Capire se una parola é palindrome o meno

di il
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Capire se una parola é palindrome o meno

Salve, non riesco a capire perchè anche se le lettere in una parola palidrome sono identiche, mi dia sempre come risultato che sono diverse
potreste aiutarmi????
Allegati:
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7 Risposte

  • Re: Capire se una parola é palindrome o meno

    L'immagine è illegibile ,inviane una più definita e magari pasta il codice anche a parte
  • Re: Capire se una parola é palindrome o meno

    #include<iostream>
    using namespace std;
    bool pari(char stringa[], int a,int b){
    if(a>b)
    return true;
    if(stringa[a]!=stringa)
    return false;
    else
    {
    return pari(stringa,a+1,b-1);
    }

    }

    char stringa[30];
    int n,i,a,b;
    bool flag = false;
    unsigned l_stringa;
    int main(){
    cout<<"Inserire il numero delle lettere della parola : ";
    cin>>n;
    b=n;
    cout<<"SCivi la parola ";
    for(i=0;i<n;i++){
    cin>>stringa;
    }
    pari(stringa, a,b);
    if(flag==true){
    cout<<"La stringa e palindroma"<<endl;
    }
    else
    cout<<"La stringa non è palindroma"<<endl;
    system("pause");
    }
  • Re: Capire se una parola é palindrome o meno

    Ecco
    Allegati:
    20073_ce245926da2dea4f5305eaffc9a387f9.jpg
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    20073_3cabe5bb7713a59e44860b7027765a32.jpg
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  • Re: Capire se una parola é palindrome o meno

    Nel main la variabile flag non viene assegnata quando chiami la funzione pari e b deve iniziare da un valore minore ...

    flag=pari(stringa, a,b-1);
  • Re: Capire se una parola é palindrome o meno

    Aggiungo: il valore della variabile "a" ha valore indefinito. Passa direttamente il valore 0
  • Re: Capire se una parola é palindrome o meno

    A quanto mi dicono, QUESTA e' PALINDROMA: lo puoi dimostrare?
    
    Ai lati, a esordir, dama e re, Pertini trepida, tira lieti moccoli
    ,
    dialoga 
    –
    vocina, pipa... 
    -
    , ricorre alle battute. È durata!... n
    e
    patì Trap: allena 
    –
    mèritasi lodi testé 
    –
    Juvitalia, mai amata
    .
    Il boato n’eruppe su filato, mero atto d’ira: assorga da gai palati
    ,
    ingoi l’arena! Si rise, noi: gara azzurra 
    –
    felicità, reti 
    –
    e ricca
    !
    Né tacerò pose, ire, rapidi miti; citerò paure... però meritan oro. C
    i
    sono rari tiri? Sia! ma i latini eroi goderono d
    i rigore 
    –
    c’è fall
    o
    -
    ; “Fatale far tale rete”: lassa prosopopea nei peani dona aìr
    e
    facile. Ma “fatale” malessere globi dilata, rene, vene ci necrotizza
    :
    ratto, vago, da finir al còre (l’oblierà? Dall’idea 
    –
    l’Erinni! 
    -
    trepiderà: tic e tac...)... Lapsus sali
    ente (idra! sillabo!): non ama
    i
    Cabrini; flusso acre 
    –
    pus era? sudore? 
    -
    , bile d’ittero ci assalì
    :
    risa brutali, amaro icore... Fiore italo, cari miei, secca, alidir
    à
    vizzito là, se sol 
    –
    a foci nuove diretti, fisi 
    –
    a metà recedete
    :
    l’itala idea di vis (i 
    redivivi, noti, ilari miti!) trapasserà, inert
    e
    e vana, in italianità lisa, banal. Attutite relativa ira, correte
    :
    eterni onori n’avrete
    !
    Sibili 
    –
    tre “fi” 
    –
    di arbitro: finita lì metà partita; reca lor
    o
    l’animo di lotta, fidata ripresa! mira, birra rida’!
    attuta ire, bile
    !
    La si disse “eterea”, la Catalogna: alla pari terrò cotali favolos
    e
    ore... Notte molle, da re
    !
    Poeti m’illusero “Va’!”, “Fa’!”, “Osa!”) colla fusione 
    –
    esile
    ,
    serica, viva 
    -
    , rime lepide, tra anelito d’età d’oro e rudezz
    e
    d’orpello; così c
    ederò all’eros, ai sensi rei; amai 
    -
    l’amavo... 
    –
    un
    a
    grata città, la gag, la vita; nutro famosa cara sete, relativa a Lalo
    ,
    Varese, De Falla, Petrassi, e Ravel, e Adam, e Nono... Sor... bene
    ,
    totale opaca arte; né pago fui per attori, dive, divi (lo sarò?)... L
    à
    o
    gni avuto, mai sopito piacere s’evaporò, leggera falena era: se co
    n
    amor, lì, alla cara 
    –
    cotale! 
    –
    virile sera 
    –
    coi gaudi sereni, grev
    i
    da dare angine, beati 
    –
    lo paragono, decàde a ludo, mollica, vil
    e
    cineseria, onere. Sì! Taccola barocca allora rimane,
    meno mi tange
    :
    solo apatia apporterà, goffa noia
    ...
    Paride, Ettore e soci trovarono sì dure sorti 
    –
    riverberare di pir
    a
    desueta! 
    –
    coi gelosi re dei Dori (trono era d’ira, Era, Muse); a Ili
    o
    nati e no, di elato tono, di rango, là tacitati 
    –
    re... mogi 
    -
    , vide
    r
    o
    Elleni libare, simil a Titani, su al Pergamo: idem i Renani e noi
    ...
    “... caparbi”, vaticinò 
    –
    tono trepido 
    -
    , ed ora tange là tal
    e
    causale trofeo (coppa di rito è la meta della partita), trainer fisso
    ;
    mìralo come l’anemone: fisso, raro, da elogi... D’animo 
    nobile, div
    o
    mai, mai tetro, fatale varò la tattica
    .
    Cito Gay, ognor abile devo dir: da Maracanà sono tacco, battuta
    ...
    Ai lati issò vela l’ala latina Bruno: cerca la rete, si batte assai
    ,
    opera lì, fora, rimargina... Bergomi, nauta ragazzo, riserra giù s
    ì
    car
    e fila: è l’età
    ...
    Coi gradi vedo 
    –
    troppa la soavità... 
    –
    capitano Dino, razza ladina
    .
    Rete vigila! dilàtati...!: la turba, l’arena, ti venera. Ad ogni rado
    ,
    torpido e no, tirabile tiro, trapelò rapidità sua: parò (la tivù, lì
    ,
    diè nitidi casi). Di tutto 
    –
    fiero, mai di fatica, vivace 
    –
    raccatta
    :
    e, se tarpate, le ali loro 
    –
    è la verità 
    –
    paion logore. Zoff (ùtina
    m
    !) è dei.. Parà: para... Piede, mani, tuffo: zero gol, noi a patire
    .
    Vale oro: lì, là... è l’età
    ...
    “Pratese, attacca! rec
    a vivacità!”, “Fidiamo!”, “Rei fottut
    i
    disaciditi!”... Nei diluvi, talora pausati, di parole partorite lì
    ,
    baritone o di proto, da ring o da arene (“Vita nera là, brutalità tal
    i
    da ligi veterani, da... lazzaroni!”, “Dònati! pàcati! va’! osa!
    :
    l’apporto devi da
    r!”, “Giocate leali, feraci!”, “Su i garresi!”
    ,
    “Rozza gara!”, “Tu, animo!”, “Grèbani! Grami!”, “Raro filare!”; poi
    :
    “Assaetta!”, “Bis!” e “Ter!”), alacre, con urbanità, l’alalà levossi
    :
    “Italia!”, a tutta bocca, tonò
    .
    Sana cara Madrid, ove delibaron Goya...
    gotica città talora velata
    :
    forte ti amiamo! Vi delibo nomina di goleador a Rossi 
    –
    fenomenale! 
    -
    :
    mo’, colà, rimossi freni artati (tra palle date male o tiri dappoco 
    è
    forte la sua celata legnata), rode, o d’ipertono, tonicità, vibra
    .
    Pacione inane, rime
    diò magre, plausi 
    –
    nati tali 
    –
    miserabili nell
    e
    ore di Vigo (meritàti!); Catalogna ridonò totale idoneità 
    –
    noi lì 
    a
    esumare, a ridare onor 
    -
    , tiro diede, riso; le giocate use 
    –
    d
    a
    ripide, rare, brevi, ritrose, rudi 
    –
    son ora vorticose e rotte, 
    e
    d’ira pa
    ion affogare (troppa?). Aìta, Paolo!: segna, timone mena
    ,
    mira, rolla, accora, balòccati sereno, aìre 
    –
    se Nice lì vacillò 
    -
    modula e da’ (cedono...): gara polita e benigna 
    –
    e rada, di vergin
    e
    residua... 
    –
    gioca. Re s’è lì rivelato (Caracalla? Il romano Cesar
    e!)
    :
    anela, fa, regge loro, pavese reca...: ipotiposi amo. Tu va’ in goal
    ,
    ora! Sol, ivi, devi dirottare più foga: penetra a capo elato 
    -
    tenebroso non è... 
    -
    , ma da elevare, issar te, palla, fede, ser
    a
    (vola, là) a vitale rete! Sarà caso... Ma Fortuna ti valga 
    galattic
    a
    targa, nuova malìa: mai Eris ne sia sorella! Or è deciso; coll
    e
    prodezze, dure o rodate doti 
    –
    lena, arte di Pelé, mira 
    -
    , vivaci res
    e
    lì sé e noi: su fallo (caso a favore sul limite, opera dell’omett
    o
    nero) è solo, va filato, corre, tira, palla 
    angolata cala... è rete
    !
    Essi di sale, l’Iberia tutta a dir “Arriba!”, rimaser. Pirata? D
    i
    fatto li domina... Loro lacerati tra patemi; Latini forti, braidi
    ,
    fertili: bis e ter van, ìrono in rete... E terrò cari a vita: le reti
    ;
    tutta l’anabasi latina; i Latini,
    a nave e treni, a ressa partit
    i
    (mìrali!); i toni vivi, derisivi, d’aedi alati; le tede cerate (“Ma
    i
    sì fitte” ridevo: unico falò s’esalò, tizzi vari di là accesi); e 
    i
    miracolati eroi, feroci
    ...
    Oramai la turba si rilassa: i coretti deliberò d’usare. Super
    cao
    s
    sul finir! Baciamano? No: balli sardi, etnei lassù (spalcate!)
    ;
    citaredi per tinnire, là, ed il “la” dare; il Bolero, clarini, fado
    ,
    gavotta, razzi, torce (Nice n’è venerata) lì. Di bolge, resse, l
    a
    melata famelica “feria” anodina è piena, e po’ po’ sorpassa l’etere l
    a
    trafelata folla. Fecero giri d’onore: dogi o re, in Italia, mai s
    i
    ritirarono sì coronati. Remore, Perù, aporetici timidi pareri... 
    e
    sopore, catenacci reiterati, Cile, far ruzza: a ragio
    ne si risanerà l
    ì
    ogni itala piaga; da grossa a ridotta, o remota, lì fu, seppure nota
    ,
    obliata
    .
    Mai amai la tivù: jet
    -
    set, idoli, satire...; ma nella partita 
    -
    penata, rude e tutta bella: erro? 
    –
    ci rapì: panico vago, lai d
    i
    locco, mite ilarità di Pertini... 
    tre pere a Madrid, rosea Italia
    !
    (dovrai rimuovere spazi, segni di interpunzione e sostituire le accentate con le corrispondenti lettere normali )

    Auguri
  • Re: Capire se una parola é palindrome o meno

    @migliorabile sei esagerato
    Io ero rimasto a :
    I topi non avevano nipoti
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