent

    con un PhD andare a lavorare nel pubblico
    e' come usare le posate in nanotubo di carbonio (con struttura al fullerene, rinforzate al diamante sintetico) per mangiare le patatine di McDonald

    Bastavano le dita

    Oppure come gli americani che hanno speso milioni di dollari per inventare la penna che scrive anche in assenza di gravità, quando i russi hanno risolto con una banale 'matita'

    https://it.m.wikipedia.org/wiki/Fisher_Space_Pe
    Si lo so che avere un PhD e andare nel pubblico e come andare a caccia di anatre con l'artiglieria contraerea, e proprio per questo mi dispiace un po relegarmi in quella posizione.
    D'altra parte adesso sono al massimo livello di precariato (p.iva per un'azienda) e nelle mie zone lavori per la mia figura non ne esistono (nella mia zona andrei a prendere come informatico la stessa cifra del pubblico, anche se con mansioni leggermente diverse). Proprio per questo volevo puntare sul full remote, che da quello che mi sembra di capire in Italia non è così reale come credevo, almeno un paio di giorni in presenza li vogliono sempre (non vorrei sembrare schizzinoso, ripeto che qui ho famiglia e mia moglie lavora qui, milano dista 1000km, roma sui 500km, non abbiamo un aeroporto vicino e nemmeno il freccia rossa).
    L'idea di fare full remote con uno stipendio appetibile sarebbe stata una ottima soluzione rispetto al pubblico. Anche l'estero non mi spaventa moltissimo, come già detto è la lingua a farlo.
  • Re: Consiglio per un decisione importante in ambito lavorativo

    0b101010 ha scritto:


    My two cents.

    Dicevi che ti piacerebbe lavorare per aziende estere ma eri preoccupato per il tuo livello di inglese non fluente. Be', puoi sempre rinfrescarlo coi vari servizi di lezioni di inglese, e contemporaneamente puoi sempre iniziare a candadirti alle miriadi di offerte di full remote per l'europa.
    Te lo dico perché anche io avevo il tuo stesso problema con l'inglese, ma mi sottovaluttavo, e ora che lavoro solo in inglese mi accorgo che alla gente gli importa solo di comunicare, non importa se non azzecchi la grammatica o non usi la parola giusta.
    Come punto di forza hai un dottorato che all'estero è sempre molto apprezzato, e sarebbe un peccato se non ci provassi, ma è difficile che ti vengano a cercare.
    Grazie per avermi un po rincuorato sul problema della lingua. La mia idea era quella di iniziare a fare qualche corso di inglese sia se decido per il pubblico sia se decido per il privato.
    In questo modo potrei provare il grande salto e mandare qualche candidatura all'estero. Per curiosità tu lavori per un'azienda estera (che nazione)? in full remote? per tua esperienza personale, su quale nazione/i dovrei puntare per mandare candidature?
    Scusa se ti ho fatto un terzo grado ma è anche per interesse personale, non per farmi i fatti tuoi

    0b101010 ha scritto:


    Sulla scelta start-up pubblico mi sa solo tu puoi decidere perché dipende troppo da come sei fatto e cosa vuoi. Giusto un'idea: vai nel pubblico e inizia a contribuire a qualche progetto open source che ti interessa, puoi sfruttalo per abbellire il cv. Ma sto assumedo che avresti tempo libero e potrei sbagliarmi.

    Ad ogni modo, ti aguro di trovare la strada giusta per te e in bocca al lupo!
    Onestamente avevo pensato anche io questa strada, ma mi frenava un po la paura che una possibile azienda leggendo l'esperienza nel pubblico la giudichi male ("il solito che non vuole fare niente") e non prenda proprio in considerazione il CV.
    Non so se veramente possano giudicare in questo modo.
  • Re: Consiglio per un decisione importante in ambito lavorativo

    PiGi78 ha scritto:


    Quanto al tuo dubbio su come la pensino gli altri..
    Ovvio che se lavori nel pubblico per 10 anni e poi provi a cambiare, allora e' lecito che lo pensino. Pero' per questo puoi sempre fare dei corsi di agg.to per conto tuo la sera, nessuno lo vieta
    Se pero' non ti trovi e cercherai lavoro fra 2 anni, puoi sempre dire "Nel periodo storico difficile economicamente sono andato nel pubblico per avere piu' garanzie per la mia famiglia. Pero' il lavoro e' noioso e poco gratificante, per cui mi sono tenuto aggiornato privatamente e ora cerco nuove sfide lavorative in grado di darmi quelle gratificazioni che nel pubblico mancano"

    Non credo le aziende lo considerino negativo
    La mi intenzione sarebbe quella di iniziare a mandare CV entro pochi mesi se dovessi decidere per il pubblico. Anche io credo che dopo 10 anni nel pubblico non sarei più al passo con l'informatica reale ma solo con quella un po vecchiotta del pubblico.

    surfernet ha scritto:


    Credo che molto dipenda da chi legge il cv , se lo legge una ragazza delle risorse umane non sarà in grado di valutare tecnicamente il valore della tua esperienza e quindi darà importanza ad altri aspetti (età,aziende in cui sei stato etc.etc.) ,
    ser il cv viene letto da un tecnico-manager potrà capire nel merito se sei la persona adatta alle loro esigenze
    Si credo che anche questo sia il problema, ma non so in quante aziende il CV lo legga realmente un tecnico-manager e quando possa giudicare male una esperienza nel pubblico.

    oregon ha scritto:


    Secondo me sul pubblico hai un "pregiudizio". Non è affatto vero che non lavoreresti o chissà cosa. Ovviamente il lavoro potrebbe essere più "monotono" (un ufficio pubblico fa quello che fa, non è una startup) ma non è vero che non si lavori, andiamo (non lavora chi non vuole lavorare e si imbosca).

    Comunque, nessuno qui ti potrà dare una risposta certa perché la scelta è tua e solo tua. Quelli che frequentano il forum ti potrebbero rispondere bianco o nero motivando ognuno per sè senza una motivazione oggettiva (che infatti non esiste). Ricorda che esistono le assicurazioni private l'assistenza sanitarie e se hai tanti soldi lavorando nel privato puoi non avere problemi.
    Anche io non credo che nel pubblico si lavori poco (da quello che mi dicono amici che lavorano nel pubblico, di lavoro ce né da fare), come dici tu il problema principale è la monotonia e la inesistente innovazione (si lavora ancora con sistemi e tecnologie vecchissime).

    Avevo pensato anche alle assicurazioni private e facendo un preventivo. Alcune non sono male anche se non coprono poi veramente tutto ed in oltre sono molto costose (più includi più costano ovviamente). Però forse rimanere nel privato sempre con p.iva non sarebbe il massimo se alla fine e per collaborazioni con stessa azienda.
  • Re: Consiglio per un decisione importante in ambito lavorativo

    drufuss ha scritto:



    Grazie per avermi un po rincuorato sul problema della lingua. La mia idea era quella di iniziare a fare qualche corso di inglese sia se decido per il pubblico sia se decido per il privato.
    In questo modo potrei provare il grande salto e mandare qualche candidatura all'estero. Per curiosità tu lavori per un'azienda estera (che nazione)? in full remote? per tua esperienza personale, su quale nazione/i dovrei puntare per mandare candidature?
    Scusa se ti ho fatto un terzo grado ma è anche per interesse personale, non per farmi i fatti tuoi

    Onestamente avevo pensato anche io questa strada, ma mi frenava un po la paura che una possibile azienda leggendo l'esperienza nel pubblico la giudichi male ("il solito che non vuole fare niente") e non prenda proprio in considerazione il CV.
    Non so se veramente possano giudicare in questo modo.
    Si lavoro per un'azienda estera all'estero, in UK. Ho pensato che farmi un'esperienza di qualche anno direttamente all'estero avrebbe incrementato le mie possibilità di ottenere un full remote dall'Italia in seguito. Sicuramente mi aiuterà, ma non penso sia strettamente necessario. Quel che fa la differenza è fare tanti colloqui, capire cosa viene richiesto, i propri punti deboli e di forza e studiare se necessario. Con un dottorato e 7 anni di esperienza mi pare che il CV sia a posto, quindi buttati! So che richiede tempo, cercare lavoro è quasi come un lavoro se fatto seriamente.

    Quale nazione non penso abbia importanza, sicuramente stessa time zone aiuta, quindi direi tutto il nord europa. Perché limitarti ad una nazione? Tanto prima che ci prendi la mano dovrai fare molti colloqui e più grande il bacino da dove peschi proposte meglio è.
    Non per scoraggiarti, ma devi imparare a venderti bene, quindi ti devi allenare tanto, e ti fai perfino lezionio di inglese gratis!

    Sulla tua paura di quel che penserebbero dopo un'esperienza nel pubblico, non so, non mi preoccuperei. Di per se non vuol dire nulla, poi che alcuni abbiano questo bias può pure essere vero ma anche sti ca**i no? Se dobbiamo stare dietro a tutti le pippe che si fanno certi recruiter saremmo rovinati. Capisci quali sono le tue priorità e cerca di capire se questo lavoro ne soddisfa un numero ragionevole più che altro. Ma se già stai pensando a cambiare lavoro dopo il pubblico, quando nemmeno ci sei entrato, non mi sembri proprio convintissimo, diciamo

    Buttati a fare tanti colloqui! L'ha detto anche il nuvo Presidente del Consiglio: stay hungry, stay foolish, stay liberi.
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