Master I livello vs Magistrale

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  • Re: Master I livello vs Magistrale

    migliorabile ha scritto:


    Siamo onesti: non sei NE di prospettiva NE ambizioso, altrimenti questi problemi non te porresti nemmeno.

    Non solo, ma realizzare delle applicazioni software non sono nemmeno la tua passione. Hai scelto informatica probabilmente mediante il lancio della monetina. Con una scelta piu' occultata saresti potuto andare in una facoltà a maggioranza femminile, con tutti i benefici che cio' avrebbe comportato

    I computer esistono dagli anni 50 ed i personal computer dal 1981, le calcolatrici programmabili dal 1974. Il vero appassionato avrebbe iniziato a programmare all'età di 14/16 anni, per stare sul normale

    Se tu fossi REALMENTE ambizioso, per puntare ai lavori IN ASSOLUTO piu' interessanti, dovresti mettere in conto eventualmente 3 anni di dottorato e 5/10 anni di lavori in giro per il mondo.

    Con questo percorso, ed un congruo impegno nello studio (in TUTTI i 15/20 anni) potresti raggiungere i mitici (ma non cosi' mitici perché sono tranquillamente raggiungibili) 10.000+ euro al mese /100.000+ euro all'anno.

    Aziende come Google, Facebook, IBM, ecc, non assumono certo gente con la triennale!

    Con la triennale si viene assunti dall'agenzia di consulenza che manda in giro i suoi collaboratori a fare il lavoro di bassa manovalanza, necessario, ma che richiede comunque tempo, in modo da liberare da questa incombenza coloro che fanno il VERO lavoro INTERESSANTE.
    Anche la magistrale non basta, ma almeno il percorso di studi e' completo. Ed il dottorato, uno lo puo sempre fare in un secondo tempo.

    Con una triennale, no!
    Allora innanzi tutto io e te non ci conosciamo, non abbiamo mai mangiato a tavola insieme, quindi ti assicuro che non puoi tramite un post giudicare la mia persona.
    Detto questo apprezzo e ti ringrazio del tempo che dedichi per darmi risposte e ne traggo uno spunto importantissimo, però ti assicuro che da quanto programmo tu non lo sai, perché mai detto (giusto per dirti che ho iniziato a 16 anni, ma realmente quanto erano utile le cose che facevo? Menu con solo css? HTML? PHP? ). Se non fossi ambizioso non mi porrei il problema, purtroppo credo che a tutti viene da chiedersi: ma vale la pena fare una magistrale? Non è possibile sviluppare quelle competenze studiando in proprio? Concordo con te che a quest'età è meglio completare gli studi, ma ti ripeto siamo sicuri che un triennale non possa avere le competenze di un magistrale? Anche perché parliamoci chiaro e non raccontiamoci sciocchezze, quando si esce dall'università, tranne rari casi, che tu sia triennale o magistrale devi farti la stessa trafila e sono fermamente convinto che la differenza non la fa il conoscere o meno una tecnologia (tutti devono impararla da zero), ma la fanno quelle skills che non ti da l'università, ma che o sviluppi nel tempo o ci nasci.

    Ah dimenticavo, giudichi una passione in base a cosa? Lancio della monetina? Ok che sei qui da anni ormai, magari nella vita farai anche un bel lavoro ecc. ma da qui a giudicare, anche offendendo chi come me si trova nelle fasi della formazione ce ne vuole. Ricordati che chi ti parla ha 20 anni e credo sia normale avere questi dubbi.
  • Re: Master I livello vs Magistrale

    Weierstrass ha scritto:


    DrBeat1926 ha scritto:


    Weierstrass ha scritto:


    Concentrati e finisci bene gli studi. Non pensare al lavoro, che poi perdi di vista l'ostacolo che hai davanti. Se perdi un anno non interesserà a nessuno, così come non interesserà a nessuno se farai la magistrale in tre anni. Quei tre mesi puoi pure passarli facendoti una bella vacanza con la morosa, sperando che finisca questa situazione assurda
    Tu credi che finire gli studi completi a 25/26 anni non è fine ? Ho paura di uscire già vecchio e senza esperienze lavorative
    Fino a 2 anni nessuno ti chiederà mai perché ti sei laureato tardi. Da 3 in poi potrebbero cominciare a chiederti cosa sia successo.

    Le esperienze lavorative che eventualmente farai non sono così importanti. Saranno i soliti lavori di bassa manovalanza, ancora di più in tempi di pandemia. Fossimo in un altra epoca se ne potrebbe parlare, ma oggi...
    Farai la gavetta come è giusto che sia, ma farla subito non è che arricchirà il tuo bagaglio culturale più di tanto.

    C'è chi dice che il livello universitario si sia abbassato ed è vero, ma solo perché si è adeguato al livello medio delle aziende italiane. Comunque, come sviluppo mentale, secondo me è meglio seguire un corso universitario piuttosto che andare a fare i lavori che non vuole fare nessuno in una società di consulenza e somministrazione. Certo poi dipende dalla situazione economica/familiare di ciascuno
    Proverò a seguire il tuo consiglio. Cosa intendi con fino a 2 anni nessuno ti chiederà nulla, 2 anni di ritardo oltre i 2 della magistrale?
    Per la situazione economia non ho problemi per quanto riguarda la retta, ma più che altro è la voglia di diventare indipendente che tira via l'idea della magistrale
  • Re: Master I livello vs Magistrale

  • Re: Master I livello vs Magistrale

    Intendo che lo sanno tutti che 5 anni nominali di università possano diventare 6 o 7: incastri temporali, tesi difficile, esami difficili in alcune facoltà... è considerato un ritardo fisiologico. Non è un problema ai colloqui
  • Re: Master I livello vs Magistrale

    migliorabile ha scritto:


    La 'dura verita' brucia

    Tu hai chiesto consigli di chi ha piu' esperienza. Ti sono stati dati.
    Non ti convincono, pensi che quello che e' stato scritto siano sciocchezze? Pensi che le tue scelte siano piu' consone con I'll tuo modo di pensare?
    E' un tuo diritto e privilegio ed e' tua responsabilita' PENSARE CON LA TUA TESTA.
    Sta' a TE valutare che cosa fare.

    Ed accettarne le conseguenze

    Nel momento stesso in cui fai delle domande e dalle risposte che dai, si possono dedurre tutta una serie di informazioni, giuste o sbagliate che siano. Non serve aver mangiato a tavola assieme 'fisicamente': lo hai fatto 'virtualmente' nel momento stesso in cui hai espresso il tuo pensiero pubblicamente. E automaticamente vieni giudicato, cosi' come vengo giudicato io.

    E' evidente dalle ultime 'domande' che hai elencato, che non hai 'ancora' capito. Va bene cosi. E' la TUA vita: sei giovane, ha una limitata visione del futuro e della materia. Altrimenti a certe domande sapresti gia' la risposta

    Certo che alla fine della tri o mag devi fare la gavetta. Ma e' proprio quello che succede 'dopo la gavetta' quello che conta (e che continui a non capire).

    Certe scelte ti fanno arenare nella palude, altre ti ''permetteranno'' di spiccare il volo.
    Mica e' detto che tu lo faccia o lo debba fare: te lo 'permetteranno'.
    Forse mi sono spiegato male, io apprezzo i consigli e tra l'altro sono orientato a farla perché l'idea di fare siti web per tutta la vita mi fa venire il freddo addosso, però io lamentavo il fatto che esponendo i tuoi pensieri cerchi di giudicare la mia persona, questo è sbagliato non sai dall'altra parte dello schermo chi c'è, non puoi sapere io nella vita cosa voglio fare,
    io ho chiesto in sostanza i mezzi necessari a fare carriera e tu spiegandomelo hai detto che l'informatica l'ho scelta a caso, che non ho ambizione, come se avere dubbi volesse in qualche modo dire : non amo la materia e nella vita voglio fare il minimo indispensabile e guadagnare il giusto per vivere. ASSOLUTAMENTE NON E' COSI. Sei stato completamente fuori luogo in quel momento, per il resto sei stato chiaro sulla differenza tra averla e non.
  • Re: Master I livello vs Magistrale

    Il problema, caso mai, sara' se uno esce con un voto miserrimo e le sue competenze sono pure miserrime: non solo non sa le cose, e questo ci puo' anche stare, ma e' evidente che non e' nemmeno interessato.

    Una cosa e 'non sapere' ed una e' 'ci ho provato ma non ho capito un'accidenti'.
    ALMENO ci ha provato
  • Re: Master I livello vs Magistrale

    Va bene ragazzi comunque vi ringrazio, sono orientato a farla , ma per esperienze vostre nessun triennale che conoscete ha fatto una carriera ''seria'' guadagnando una cifra rispettabile? E non parlo ovviamente di 10k ma di un modestissimo 2 2.5
  • Re: Master I livello vs Magistrale

    DrBeat1926 ha scritto:


    Va bene ragazzi comunque vi ringrazio, sono orientato a farla , ma per esperienze vostre nessun triennale che conoscete ha fatto una carriera ''seria'' guadagnando una cifra rispettabile? E non parlo ovviamente di 10k ma di un modestissimo 2 2.5
    Cosa intendi per rispettabile? Un diplomato in gamba può arrivare sui 40-45k dopo qualche anno. Basta che ti guardi un po i siti che offrono posizioni lavorative, e quasi tutti quelli da programmatore richiedono laurea o diploma con esperienza concreta.
  • Re: Master I livello vs Magistrale

    Buongiorno ragazzi, vi chiamo ragazzi perchè sono probabilmente il più anziano tra i partecipanti a questa discussione.
    Scusate se mi intrometto ma mi andava di condividere con voi alcune riflessioni.
    Leggo sempre con curiosità i messaggi di giovani ragazzi, come l'autore di questo post, che hanno dubbi e incertezze sul futuro lavorativo. Tutto ciò è normale ed è una fase dove penso ci siamo passati tutti, chi più chi meno. Forse è meno capibile chi si pone da subito il problema dei guadagni eventuali intraprendendo un percorso di studi rispetto ad un altro; dico questo perchè troppe variabili possono intervenire nella vita reale a sconvolgere i piani fatti.
    Molti di voi, giustamente, consigliano di proseguire gli studi fino ad arrivare ad un dottorato in modo di avere una più solida base di partenza; parlate di grosse realtà imprenditoriali che snobbano i laureati triennali e probabilmente è vero. Però la spina dorsale dell'imprenditorialità in Italia è fatta da piccole e medie imprese che non sono così drastiche nelle scelte. In aziende dove ho lavorato o dove ho collaborato, l'assunzione di triennali è stata ed è importante. Vedete, quando ero giovane io, non c'era scelta: una vota diplomato o decidevi di farti 5 anni di ingegneria oppure ti cercavi un lavoro. Io, forse perchè immaturo ma anche per non pesare troppo sui miei, decisi di lavorare. Con il mio bel diplomino di perito in elettronica industriale in tasca ho iniziato in una azienda come collaudatore di schede elettroniche (le prime a microprocessore, Motorola 6800), poi ho fatto service ed in seguito, forse perchè i miei superiori di allora vedettero in me qualche potenzialità (o forse solo per fattore C), ho iniziato con il software industriale entrando nell'ufficio tecnico. Tralascio il seguito della mia biografia alla quale ho accennato solo per inquadrare il mio pensiero, ma posso dirvi che la mia carriera lavorativa mi ha regalato varie soddisfazioni e stipendi "dignitosi".
    Adesso io vedo nei triennali le stesse possibilità che allora c'erano per i diplomati; a parte questo periodo di m...a, un giovane volenteroso (con volenteroso intendo: voglia di lavorare, curiosità per quello che sta facendo e voglia di alzare sempre l'asticella), ha la possibilità di imporsi dignitosamente nel mondo del lavoro e di prendersi delle soddisfazioni anche notevoli.
    Conosco semplici diplomati che sono diventati imprenditori ed ingegneri che sono semplici ingranaggi all'interno di grosse aziende.
    Attenzione: io sono è sarò sempre dalla parte di chi vuole studiare. Mia figlia, in un altro settore, finito il triennio mi chiese di proseguire, io le dissi solo: ne hai voglia e te la senti? Mi disse di sì e con mia grande felicità si è laureata brillantemente a Londra (cuore di papà ) Studiare è importante ma non basta, bisogna metterci del proprio nel mondo del lavoro altrimenti il pezzo di carta non ti spianerà la strada.
  • Re: Master I livello vs Magistrale

    Lucios ha scritto:


    Buongiorno ragazzi, vi chiamo ragazzi perchè sono probabilmente il più anziano tra i partecipanti a questa discussione.
    Scusate se mi intrometto ma mi andava di condividere con voi alcune riflessioni.
    Leggo sempre con curiosità i messaggi di giovani ragazzi, come l'autore di questo post, che hanno dubbi e incertezze sul futuro lavorativo. Tutto ciò è normale ed è una fase dove penso ci siamo passati tutti, chi più chi meno. Forse è meno capibile chi si pone da subito il problema dei guadagni eventuali intraprendendo un percorso di studi rispetto ad un altro; dico questo perchè troppe variabili possono intervenire nella vita reale a sconvolgere i piani fatti.
    Molti di voi, giustamente, consigliano di proseguire gli studi fino ad arrivare ad un dottorato in modo di avere una più solida base di partenza; parlate di grosse realtà imprenditoriali che snobbano i laureati triennali e probabilmente è vero. Però la spina dorsale dell'imprenditorialità in Italia è fatta da piccole e medie imprese che non sono così drastiche nelle scelte. In aziende dove ho lavorato o dove ho collaborato, l'assunzione di triennali è stata ed è importante. Vedete, quando ero giovane io, non c'era scelta: una vota diplomato o decidevi di farti 5 anni di ingegneria oppure ti cercavi un lavoro. Io, forse perchè immaturo ma anche per non pesare troppo sui miei, decisi di lavorare. Con il mio bel diplomino di perito in elettronica industriale in tasca ho iniziato in una azienda come collaudatore di schede elettroniche (le prime a microprocessore, Motorola 6800), poi ho fatto service ed in seguito, forse perchè i miei superiori di allora vedettero in me qualche potenzialità (o forse solo per fattore C), ho iniziato con il software industriale entrando nell'ufficio tecnico. Tralascio il seguito della mia biografia alla quale ho accennato solo per inquadrare il mio pensiero, ma posso dirvi che la mia carriera lavorativa mi ha regalato varie soddisfazioni e stipendi "dignitosi".
    Adesso io vedo nei triennali le stesse possibilità che allora c'erano per i diplomati; a parte questo periodo di m...a, un giovane volenteroso (con volenteroso intendo: voglia di lavorare, curiosità per quello che sta facendo e voglia di alzare sempre l'asticella), ha la possibilità di imporsi dignitosamente nel mondo del lavoro e di prendersi delle soddisfazioni anche notevoli.
    Conosco semplici diplomati che sono diventati imprenditori ed ingegneri che sono semplici ingranaggi all'interno di grosse aziende.
    Attenzione: io sono è sarò sempre dalla parte di chi vuole studiare. Mia figlia, in un altro settore, finito il triennio mi chiese di proseguire, io le dissi solo: ne hai voglia e te la senti? Mi disse di sì e con mia grande felicità si è laureata brillantemente a Londra (cuore di papà ) Studiare è importante ma non basta, bisogna metterci del proprio nel mondo del lavoro altrimenti il pezzo di carta non ti spianerà la strada.
    Assolutamente d’accordo con te . Qui si parlava se un triennale può avere un giorno le stesse possibilità di un magistrale , che poi ci vuole il fattore C questo è ovvio però diciamo in una situazione paritaria a livello di fattore C , un triennale può ricoprire eventualmente gli stessi Ruoli di un magistrale , ovviamente considerando il fatto che entrambi finita L università continuano a studiare ciò che è necessario.

    Poi per stipendi dignitosi cosa intendi ? 1.6/1.8 ?
    se così fosse ok che le famiglie ci campano però credo che uno che studia lo fa per elevarsi anche dal punto di vista economico oltre a vari fattori importanti come tra tutti per me e Il fatto di “scegliere il proprio lavoro “ e insomma lavorare in un ambiente che ti appassiona , però ovvio che si guarda anche la
    Moneta ... cosa intendi per dignitosi e in conclusione ripeto la domanda che ti ho scritto poco fa : secondo te un laureato triennale con voglia e ovviamente tempo a studiare anche per conto proprio può farcela a ricoprire ruoli o comunque guadagnare cifre da “magistrale”? Dove per magistrale intendo un qualcuno che ricopre ruoli migliori del semplice “dobbiamo fare un e commerce a tizio fate presto e consegnate “
  • Re: Master I livello vs Magistrale

    shayolz ha scritto:


    DrBeat1926 ha scritto:


    Va bene ragazzi comunque vi ringrazio, sono orientato a farla , ma per esperienze vostre nessun triennale che conoscete ha fatto una carriera ''seria'' guadagnando una cifra rispettabile? E non parlo ovviamente di 10k ma di un modestissimo 2 2.5
    Cosa intendi per rispettabile? Un diplomato in gamba può arrivare sui 40-45k dopo qualche anno. Basta che ti guardi un po i siti che offrono posizioni lavorative, e quasi tutti quelli da programmatore richiedono laurea o diploma con esperienza concreta.
    40-45k dovrebbero essere circa 2k al mese netti o qualcosina in più , mio padre come operatore ecologico e senza terza media lo giadagna , un caso fortunato questo è certo però con rispettabile intendo sopra la media , 2 .5 3 magari .. ma anche qualcosina in più , più vabbè c’è il discorso del lavoro extra che puoi crearti, realizzi privatamente qualcosa e ci fai uscire qualche guadagno, insomma un sai le solite cose + vari ca*** contrattuali con i quali magari si gonfia un po’ lo stipendio però io parlo sempre di stipendio base. Intendevo uno base di 2.5 3k
  • Re: Master I livello vs Magistrale

    DrBeat1926 ha scritto:


    Intendevo uno base di 2.5 3k
    Assolutamente NO.
    Per quanto ne so (non conosco tutte le SH d'Italia, diciamo una parte) sono livelli di stipendi netti assolutamente fantasiosi per i programmatori.
    Ogni volta mi tocca rammentarlo.
    Esistono tre inquadramenti principali: "morti di fame", quadri, dirigenti.
    Se si è nella fascia "morti di fame" (cioè praticamente tutti) c'è un contratto nazionale che inquadra come un metalmeccanico, un commesso etc.
    Cui si aggiunge un pochino di contrattazione, talvolta i buoni pasto, talvolta la reperibilità, talvolta gli straordinari, talvolta il premio di fine anno.
    Talvolta i figli a carico e sticazzi vari
    Ma anche nelle SH italiane più grandi un dipendente (non dirigente) che abbia una busta netta da 2.500 non lo troverete.
    Men che meno a 3.000.

    Potrete trovare il direttore dello sviluppo, che lavora in azienda da 30 anni (magari un ragioniere programmatore).
    Potrete trovare il direttore all'assistenza tecnica, che magari era un ex Microsoft "trapiantato".

    Versione breve: chi pensa di avere un netto di 2.500 o 3.000, facendo sitarelli web o applicazioncine Java forse ha aspettative un tantino esagerate.
    Se poi è a inizio carriera è più realistico dimezzare.
    Già 2.000 sono un obiettivo difficilissimo da raggiungere.

    Chi guadagna di più, molto di più?
    I dirigenti.
    Il capo del personale.
    Il capo dell'area finanziaria
    Il capo del commerciale
    Il capo dell'ufficio legale (ma tipicamente è un avvocato)
    In somma 4, 5 o 10 su 500 o 1000 dipendenti.
  • Re: Master I livello vs Magistrale

    con rispettabile intendo sopra la media , 2 .5 3 magari .. ma anche qualcosina in più
    Netti? Hai voglia di scherzare?
    Come dice anche +m2+ non c'è nessuna ditta, software house o altro, che assume un neolaureato, anche il migliore dell'anno a quella cifra.
    In Svizzera forse, ma non certo in Italia.
    Parlando di lavoro dipendente, una cifra del genere la puoi raggiungere dopo anni di carriera e non dappertutto, a meno che tu non voglia fare il trasfertista; in questo caso, con indennità varie, puoi anche superare agevolmente quelle cifre.

    Ma ritorno ad una delle mie riflessioni precedenti:
    Secondo il mio modesto parere è concettualmente sbagliato pensare ad un piano di studi pensando esclusivamente agli ipotetici guadagni futuri.
    Alcuni criteri di scelta dovrebbero essere:

    - Me la sento e/o posso impegnare ancora X anni nello studio?
    L'università andrebbe presa seriamente e possibilmente andrebbe terminata in tempi ragionevoli (possibilmente con buoni risultati).

    - Vado a studiare delle cose che mi interessano veramente?
    Se uno pensa solo ai guadagni magari riuscirà pure a laurearsi ma poi, nel mondo del lavoro, che tipo di professionista sarà? Ricordo che i risultati si ottengono solo con passione, dedizione ed impegno. In altre parole deve piacerti quello che fai, altrimenti l'eventuale carriera sarà un percorso ancora più complicato di quello che già è.

    - La specializzazione che andrò a conseguire ha dei reali sbocchi lavorativi nella mia zona? E se no, sono disposto a trasferirmi, magari all'estero per inseguire e perseguire i miei propositi?
  • Re: Master I livello vs Magistrale

    L'università andrebbe presa seriamente e possibilmente andrebbe terminata in tempi ragionevoli (possibilmente con buoni risultati).
    Mah, una cdl del tutto inutile, nel senso non richiesto per fare un certo lavoro, ha una utilità assolutamente modesta, attenuata addirittura.
    Insegna pochissimo di quello utile, riempie di nozioni perfettamente abbandonate il giorno dopo, non dà nessuna "forma mentale" (buzzword che non significa nulla, a parte non so cosa dire e sparo a casaccio).
    Quasi sempre è fatta con docenti modestissimi su progettini banali che un liceale intraprendente ben potrebbe fare in piena autonomia.

    Così come il voto o la durata: non frega letteralmente niente a nessuno, a parte i concorsi pubblici dove il voto fa punteggio.

    Lucios ha scritto:


    Ricordo che i risultati si ottengono solo con passione, dedizione ed impegno. In altre parole deve piacerti quello che fai, altrimenti l'eventuale carriera sarà un percorso ancora più complicato di quello che già è.
    Magari fosse così.
    Una fetta grande assai è semplicemente... fortuna/sfortuna.
    Ricopre un ruolo fondamentale nella vita in generale, e nella vita lavorativa in particolare.
  • Re: Master I livello vs Magistrale

    +m2+ ha scritto:


    L'università andrebbe presa seriamente e possibilmente andrebbe terminata in tempi ragionevoli (possibilmente con buoni risultati).
    Mah, una cdl del tutto inutile, nel senso non richiesto per fare un certo lavoro, ha una utilità assolutamente modesta, attenuata addirittura.
    Insegna pochissimo di quello utile, riempie di nozioni perfettamente abbandonate il giorno dopo, non dà nessuna "forma mentale" (buzzword che non significa nulla, a parte non so cosa dire e sparo a casaccio).
    Quasi sempre è fatta con docenti modestissimi su progettini banali che un liceale intraprendente ben potrebbe fare in piena autonomia.
    Quindi, in sintesi, il tuo consiglio a uno studente a pari con gli esami è quello di mollare appena conseguita la triennale per andare a fare il "morto di fame"?
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