[università] scelte del futuro

di il
70 risposte

[università] scelte del futuro

Ciao a tutti, mi chiamo angelo e ho 21 anni.
Attualmente sto lavorando presso un supermercato. Il lavoro è frenetico, serve impegnarsi, ma lo trovo piacevole. Tuttavia, non sono sicuro se fare questo è quello che voglio fare.
Diciamo che, spesso, fare "cose" grafiche con gimp e inkscape, smanettare con jquery, html e php, creare programmini a interfaccia con java e c, mi diverte e lo trovo stimolante. Fatto sta che non ho mai frequentato nessun corso e la scuola che ho fatto, un professionale, non mi ha dato alcuna infarinatura. Il poco che so lo ho imparato, diciamo, giocando!
Ho finito il 5° anno e ho iniziato a lavorare. Tuttavia mi è venuto il dubbio se forse mi conviene cerca almeno un po a specializzarmi in questo campo che mi piace, magari, frequentando una università per tre anni.

Ora come ora mi trovo un po indietro con la matematica, non sono in grado di passare i test di ammissione, in 5° come ultimo argomento abbiamo affrontato lo studio di funzione semplice. Argomenti come integrali, logaritmi, fattoriali, studio degli insiemi, trigonometria... non sono nemmeno mai stati accennati.

Volevo chiedervi se sono ancora in tempo per recuperare, e se frequentare un università con così ritardo si effettivamente vantaggioso. Diciamo che in famiglia non siamo messi molto bene economicamente... quindi qual'è il vostro parere?

dovrei riuscire a superare un esame del genere: http://web.unitn.it/files/download/25349/fac_simile_test_10_aprile_2015.pdf
Quanto tempo di studio servirebbe per recuperare le mie lacune?

70 Risposte

  • Re: [università] scelte del futuro

    Considera questo: tutto quello che hai imparato alle superiori serve relativamente a poco, perche' all'universita' rivedrai tutto ma con un approccio decisamente piu' organico e ampio rispetto a quanto hai visto fino ad ora.

    Andare all'universita' o no?

    Devi ragionare sul lungo periodo: il commesso in un supermercato lo puoi fare sia con un diploma di scuola superiore, sia con un dottorato di ricerca (il massimo grado di studio italiano).

    Invece, senza una laurea, qualunque lavoro minimamente interessante ti e' PRECLUSO a priori.

    Ti puoi SCORDARE di andare a lavorare per una qualunque softwarehouse minimamente seria.

    Ovviamente la laurea NON TI ASSICURA il lavoro interessante, ma di certo non te lo preclude.

    Per accedere ai lavori VERAMENTE interessanti (e ben pagati), devi arrivare al dottorato di ricerca!

    Quello che hai visto per conto tuo fino ad ora e' si e no un milionesimo di quello che esiste.

    Ma non pensare che l'universita' porti al 10%. Ti porta forse al 1/1000.

    Il resto lo dovrai studiare per conto tuo. E non sara' mai finita.

    Per quanto riguarda l'aspetto economico: e' certo al 200% che i tuoi genitori ti supporteranno in ogni modo possibile se decidi il percorso universitario. Il tuo compito sara' solo quello di impegnarti, studiare, ed impiegare questi anni al meglio delle tue possibilita'. In altre parole, non cazzeggiare!

    Come si fa a superare un esame? Si studia!
    Che cosa? Vai dai dai tuoi vecchi professori e chiedi consiglio!

    La prova di ammissione che hai indicato non richiede NULLA di stratosferico!
    Sono le 4 operazioni, polinomi, trigonometria e poco altro!
    Normali argomenti da scuola media superiore!

    Le vacanze estive sono piu' che sufficenti per coprire tutte le lacune, se ti ci metti di buona volonta'.

    Studiare (se lo vuoi fare bene) e' a tutti gli effetti un lavoro, non un passatempo o peggio (come probabilmenti ti dira' qualcuno) una perdita di tempo. Quindi, se riesci a fare DUE lavori contemporaneamente, sei fortunato.
  • Re: [università] scelte del futuro

    Grazie della risposta.

    Però mi serve qualche consiglio su qualche libro che racchiude questi argomenti e che contenga esercizi e spiegazioni. ho provato a ricercare materiale in rete, ma è estremamente confusionario, si passa da il livello di conoscenza minimo a esercizi molto difficili, ci sono soluzioni ma nulla che spiega bene la teoria o il contrario. Almeno non ho trovato molto che riuscivo a comprendere.

    Sapete indirizzarmi verso il giusto materiale?
  • Re: [università] scelte del futuro

    Scusa angi99552, informati presso l'università a cui vorresti iscriverti. Normalmente prima dell'inizio dell'anno universitario, sono previsti dei corsi per ripassare matematica così da essere pronto ad affrontare le materie del piano studi. Se nn potrai frequentare perchè lavori, almeno potrai farti dire quali libri o dispense utilizzano. Prova a contattare la segreteria didattica, probabilmente se non sono loro, ti possono dare i riferimenti di chi contattare.
  • Re: [università] scelte del futuro

    Consiglio: lascia stare l'informatica, ed ancor più il dottorato di ricerca, che non serve assolutamente a nulla in Italia se non per provare il concorso per l'abilitazione ad associato.

    Continua a fare quello che stai facendo: studiare una vita, spendere migliaia di euro, "rovinarsi" l'ambiente familiare per diventare un webcoso magari con uno stipendio minore di quello di oggi non ha un gran senso.

    Questa affermazione è manifestamente falsa, e nell'ambito dell'informatica ancor più (è valido solo per le professioni regolamentate, es. avvocato, medico, farmacista etc)
    Invece, senza una laurea, qualunque lavoro minimamente interessante ti e' PRECLUSO a priori.
    Chi ha ottenuto i risultati più grandi, al mondo intendo, nell'informatica non ha affatto la laurea.
    E' un argomento trito e ritrito: se sai fare fai, se non sai fare insegni.
    Se non sai insegnare amministri.
    Se non sai amministrare fai politica.
    Questo è il motto parafrasato della mia alma mater.
  • Re: [università] scelte del futuro

    Personalmente , +m+ non ho capito per cosa intendi con "chi vuole intraprendere gli studi di informatica è inutile che li inizi" scusami anticipatamente se non ho capito cosa tu volessi dire.
    Personalmente io devo scegliere tra due facoltà ovvero ingegneria informatica o solamente informatica..le differenze le ho capite,qualcuno che mi da qualche dritta??
  • Re: [università] scelte del futuro

    Ovviamente ognuno la pensa a suo modo e magari ogni tanto posta qualche affermazione forte.

    Se ritieni di avere le capacità, disponibilità economiche e voglia per frequentare con profitto l'università, a mio avviso dovresti farlo.
    Cerca di valutare preventivamente e onestamente se sarai in grado di raggiungere la fine del percorso universitario.
    I costi per frequentare l'università sono importanti e dovrai fare i conti con le possibilità economiche della tua famiglia.

    In merito alla questione: laureato o meno:
    Un Laureato ha maggiori possibilità di collocarsi nella posizione lavorativa a cui aspira.
    Una volta laureato sarai preparato per il mondo del lavoro? non credo proprio!
    Avrai appreso comunque tante nozioni fondamentali, logiche e conoscenze che di certo ti aiuteranno ad affrontare "lo studio" di quanto ti servirà realmente nella tua carriera lavorativa.

    Vuoi fare il programmatore / web designer? tutto sommato ti direi di iscriverti a un corso di formazione e cercare subito lavoro / stage.
    Vuoi fare qualcosa di più interessante e ricoprire una posizione più alta nella piccionaia? Valuta il percorso universitario.
    Vuoi fare l'imprenditore? non è il titolo di studio che fa la differenza. Sono le idee, la propensione al rischio, ecc. a contare realmente.
  • Re: [università] scelte del futuro

    Mozillaro ha scritto:


    personalmente , +m+ non ho capito per cosa intendi con "chi vuole intraprendere gli studi di informatica è inutile che li inizi" scusami anticipatamente se non ho capito cosa tu volessi dire.
    Personalmente io devo scegliere tra due facoltà ovvero ingegneria informatica o solamente informatica..le differenze le ho capite,qualcuno che mi da qualche dritta??
    Te lo spiego.
    Normalmente si parte con "spiegoni" ridicoli di matematica e fisica (in realtà 1/10 di quella che mi son dovuto sorbire io, ma erano altri tempi), essenzialmente inutili al 99% per un informatico ed al 100% per un "webcoso".
    Poi farai uno o due corsi vagamente utili di tipo introduttivo-banale su algoritmi che al 95% non userai mai (il webcoso utilizza librerie già fatte ed i costrutti dei linguaggi).

    Poi qualche altro "condimento" vario di argomenti pressochè inutili, un'introduzione ai database, quasi sempre fatta male o comunque in forma altamente incompleta.

    Se avrai fortuna, mooolta fortuna, avrai un'introduzione alle reti almeno di livello basico, cioè quello del ragioniere programmatore o poco più.

    Ti indottrineranno che java "huber halles" o come si scrive, salvo poi renderti conto che è ottimo in certi (limitati) casi, e che nei dispositivi mobili (cioè il target principe del webcoso) java non funziona, o per lo meno non [cuttone gigante] come vorrebbero farti credere.

    Arriverai a fare una "tesina" ridicola, una sorta di rimasticatura di 4 (permettimi) cazzate del tutto inutili, che presenterai in tipo 3 minuti, non uno di più, a una platea di professori smarronatissimi che hanno già visto 10000000 cose del genere e che si faranno i cavoli loro, mentre te tutto fiero crederai di avere inventato il nuovo facebook.

    A questo punto ti daranno una pacca sulla spalla e il titolo di "dottore", col quale tutto fiero ti presenterai presso le aziende.

    Per scoprire che l'inquadramento dei dipenenti E' INVARIANTE rispetto al titolo di studio: un ragioniere programmatore e te, "dottore di scienza del tortellino" percepite lo stesso identico stipendio, perchè avete la stessa identica anzianità.
    Anzi lui più alto, per gli scatti che tu non avrai maturato mentre studiavi.

    Accadrà questo? Dipende. Dipende da quale sia il tuo OBIETTIVO. La laurea non è un FINE (come viene spacciata in Italia), ma DOVREBBE essere un MEZZO.
    Quindi devi progettare la tua vita, e carriera, stabilendo cosa VORRAI FARE.

    Se parti con "non so niente, sono un essere inutile [è un tipo di risposta a certi questionari, non offenderti è una battuta!], boh, vedremo, intanto piglio il foglio di carta blablabla" sei proprio sul piede sbagliato.

    Se invece dici "voglio andare a specializzarmi al politecnico di zurigo per poi passare l'atlantico e imboscarmi in USA" allora il discorso cambia completamente.

    Ma, per sintetizzare, ricorda che la laurea in informatica NON SERVE per fare l'informatico. E' necessaria per un medico, un avvocato, un dentista o che so io, un commercialista, ovvero le professioni REGOLAMENTATE.
    Così non è per l'informatica.

    Più parti con idee chiare, meglio puoi investire il tuo tempo.
    Affermazione forte? Può darsi. Ma il punto non è "forte o debole", bensì "giusta o sbagliata".
  • Re: [università] scelte del futuro

    Prima di andare sotto la doccia: ma francamente QUANTI (e quante volte) hanno dovuto nella vita professionale informatica studiare la differenziabilità di una funzione, o vedere se è continua, o che so io?
    O magari ragionare sul perchè c'è un - nella legge di Faraday-Lenz.

    Onestamente, senza "barare".

    Questa sola considerazione fa "saltar via" un buon 30% del corso, cioè un anno perso.
    Certo, ci sarà sempre quello che deve progettare un laser-sticazzi per esperimenti di entanglment blablabla.
    Ma sulla massa, quanti?

    Perchè i corsi di informatica insegnano che ne so il tango a chi servirebbe il ballo latino. Certo, è sempre utile, ma non più di tanto.
  • Re: [università] scelte del futuro

    Scusate se mi intrometto in questa discussione "senza titolo" poichè, data la veneranda età e l'impossibilità di aver potuto fare l'università (allora non esistevano i dottori informatici ma solo gli ingegneri e dovevi per forza farti 5 anni), inoltre io non potevo e non volevo pesare ulteriormente sulla famiglia, ma questo non c'entra...
    +m+ tu dici:
    A questo punto ti daranno una pacca sulla spalla e il titolo di "dottore", col quale tutto fiero ti presenterai presso le aziende.
    Premettendo che buona parte delle cose che dici sono probabilmente vere, basta che però dai un'occhiata agli annunci di lavoro (ad es. su Linkedin) per renderti conto che esistono solo premesse di questo tenore:
    "La persona che stiamo cercando, laureata in ..."
    Ora, convengo con te che il "pezzo di carta" non ti rende capace e onnipotente però oggi se non ce l'hai sei segato in partenza, non hai neanche la possibilità di provarci.
    Io lavoro nel campo dell'automazione industriale, mi piace chiamarla "informatica sporca" nel senso che hai a che fare con del software molto legato all'hardware sottostante e, anche qui per i lavori che un tempo venivano svolti da semplici periti in elettronica (o più recentemente informatici), oggi è richiesta almeno una laurea triennale.
    Non sto a illustrare quello che penso in merito, però la triste realtà è questa:
    Meglio un dott/ing magari stordito che un diplomato volenteroso...
    Ciao a tutti
  • Re: [università] scelte del futuro

    ... come si capisce faccio altri lavori mentre posto...
  • Re: [università] scelte del futuro

    Lucios ha scritto:


    Scusate se mi intrometto in questa discussione "senza titolo" poichè, data la veneranda età e l'impossibilità di aver potuto fare l'università (allora non esistevano i dottori informatici ma solo gli ingegneri e dovevi per forza farti 5 anni), inoltre io non potevo e non volevo pesare ulteriormente sulla famiglia, ma questo non c'entra...
    Dubito fortemente, perchè SDI (scienze dell'informazione) è antecedente a ingegneria informatica (a memoria parte nei primi anni '70), quindi i "primi" veri informatici sono "nati" almeno una decina di anni prima.
    Ad esempio a Bologna ciò è sicuramente vero, e c'erano tutte le varie possibilità (SDI 4 anni, Informatica 5, Ingegneria Informatica 5) attivate in quest'ordine.
    io non potevo e non volevo pesare ulteriormente sulla famiglia,
    Considera che io andavo di giorno a lezione (pendolare), poi di notte (dopocena, ma non nel senso che io cenassi, non avevo il tempo per farlo) andavo a insegnare in una scuola privata (per 5 anni), tornando a casa verso le 23.
    La tesi l'ho scritta materialmente dalle 22:30 alle 24:00.
    Conosco quindi bene cosa significa(sse) studiare in situazioni non così comode come sono spesso oggi.

    Detto questo...
    ...questa:
    Meglio un dott/ing magari stordito che un diplomato volenteroso...
    Ciao a tutti
    Bhè non sarei così perentorio, io un dott/ing stordito lo licenzio dopo 15 giorni (in realtà non lo assumo neppure).
    A me, imprenditore, frega niente se ha 12 lauree e un timbro infuocato sulle natiche, interessa che sappia fare il suo lavoro.
    E ci metto proprio poco a capirlo (non gli aspetti caratteriali, quelli emergono nel tempo).

    D'altronde chiunque lavori nel campo sa benissimo che la lauretta non vale nulla, nel senso che i dottorini non sanno fare praticamente niente.
    Questo non implica che siano idioti, solo che andranno formati o ri-formati.

    Se tralasciamo il "mondo" pubblico per l'informatica - nei livelli minimi - la laurea spesso è richiesta in quanto manifestamente inutile.
    Sembra una contraddizione, ma visto che è inutile e NON COSTA (cioè il dipendente guadagna gli stessi euro), tanto vale chiederla.

    Resta il punto: qual'è lo scopo o ragion pratica? Ci si iscrive, così, alla "carlona", tanto per dire "OK qualcosa farò?"

    Prova a fare un colloquio estero, dicendo "ciò arlaureeetta..."

    Non sono quindi aprioristicamente contro lo studio (lo sono contro lo studio ITALIANO odierno), ma sono contro STUDIARE SENZA AVER CHIARO PERCHE'.

    EDIT ho fatto un disastro coi quote, penso sistemati
  • Re: [università] scelte del futuro

    Ho una giovane età , sentendo queste cose divento ancora più confuso , se io voglio intraprendere quella strada ..mi chiedo perchè ci devono essere questi "problemi" , personalmente non so se quella strada mi porterà fortuna , non lo so . Mi Piace l'informatica ,al momento non sono un bill gates . Ma quindi io mi chiedo secondo voi è meglio un Informatico o un Ingegnere Informatico? a me ispira l'informatico , l'ingegnere non tanto
  • Re: [università] scelte del futuro

    Mozillaro ha scritto:


    ho una giovane età , sentendo queste cose divento ancora più confuso , se io voglio intraprendere quella strada ..mi chiedo perchè ci devono essere questi "problemi" , personalmente non so se quella strada mi porterà fortuna , non lo so . Mi Piace l'informatica ,al momento non sono un bill gates . Ma quindi io mi chiedo secondo voi è meglio un Informatico o un Ingegnere Informatico? a me ispira l'informatico , l'ingegnere non tanto
    Sono praticamente identici e praticamente inutili, ti farei parlare coi professori che conosco della qualità media degli studenti odierni.

    Detto questo: tra le due scelte ingegneria tutta la vita: inutile, ma c'è chi ancora in Italia tiene al titolo "altisonante" di dottor ingegner.
  • Re: [università] scelte del futuro

    +m+
    Dubito fortemente, perchè SDI (scienze dell'informazione) è antecedente a ingegneria informatica (a memoria parte nei primi anni '70), quindi i "primi" veri informatici sono "nati" almeno una decina di anni prima.
    E chi ha parlato di ingegneria informatica? Allora esisteva Ingegneria elettronica con tutte le sottospecialità (telecomunicazioni, bioelettronica, ecc. ecc.). E' vero che scienze dell'informazione è degli anni 70, almeno mi pare di ricordare, ma era una novità assoluta.
    Considera che io andavo di giorno a lezione (pendolare), poi di notte (dopocena, ma non nel senso che io cenassi, non avevo il tempo per farlo) andavo a insegnare in una scuola privata (per 5 anni), tornando a casa verso le 23.
    La tesi l'ho scritta materialmente dalle 22:30 alle 24:00.
    Conosco quindi bene cosa significa(sse) studiare in situazioni non così comode come sono spesso oggi.
    Eh, sei stato bravo e ti ammiro, io invece sono andato in una ditta e dopo poco mi hanno spedito in Svezia su un impianto praticamente sconosciuto. Dopo mi sono fatto 6 anni di trasferte...
    Mozillaro:
    ho una giovane età , sentendo queste cose divento ancora più confuso
    E' umano, secondo me devi fare quello che ti ispira di più e nel quale pensi di poter riuscire meglio. Impossibile dare consigli, il futuro non lo sa nessuno...
    Ripeto solo: una laurea oggi serve come start, il resto deve essere farina del tuo sacco.
Devi accedere o registrarti per scrivere nel forum
70 risposte