PROTOCOLLO D'INTENTO

di il
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PROTOCOLLO D'INTENTO

GENTILISSIMI, Come sapete da quest'anno è cambiata la legge sul numero d'intento che in passato era di soli 6 caratteri ora è diventato di 24 caratteri. come avete risolti il problema in fattura elettronica? dove lo inserite?

12 Risposte

  • Re: PROTOCOLLO D'INTENTO

    Ma....
    non è che è cambiato il protocollo,
    prima esisteva, il ns. numero di protocollo e il riferimento ADE dell'invio (17+6).
    Prima stampavo entrambi numeri, ora stampo solo il secondo (il primo è stato soppresso).
  • Re: PROTOCOLLO D'INTENTO

    E' una esagerazione, ma ho notato che stampavamo sia il protocollo del cliente, che il ns. protocollo ( quello usato per il giornale delle dichiarazioni).
    Operazione non Imponibile Iva Art. 8 DPR 633/72
    VS. DICHIARAZIONE DI INTENTO   053 DEL 12/12/2019 (Protocollo Entratel 19121910531069063 - 000053)
    NS. PROTOCOLLO                 001 DEL 19/12/2019
  • Re: PROTOCOLLO D'INTENTO

    Scusa io prima indicavo solo il n. intento. Ho capito che adesso devo indicare anche il protocollo . Ho capito male?
  • Re: PROTOCOLLO D'INTENTO

    Prima c'era:
    - il numero ( e la data ) della D.I. assegnata dall' emittente
    - il numero ( e la data ) della D.I. assegnata dal ricevente
    - il numero di protocollo ADE dell'invio telematico
    -------------
    Ora esiste solo l'ultimo.
    Io continuo, comunque, a protocollare le dichiarazioni ricevute, ai fini "controllo plafond".
  • Re: PROTOCOLLO D'INTENTO

    robertocta ha scritto:


    GENTILISSIMI, Come sapete da quest'anno è cambiata la legge sul numero d'intento che in passato era di soli 6 caratteri ora è diventato di 24 caratteri. come avete risolti il problema in fattura elettronica? dove lo inserite?
    Se ti può essere utile, ti riporto quanto indicato dal nuovo tracciato di Assosoftware:

    "Dal sito della Agenzia delle Entrate
    Il numero di protocollo della dichiarazione d'intento, rilevabile dalla ricevuta telematica, è composto di due parti:
    • la prima, formata da 17 cifre (es. 08060120341234567)
    • la seconda (progressivo), di 6 cifre, separata dalla prima dal segno "-" oppure "/" (es. 000001)
    Nel dettaglio:
    1) <TipoDato> denominato “AswDichInt”
    2) <RiferimentoTesto> valorizzato con il protocollo della Dichiarazione intento, seguito da “/” dalla seconda parte del progressivo

    Esempio:
    <AltriDatiGestionali>
    <TipoDato>AswDichInt</TipoDato>
    <RiferimentoTesto>08060120341234567/000001</RiferimentoTesto>
    </AltriDatiGestionali>
    
  • Re: PROTOCOLLO D'INTENTO

    Ti ringrazio ora ho il problema con i nuovi codici di bollo.
  • Re: PROTOCOLLO D'INTENTO

    Segnalo che in base al Provvedimento AdE del 28 ottobre 2021 antifrode è stata indicata la modalità da utilizzare dal 01/01/2022 (!) per l'indicazione del protocollo delle Lettere di Intento:



    Ciao,

    Carlo
  • Re: PROTOCOLLO D'INTENTO

    Più o meno, quello che si faceva già prima,

    unica differenza, che hanno stabilito il "nome del campo" da utilizzare.
  • Re: PROTOCOLLO D'INTENTO

    Tu popoli il blocco "AltriDatiGestionali" su tutte le righe o solo sulla prima ?

    Se interpretiamo alla lettera quanto scritto
    deve essere compilato un blocco 2.2.1.16
    <AltriDatiGestionali> per ogni dichiarazione d’intento
    credo che vada solo sulla prima.

    Inoltre come interpreti "per ogni dichiarazione d'intento" ?
    Il Vs. gestionale può emettere fatture che "consumano" più lettere di intento ?

    Grazie, ciao.

    Carlo
  • Re: PROTOCOLLO D'INTENTO

    ccornagg ha scritto:


    Inoltre come interpreti "per ogni dichiarazione d'intento" ?
    Il Vs. gestionale può emettere fatture che "consumano" più lettere di intento ?
    Ovviamente dipende dal gestionale.
    Il mio SI. Ho la possibilità di avere due dichiarazioni per la stessa fattura.

    Di solito si verifica (negli ultimi anni in modo più di frequente [Nota 1]),
    quando si riceve una seconda dichiarazione di intento, ad importo, che su aggiunge alla prima.
    Esempio: prima dichiarazione 50.000 di plafond. Poi il fornitore si rende conto che è insufficiente, e ne fa una seconda di altri 50.000.
    In questo caso, puoi avere una fattura che sta "a cavallo" tra i due importi. (Ovvero il residuo della prima, e la parte rimanente della seconda). E' un caso "strano" che però si verifica.
    In questo caso, per quel documento, andrebbero comunicate entrambe dichiarazioni di intento.

    [Nota 1] Ricordo che da qualche anno, non è più possibile emettere una DICH.INT. per tutto l'anno, ma si è obbligati ad inserire un importo !!! (grandissima caXXata inventata da qualche ......beep.... della Agenzia !!! )
  • Re: PROTOCOLLO D'INTENTO

    [Neapolis] ha scritto:


    ccornagg ha scritto:


    Inoltre come interpreti "per ogni dichiarazione d'intento" ?
    Il Vs. gestionale può emettere fatture che "consumano" più lettere di intento ?
    Ovviamente dipende dal gestionale.
    Il mio SI. Ho la possibilità di avere due dichiarazioni per la stessa fattura.
    Grazie per la risposta.
    Mi chiedevo però come indicare il consumo della DI X per 20 e della DI Y per 80 nel caso di fattura con una sola riga di 100.

    Ciao,

    Carlo
  • Re: PROTOCOLLO D'INTENTO

    ccornagg ha scritto:



    Grazie per la risposta.
    Mi chiedevo però come indicare il consumo della DI X per 20 e della DI Y per 80 nel caso di fattura con una sola riga di 100.

    Ciao,

    Carlo
    Ti ricordo che i dati della dichiarazione di intento vanno inseriti nella singola riga (mi riferisco al tag "AltriDatiGestionali")

    pertanto,
    nulla vieta di "spezzare" la riga articolo in due e mettere nella prima il riferimento della prima D.I, e nella seconda il riferimento della seconda,

    io, ho preferito, invece, più semplicemente riportare un doppio tag "AltriDatiGestionali" mettendo i riferimenti di entrambe D.I.
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