Step successivo

di il
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  • Re: Step successivo

    Luca ... mi permetto di dire che tu hai scritto altro ... Hai detto o hai fatto capire che, nel corso della tua carriera, non hai avuto bisogno di studiare (da libri o altro) per la tua "carriera" ... ma non è così, non è affatto vero ... è fuorviante soprattutto per chi inizia ed è niubbo ...

    Come anch'io facevo ai tempi del C64 (e anche prima ...) certe conoscenze erano utilissime da ragazzino niubbo per sproteggere giochi ma lo sono state per la vita ... L'assembler studiato allora ha contribuito anche dopo decine d'anni alla mia formazione al mio lavoro perché hanno incrementato le mie capacità di adattarmi a situazioni e nuovi concetti.

    +m+ contesta che alcuni libri possano essere "adesso" poco utili ... bene ... ma se uno vuole fare il programmatore non è una risposta seria "vai a fare il venditore di fumo perché guadegnerai subito e maggiormente ..." (e non lo dico solo perché a me i "commerciali" non sono proprio simpatici ...). +m+ dovrebbe rimanere "sul pezzo" e consigliare studi alternativi per fare comunque il programmatore/analista o per restare nel mondo dell'IT
  • Re: Step successivo

    oregon ha scritto:


    Luca ... mi permetto di dire che tu hai scritto altro ... Hai detto o hai fatto capire che, nel corso della tua carriera, non hai avuto bisogno di studiare (da libri o altro) per la tua "carriera" ... ma non è così, non è affatto vero ... è fuorviante soprattutto per chi inizia ed è niubbo ...
    Esatto, da autodidatta ho poi imparato sul posto di lavoro il necessario. Ho detto programmatore/analista/project m, non sistemista e/o progettazione di sistemi satellitari e/o motori a curvatura e/o centrali nucleari. I sistemi erano mainframe prima ed as400 poi, poi altro.., un buon programmatore dopo un certo periodo riesce anche a "strutturare" il lavoro ai programmatori diventando analista programmatore, il project manager non c'entra praticamente NULLA con la programmazione. Nel mio caso.., tot era il budget, tot era il tempo, e sulla base di ciò "tiravo" fuori il gruppo di lavoro, a quel punto io diventavo l'interfaccia fra il cliente ed il gruppo di lavoro, stilando grafici di avanzamento lavori e risolvendo "beghe" di tutti i tipi.
  • Re: Step successivo

    Ok, sospettavo fossero problemi da "mainframe/AS400" ... altre problematiche/difficoltà rispetto ad ora ...

    Adesso, ti assicuro, NON è possibile non studiare o non avere le conoscenze necessarie ... Un qualsiasi datore di lavoro (serio) del campo non ti permetterebbe di acquisire al lavoro le nozioni necessarie a scrivere webservice o simili. Non sono centrali nucleari (quelle sono più facili da realizzare) ma non sono compiti da fare sul posto di lavoro da zero, credimi.
  • Re: Step successivo

    Cercherò di reperire tutti i testi e studiare. Per quanto riguarda coursera...ehm...ci provai a seguire alcune lezioni su algoritmi, ma sinceramente argomenti vasti e solo 7 minuti di video non mi erano sembrati utili. Forse mi sbaglio. Consigliate di seguire qualcosa anche su coursera?
  • Re: Step successivo

    @oregon

    Si, certo che ti credo. Ma non terrorizziamo un aspirante programmatore..
  • Re: Step successivo

    oregon ha scritto:


    +m+ contesta che alcuni libri possano essere "adesso" poco utili ... bene ... ma se uno vuole fare il programmatore non è una risposta seria "vai a fare il venditore di fumo perché guadegnerai subito e maggiormente ..." (e non lo dico solo perché a me i "commerciali" non sono proprio simpatici ...). +m+ dovrebbe rimanere "sul pezzo" e consigliare studi alternativi per fare comunque il programmatore/analista o per restare nel mondo dell'IT
    Sono troppo avanti, diciamo 4 o 5 step successivi.
    Posta l'equivalenza programmatore=operaio il "saggio" tenterebbe di evitare di rimanere lì.

    Comunque, detto questo, non sono i "libri", sono gli argomenti ad essere pressochè inutili.

    Posso anche consigliare un algoritmo di fattorizzazione teorico per numeri primi implementabili su computer quantistici, ma dubito sarà tempo ben investito.
    Adesso, ti assicuro, NON è possibile non studiare o non avere le conoscenze necessarie
    C'è un errore di fondo.
    L'inferenza studio => conoscenze.
    Non è così.
    Molto spesso studi => ti insegnano lo cose sbagliate => non sai fare pressochè niente, e quel poco pure male.

    La seconda parte invece è autologica: se hai le conoscenze me ne frego se hai 12 lauree 3 master e giochi a badminton nel tempo libero, oppure se hai imparato su topolino.

    Si continua, spesso non sempre, a dimenticare che il software è buono "in re ipsa", oppure no.
    La mia mamma fa ottime tagliatelle, anche se non ha fatto chissà quale corso per impastare
  • Re: Step successivo

    wrugg25 ha scritto:


    Vedi, la questione è molto semplice: un autodidatta è, ovviamente, da solo nel suo percorso, e dunque se non capisce un argomento non ha in generale nessuno che glielo spieghi...
    E questo è bene.
    Perchè invece di apprendere qualcosa "già cotto" (e potenzialmente male) si impadronirà per tutta la vita di quello che è riuscito a fare.

    Riguardo alla laurea non statuisce alcunchè, nel campo della cretinaggine come delle capacità concrete.

    Motto della mia università (o meglio del mio cdl).

    Chi sa fare, fa.
    Chi non sa fare, insegna.
    Chi non sa insegnare, amministra.
    Chi non sa amministrare, fa politica
  • Re: Step successivo

    L'inferenza studio => conoscenze.
    12 lauree 3 master
    E tu confondi lauree/master con lo studio di cui parlo io.

    Saper fare le tagliatelle è possibile anche senza sapere cosa sia la farina. Scrivere del codice con architettura complessa o partecipare ad un progetto informatico di medie dimension SENZA conoscenze minime (anche non direttamente legate al progetto stesso) di informatica è pura follia. E non mi importa come hai/non hai quelle conoscenze (puoi avere 10 lauree o essere autodidatta, non importa) ma DEVI possedere quelle conoscenze.

    NON è vero che senza studiare (le cose giuste, d'accordo), si possa andare avanti comunque ... questa "verità" riservala alle tagliatelle non all'informatica.
  • Re: Step successivo

    oregon ha scritto:


    NON è vero che senza studiare (le cose giuste, d'accordo), si possa andare avanti comunque ... questa "verità" riservala alle tagliatelle non all'informatica.
    Mi limito a costatare che gli uomini più ricchi del mondo, con riferimento all'area informatica, forse le tagliatelle le sanno fare bene, e li ho menzionati sopra.
    Forse avranno seguito un corso radio elettra per aiuto cuoco.
    Osservo che questo "piccolo" dettaglio non è stato confutato.

    Riguardo alla confusione sulla semantica di studio, nel contesto di questo thread, ritengo ragionevole "formazione erogata da QUALCUN ALTRO", cioè università (per lo più inutile), corsi di vario genere (spesso inutili, non tutti ma quasi) etc.
  • Re: Step successivo

    Sono molto confuso e comunque penso seguirò lezioni su coursera e inizierò con architetture e assembly.
  • Re: Step successivo

    squizzi ha scritto:


    Sono molto confuso e comunque penso seguirò lezioni su coursera e inizierò con architetture e assembly.
    Certo fai come vuoi, ma è come se per imparare a guidare (cioè prendere la patente) volessi iniziare con il funzionamento del motore.
    In realtà non ti frega molto più (in questa fase!) di "giri la chiave, il motore si accende".

    Sapere minuziosamente come funzionano le valvole, come e perchè si controlla l'accensione etc sono tutte cose utili senza dubbio, ma non per il "niubbo": ti serviranno (forse) quando vorrai fare il "pilota".

    Spero che questa analogia chiarisca che se ci sono 1000 cose utili da sapere, l'assembly è agli ultimi posti (nel tuo caso).
  • Re: Step successivo

    Se vuoi leggere qualche libro su java ti consiglio di fare anche un giro su questo sito ,
    per c# ,che è molto simile a java ,potresti dare uno sguardo a https://damieng.com/blog/2007/11/08/dissecting-a-c-application-inside-sharpdevelop
    per il c http://digilander.libero.it/mcapurso/scuola/quarta/cavanzato/

    buon divertimento
  • Re: Step successivo

    +m+ ha scritto:


    Sapere minuziosamente come funzionano le valvole, come e perchè si controlla l'accensione etc sono tutte cose utili senza dubbio, ma non per il "niubbo": ti serviranno (forse) quando vorrai fare il "pilota".
    Ma partire senza avere coscienza di quello che si fa, come ad esempio molti studenti che frequentavano l'università con me e presentarono i progetti facendoli partire da neatbeans o eclipse perché non sapevano creare i jar e gestire le varie risorse. Penso che tutto questo faccia la differenza perché avere solide bssi ti permette di studiare in maniera autonoma e cosciente gli argomenti, non assumendo quello che ti dicono come verità assolute. Ogni corso di laurea inizia con architetture e ci affiancano assembly e un motivo ci sarà. Ok con java il livello di astrazione è tanto e alla fine risulta quasi inutile sapere come funziona il calcolatore. Ho fatto un anno di università e quindi si tratta solamente di un ripasso. Secondo te allora quale sarebbe il mio "passo successivo"?
  • Re: Step successivo

    @squizzi, devi un po' fare le pulci a quello che ti diciamo/dicono!

    Ti hanno risposto persone con laurea, laurea+dottorato di ricerca, appena laureati, laureati con N-mila anni di esperienza, e persone con (forse) la 5^ superiore!

    Cerca un po' di fare mente locale, pensa a quello che vuoi fare, dove vuoi arrivare, e come arrivarci.

    Non mi sembra particolarmente complicato!

    Alla fin fine, ci sono 4 possibilita':

    1) hai un livello culturale medio, ma un sacco di fortuna e fiuto per gli affari, e diventi come Zuckerberg/Gates e fai un sacco di soldi
    2) come sopra ma senza fiuto per gli affari, e sei come il 99.999% delle pesone al mondo, e ti accontenti
    3) hai un livello culturale altissimo, e un bel po' di fortuna, e diventi come Knuth/Tanenbaum/Stroustrup/... e comunque fai lavori interessanti (lavori alla NASA)
    4) come sopra, ma senza fortuna, e sei come il rimanente 0.001% delle persone del mondo e fai lavori di media/bassa qualita'
  • Re: Step successivo

    squizzi ha scritto:


    Ma partire senza avere coscienza di quello che si fa...
    Ahhh... hai centrato il punto.
    Però il "dramma" è che non lo imparerai certo all'università (per lo meno italiana odierna, salvo pochissime eccezioni).
    Ogni corso di laurea inizia con architetture e ci affiancano assembly e un motivo ci sarà.
    Sì, che il livello della didattica (medio) è bassissimo
    Ok con java il livello di astrazione è tanto e alla fine risulta quasi inutile sapere come funziona il calcolatore.
    Bhè allora almeno su questo siamo concordi.
    Ho fatto un anno di università e quindi si tratta solamente di un ripasso. Secondo te allora quale sarebbe il mio "passo successivo"?
    E' banale.
    Dipende da quale sia l'obiettivo.
    Cosa vuoi (vorresti) fare nella vita?
    Spesso (non dico sempre, ma spesso) manca un progetto vero e proprio.
    Qualcosa del tipo "mi iscrivo all'università a qualcosa servirà" è un approccio (molto) diffuso, ma (molto) sciocco, nell'ambito informatico.

    Certo è una prospettiva che si assume expost; quando uno cresce vede che so le sKuole medie come banali, ma mentre è lì pensa "come son difficili!". Poi magari vai al liceo e ti fanno studiare caterve di studi di funzioni (...ahhh... come sono difficili!...) per poi imparare che sono inutili da un 40 anni almeno, e il programma continua sempre a riproporle perchè... tanto si è sempre fatto così...

    Stessa identica cosa per l'università italiota (salvo le sempre più rare eccezioni). Per lo più roba inutile.

    Se sei curioso fatti un giretto su qualche università estera (svizzera o USA) e vedrai dei progetti (fatti dagli studenti) che qua sarabbero ritenuti fantascienza anche per gli ordinari.
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