Lavorare con partita iva ma come dipendente

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33 Risposte - Pagina 2

  • Re: Lavorare con partita iva ma come dipendente

    op!n9 ha scritto:


    Se lavori da dipendente non potrai mai usufruire in seguito del 5% e comunque in realtà essendo applicata la percentuale su circa metà del fatturato il risparmio effettivo sulle tasse sarà appunto il 5% (ovvero 15 - 5).
    Io sono in forfettario con il 15% perché e tra INPS e Imposta Sostitutiva pago solo il 25% del fatturato, se sei al 5, come nel caso che facevo prima paghi il 20% di fatto.
    Tra le opzioni valutabili c'è comunque l'apprendistato se hai meno di 29 anni, in quel caso i contributi che dovrebbe versare il datore li "regala" lo stato.
    Vorrei capire sulla base di cosa ha fatto i confronti il commercialista P.IVA ordinario o forfettario? dipendente apprendista o non?
    Il forfettario ha una tassazione proporzionale e lineare, il dipendente ne ha una progressiva, più guadagni e più si vede il vantaggio del forfettario, io sono nel caso limite: forfettario 300 euro al giorno per max 216 gg/anno = 64.800 anno che al netto sono poco più di 48.000.
    Prima di passare a partita iva ero un dipendente con una RAL di 45.000 + buoni pasto, al datore costavo comunque circa 65.000 ma avevo al netto 13 mensilità di circa 2.500 compresi i ticket, se vogliamo mettere nel piatto anche il TFR (circa una mensilità all'anno che percepirai solo a fine rapporto) veniva un netto annuale di circa 34.000, ovvero 14.000 euro in meno rispetto alla p.iva.
    Inoltre quando ti proponi a P.IVA sono tutti più disposti a pagarti meglio perché hanno meno dubbi e non temono che un giorno potresti diventare un peso improduttivo di cui è difficile liberarsi. Se c'è lavoro e lo sai fare faranno di tutto per mantenerti anche a P.IVA, ho visto aziende che alla fine sono riuscite ad accompagnare alla porta dipendenti improduttivi mentre prendevano collaboratori freelancer più qualificati e produttivi, e così sono sopravvissute.
    Parli di disoccupazione, sappi che al massimo potrai avere al lordo il 75% della media retributiva degli ultimi 4 anni con un massimo di 1.400 euro che decrescono fino a 800 in due anni, se già parti con una retribuzione bassa, dopo un anno saranno veramente pochi.
    Scusa un attimo, ma sei sicuro che se fai il dipendente poi non puoi accedere al regime forfettario al 5%? A me questa cosa non risulta. Io so che non puoi accedere al regime forfettario se fai il dipendente e poi apri una p.iva per lavorare nella stessa azienda in cui facevi il dipendente, ma non in generale.
    Comunque il mio commercialista ha fatto questo calcolo: ipotizziamo che dovresti lavorare come dipendente per un anno con una RAL di 25k (giusto per usare una RAL media di riferimento), ti viene detto di lavorare con p.iva, quindi a questa cifra aggiungiamo: un mese di ferie che non hai, un mese di tfr che non hai, parte dei contributi che dovresti pagare tu, una cifra simbolica in caso di malattia, 6 mesi di disoccupazione che non hai e altre cose che non ricordo. Alla fine del calcolo usciva quasi 50k (tipo 47k), cioè quasi il doppio.
    Per quanto riguarda il fatto dell'apprendistato, loro hanno parlato con un consulente del lavoro e hanno valutato che al momento non gli conviene lo stesso.
  • Re: Lavorare con partita iva ma come dipendente

    antonioc95 ha scritto:


    op!n9 ha scritto:


    Se lavori da dipendente non potrai mai usufruire in seguito del 5% e comunque in realtà essendo applicata la percentuale su circa metà del fatturato il risparmio effettivo sulle tasse sarà appunto il 5% (ovvero 15 - 5).
    Io sono in forfettario con il 15% perché e tra INPS e Imposta Sostitutiva pago solo il 25% del fatturato, se sei al 5, come nel caso che facevo prima paghi il 20% di fatto.
    Tra le opzioni valutabili c'è comunque l'apprendistato se hai meno di 29 anni, in quel caso i contributi che dovrebbe versare il datore li "regala" lo stato.
    Vorrei capire sulla base di cosa ha fatto i confronti il commercialista P.IVA ordinario o forfettario? dipendente apprendista o non?
    Il forfettario ha una tassazione proporzionale e lineare, il dipendente ne ha una progressiva, più guadagni e più si vede il vantaggio del forfettario, io sono nel caso limite: forfettario 300 euro al giorno per max 216 gg/anno = 64.800 anno che al netto sono poco più di 48.000.
    Prima di passare a partita iva ero un dipendente con una RAL di 45.000 + buoni pasto, al datore costavo comunque circa 65.000 ma avevo al netto 13 mensilità di circa 2.500 compresi i ticket, se vogliamo mettere nel piatto anche il TFR (circa una mensilità all'anno che percepirai solo a fine rapporto) veniva un netto annuale di circa 34.000, ovvero 14.000 euro in meno rispetto alla p.iva.
    Inoltre quando ti proponi a P.IVA sono tutti più disposti a pagarti meglio perché hanno meno dubbi e non temono che un giorno potresti diventare un peso improduttivo di cui è difficile liberarsi. Se c'è lavoro e lo sai fare faranno di tutto per mantenerti anche a P.IVA, ho visto aziende che alla fine sono riuscite ad accompagnare alla porta dipendenti improduttivi mentre prendevano collaboratori freelancer più qualificati e produttivi, e così sono sopravvissute.
    Parli di disoccupazione, sappi che al massimo potrai avere al lordo il 75% della media retributiva degli ultimi 4 anni con un massimo di 1.400 euro che decrescono fino a 800 in due anni, se già parti con una retribuzione bassa, dopo un anno saranno veramente pochi.
    Scusa un attimo, ma sei sicuro che se fai il dipendente poi non puoi accedere al regime forfettario al 5%? A me questa cosa non risulta. Io so che non puoi accedere al regime forfettario se fai il dipendente e poi apri una p.iva per lavorare nella stessa azienda, ma non in generale.
    Comunque il mio commercialista ha fatto questo calcolo: ipotizziamo che dovresti lavorare come dipendente per un anno con una RAL di 25k (giusto per usare una RAL media di riferimento), ti viene detto di lavorare con p.iva, quindi a questa cifra aggiungiamo: un mese di ferie che non hai, un mese di tfr che non hai, parte dei contributi che dovresti pagare tu, una cifra simbolica in caso di malattia, 6 mesi di disoccupazione che non hai e altre cose che non ricordo. Alla fine del calcolo usciva quasi 50k (tipo 47k).
    Per quanto riguarda il fatto dell'apprendistato, loro hanno parlato con un consulente del lavoro e hanno valutato che al momento non gli conviene lo stesso.
    Puoi avere il 5% se non hai mai svolto in precedenza quel tipo di attività anche sotto forma di lavoro dipendente, fanno eccezione i vari tirocini e praticantati obbligatori per l'iscrizione a un albo professionale (es. avvocato)
    Sei fuori dal forfettario se fatturi più del 50% verso un'azienda con cui hai avuto già un contratto di lavoro subordinato nei 2 anni d'imposta precedente, ovviamente il 50% è calcolabile solo a fine anno, quindi un anno in forfettario puoi comunque farlo ma se più della metà dei tuoi incassi provengono da un tuo ex datore di lavoro subordinato, l'anno dopo devi uscire dal forfettario e passare allo spietato regime ordinario.
    https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/web/guest/regime-forfetario-le-regole-2020-/infogen-regime-forfetario-le-regole-2020-

    Nel confronto ho messo già tutte le ferie, i permessi e i festivi infatti considero 216 gg di lavoro effettivo e non 240 (spesso dicono banalmente 20 gg al mese), in realtà non c'è un numero costante perchè se il festivo capita di sabato praticamente non te lo compensano, se invece capita di domenica hai un giorno pagato in più come festività non goduta, a titolo di esempio nel 2020 sono 216.
    Una RAL da 25k costa al datore di lavoro circa 36.000 (aggiungo buoni pasto da 5, tfr da accantonare e contributi INPS a suo carico), e si aspetterà che lavori circa 216 gg l'anno, nel caso in cui prendi tutte le ferie e i permessi (circa 37 gg in tutto), quindi gli costerai qualcosa come 170 euro per giorno di lavoro effettivo, non male per una prima esperienza.
    Ora se invece gli stacchi fatture per un totale di 36.000 euro (concordando quindi circa 170 euro al giorno per 212 giorni, ti ho messo anche qualche 4 gg di malattia che non si sa mai), incasserai tu direttamente una media di 3.000 al mese, da cui dovrai sottrarre le seguenti imposte calcolate così:
    Incasso = 36.000
    Reddito = 67% del'incasso = 24.120
    INPS Gestione separata =25,72% del Reddito = 6203,66
    Imposta sostitutiva = 5% di (Reddito - Contributi INPS) = 5% di (24.120 - 6203,66) = 5% di 17.916,34 = 895,81
    Totale tasse (INPS + Imposta Sostitutiva) = 6203,66 + 895,81 = 7.099,47
    Netto effettivo = Incasso - Tasse = 28.900,53

    Con una RAL di 25k da dipendente avresti 13 mensilità di circa 1.550,00 (dovresti calcolare bene le addizionali ed eventuali detrazioni) che con TFR e buoni pasto possono arrivare a formare un netto annuale di circa 23.000 euro.
    Sono quindi circa 500 euro al mese di differenza in media, valuta tu se conviene rinunciarvi per un'ipotetica disoccupazione che ti pagheranno soltanto quando avrai raggiunto i requisiti per averla, puoi approfondire qui https://www.inps.it/nuovoportaleinps/default.aspx?itemdir=50593
  • Re: Lavorare con partita iva ma come dipendente

    Ti aggiungo anche un calcolo dell'eventuale disoccupazione dopo 1 anno di lavoro
    75% della edia mensile degli ultimi 4 anni = 25.000 / 48 * 0,75 = 390 euro
    Che prenderai per al massimo 6 mesi, praticamente rinunci a 500 al mese per 12 mesi per averne forse 390 x 6 mesi
  • Re: Lavorare con partita iva ma come dipendente

    op!n9 ha scritto:


    antonioc95 ha scritto:


    op!n9 ha scritto:


    Se lavori da dipendente non potrai mai usufruire in seguito del 5% e comunque in realtà essendo applicata la percentuale su circa metà del fatturato il risparmio effettivo sulle tasse sarà appunto il 5% (ovvero 15 - 5).
    Io sono in forfettario con il 15% perché e tra INPS e Imposta Sostitutiva pago solo il 25% del fatturato, se sei al 5, come nel caso che facevo prima paghi il 20% di fatto.
    Tra le opzioni valutabili c'è comunque l'apprendistato se hai meno di 29 anni, in quel caso i contributi che dovrebbe versare il datore li "regala" lo stato.
    Vorrei capire sulla base di cosa ha fatto i confronti il commercialista P.IVA ordinario o forfettario? dipendente apprendista o non?
    Il forfettario ha una tassazione proporzionale e lineare, il dipendente ne ha una progressiva, più guadagni e più si vede il vantaggio del forfettario, io sono nel caso limite: forfettario 300 euro al giorno per max 216 gg/anno = 64.800 anno che al netto sono poco più di 48.000.
    Prima di passare a partita iva ero un dipendente con una RAL di 45.000 + buoni pasto, al datore costavo comunque circa 65.000 ma avevo al netto 13 mensilità di circa 2.500 compresi i ticket, se vogliamo mettere nel piatto anche il TFR (circa una mensilità all'anno che percepirai solo a fine rapporto) veniva un netto annuale di circa 34.000, ovvero 14.000 euro in meno rispetto alla p.iva.
    Inoltre quando ti proponi a P.IVA sono tutti più disposti a pagarti meglio perché hanno meno dubbi e non temono che un giorno potresti diventare un peso improduttivo di cui è difficile liberarsi. Se c'è lavoro e lo sai fare faranno di tutto per mantenerti anche a P.IVA, ho visto aziende che alla fine sono riuscite ad accompagnare alla porta dipendenti improduttivi mentre prendevano collaboratori freelancer più qualificati e produttivi, e così sono sopravvissute.
    Parli di disoccupazione, sappi che al massimo potrai avere al lordo il 75% della media retributiva degli ultimi 4 anni con un massimo di 1.400 euro che decrescono fino a 800 in due anni, se già parti con una retribuzione bassa, dopo un anno saranno veramente pochi.
    Scusa un attimo, ma sei sicuro che se fai il dipendente poi non puoi accedere al regime forfettario al 5%? A me questa cosa non risulta. Io so che non puoi accedere al regime forfettario se fai il dipendente e poi apri una p.iva per lavorare nella stessa azienda, ma non in generale.
    Comunque il mio commercialista ha fatto questo calcolo: ipotizziamo che dovresti lavorare come dipendente per un anno con una RAL di 25k (giusto per usare una RAL media di riferimento), ti viene detto di lavorare con p.iva, quindi a questa cifra aggiungiamo: un mese di ferie che non hai, un mese di tfr che non hai, parte dei contributi che dovresti pagare tu, una cifra simbolica in caso di malattia, 6 mesi di disoccupazione che non hai e altre cose che non ricordo. Alla fine del calcolo usciva quasi 50k (tipo 47k).
    Per quanto riguarda il fatto dell'apprendistato, loro hanno parlato con un consulente del lavoro e hanno valutato che al momento non gli conviene lo stesso.
    Puoi avere il 5% se non hai mai svolto in precedenza quel tipo di attività anche sotto forma di lavoro dipendente, fanno eccezione i vari tirocini e praticantati obbligatori per l'iscrizione a un albo professionale (es. avvocato)
    Sei fuori dal forfettario se fatturi più del 50% verso un'azienda con cui hai avuto già un contratto di lavoro subordinato nei 2 anni d'imposta precedente, ovviamente il 50% è calcolabile solo a fine anno, quindi un anno in forfettario puoi comunque farlo ma se più della metà dei tuoi incassi provengono da un tuo ex datore di lavoro subordinato, l'anno dopo devi uscire dal forfettario e passare allo spietato regime ordinario.
    https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/web/guest/regime-forfetario-le-regole-2020-/infogen-regime-forfetario-le-regole-2020-

    Nel confronto ho messo già tutte le ferie, i permessi e i festivi infatti considero 216 gg di lavoro effettivo e non 240 (spesso dicono banalmente 20 gg al mese), in realtà non c'è un numero costante perchè se il festivo capita di sabato praticamente non te lo compensano, se invece capita di domenica hai un giorno pagato in più come festività non goduta, a titolo di esempio nel 2020 sono 216.
    Una RAL da 25k costa al datore di lavoro circa 36.000 (aggiungo buoni pasto da 5, tfr da accantonare e contributi INPS a suo carico), e si aspetterà che lavori circa 216 gg l'anno, nel caso in cui prendi tutte le ferie e i permessi (circa 37 gg in tutto), quindi gli costerai qualcosa come 170 euro per giorno di lavoro effettivo, non male per una prima esperienza.
    Ora se invece gli stacchi fatture per un totale di 36.000 euro (concordando quindi circa 170 euro al giorno per 212 giorni, ti ho messo anche qualche 4 gg di malattia che non si sa mai), incasserai tu direttamente una media di 3.000 al mese, da cui dovrai sottrarre le seguenti imposte calcolate così:
    Incasso = 36.000
    Reddito = 67% del'incasso = 24.120
    INPS Gestione separata =25,72% del Reddito = 6203,66
    Imposta sostitutiva = 5% di (Reddito - Contributi INPS) = 5% di (24.120 - 6203,66) = 5% di 17.916,34 = 895,81
    Totale tasse (INPS + Imposta Sostitutiva) = 6203,66 + 895,81 = 7.099,47
    Netto effettivo = Incasso - Tasse = 28.900,53

    Con una RAL di 25k da dipendente avresti 13 mensilità di circa 1.550,00 (dovresti calcolare bene le addizionali ed eventuali detrazioni) che con TFR e buoni pasto possono arrivare a formare un netto annuale di circa 23.000 euro.
    Sono quindi circa 500 euro al mese di differenza in media, valuta tu se conviene rinunciarvi per un'ipotetica disoccupazione che ti pagheranno soltanto quando avrai raggiunto i requisiti per averla, puoi approfondire qui https://www.inps.it/nuovoportaleinps/default.aspx?itemdir=50593
    Ho fatto alcune ricerche, se non ho capito male (preciso che potrei sbagliarmi), mi è sembrato di capire che addirittura si perde il beneficio del 5% anche solo se si fanno delle prestazioni occasionali (cosa che io ho già fatto). Assurdo.
    Tornando al fatto della RAL, mi è stato detto che il costo che ha il datore del lavoro è circa il 70% del netto, quindi prendendo a riferimento 25k, se il netto è 1550 per 13 mensilità, annualmente il datore di lavoro pagherà sui 34255 euro (tu hai detto 36k, siamo lì). Il problema qual è, se un'azienda non può uscire 36k per un'assunzione, non li uscirà neanche per darteli con p.iva (nel mio caso già lo so), quindi in questo caso, comunque, non mi conviene.
    Conoscendoli, al max potrebbero uscire un 26/27k, che con p.iva sono abbastanza pochi.
  • Re: Lavorare con partita iva ma come dipendente

    Infatti 25.000 per una prima esperienza mi sembrava abbastanza, generalmente qui a Roma i neolaureati entrano con un apprendistato da 23.000 + buoni pasto che all'azienda costa appunto circa 26.000.
  • Re: Lavorare con partita iva ma come dipendente

    Per quella cifra ridicola in p.iva dovresti fargli mezza giornata, l'altra mezza da dedicare invece ad altri clienti/progetti
  • Re: Lavorare con partita iva ma come dipendente

    op!n9 ha scritto:


    Infatti 25.000 per una prima esperienza mi sembrava abbastanza, generalmente qui a Roma i neolaureati entrano con un apprendistato da 23.000 + buoni pasto che all'azienda costa appunto circa 26.000.
    Ho degli amici che hanno iniziato a lavorare nel settore informatico da poco, e alla prima esperienza prendono tutti tra 23 e 26k con contratto di lavoro dipendente. Prendere cifre simili (o anche qualcosina in più) con p.iva credo che non abbia alcun senso.
    Io lavoro dal 2015, non continuativamente (ho lavorato a intervalli) ma non sono proprio nuovo nel mondo del lavoro. Purtroppo avendo lavorato con un botto di tecnologie diverse, ho fatto di tutto, ma non sono specializzato in niente.
    Attualmente il mio intento è cercare di skillarmi soprattutto in tecnologie nuove (non nei soliti progetti java + angular), il motivo per il quale mi piace lavorare con questa azienda è proprio perchè siccome facciamo prodotti, abbiamo la libertà di scegliere le tecnologie che vogliamo (di solito tecnologie nuove), in più posso dire la mia sulle scelte progettuali. Non è come lavorare nelle solite grosse aziende in cui sei un numero, ti piazzano a sviluppare e buonanotte.
    Nello stesso tempo però non me la sento di aprire una p.iva per prendere cifre simil-dipendente.
    Se si parlasse delle cifre che dici tu (superiori a 35k) potrei farci un penserino (anche se devo aprire p.iva), il problema è che so già che questi attualmente non possono uscire queste cifre.
  • Re: Lavorare con partita iva ma come dipendente

    Prima o poi dovrai fare una selezione di cosa approfondire cercando il compromesso tra quello che ti piace e quello che richiede il mercato, altrimenti sarai sempre considerato uno con una preparazione superficiale.
    Per quanto riguarda la cifra è tutto basato su domanda offerta nel mercato in cui ti muovi: quanto hanno bisogno del tuo lavoro? troverebbero un altro disposto a farlo al posto tuo per la stessa cifra? ti sei guardato intorno per vedere se ci sono aziende che ti offrono di meglio?
  • Re: Lavorare con partita iva ma come dipendente

    op!n9 ha scritto:


    Prima o poi dovrai fare una selezione di cosa approfondire cercando il compromesso tra quello che ti piace e quello che richiede il mercato, altrimenti sarai sempre considerato uno con una preparazione superficiale.
    Per quanto riguarda la cifra è tutto basato su domanda offerta nel mercato in cui ti muovi: quanto hanno bisogno del tuo lavoro? troverebbero un altro disposto a farlo al posto tuo per la stessa cifra? ti sei guardato intorno per vedere se ci sono aziende che ti offrono di meglio?
    Ho già ricevuto proposte di assunzione da aziende grosse con ral tra 25 e 30k. Purtroppo spesso (non sempre) si tratta di sviluppare le solite cose in java, quindi vorrei evitare. Io qui ho la comodità di fare poche ore al giorno da remoto, e avendo anche l'università è ottimo
    Il ruolo che ricopro io attualmente è il tutto fare, di più sto sul backend, ma mi è capitato di lavorare anche nel frontend e qualche volta anche sul server (come se fossi un sistemista). Purtroppo abbiamo cambiato stack in poco tempo, quindi non ho fatto in tempo a imparare il precedente che siamo passati a un nuovo stack.
    Uno junior con un po' di esperienza che si arrabbatta a fare tutto probabilmente potrebbero trovarlo, ma difficilmente accetterebbe un part time senza assunzione. Io ho accettato perchè nella situazione in cui sono mi conviene, posso studiare per l'università, mi guadagno qualcosa e faccio esperienza. Ma la maggior parte delle persone simili a me che conosco come minimo vorrebbero un full time e con assunzione.
  • Re: Lavorare con partita iva ma come dipendente

    Quindi la cifra era riferita a un part-time? Mezza giornata? Bisogna avere la misura giusta per confrontarlo con un lavoro full time: quante ore al giorno? quanti giorni all'anno?
  • Re: Lavorare con partita iva ma come dipendente

    op!n9 ha scritto:


    Quindi la cifra era riferita a un part-time? Mezza giornata? Bisogna avere la misura giusta per confrontarlo con un lavoro full time: quante ore al giorno? quanti giorni all'anno?
    No, aspetta, quella cifra faceva riferimento a un full time generico con assunzione.
    Attualmente come part time prendo poco meno di 10k (ma con un contratto in cui sono tutti netti). Faccio 3/4 ore al giorno e posso assentarmi quando voglio (soprattutto quando ho esami).
    Se aprissi p.iva, sempre come part time sono sicuro che non potrebbero darmi più di 13/14k. Quindi aprire una p.iva per queste cifre sarebbe come sparare a una mosca con un cannone.
    Chiaramente questo è stato un prezzo di favore, anche in considerazione che con i contratti che stiamo usando perora non ci sono tasse, quindi è tutto netto, ma in futuro chiederò di più.
  • Re: Lavorare con partita iva ma come dipendente

    Se fai un'attività per lavoro e produci devi avere un contratto da dipendente oppure una Partita IVA e in entrambi i casi ci sono tasse da pagare, i vari tirocini e stage non tassati devono riguardare soltanto attività prevalentemente formative e con determinati limiti per evitare che se ne abusi.
    Per la tua situazione e le cifre che dici credo che un apprendistato con RAL di 10.000 sia quello che costa di meno in termini di tassazione (sia lato azienda sia lato dipendente).
  • Re: Lavorare con partita iva ma come dipendente

    op!n9 ha scritto:


    Se fai un'attività per lavoro e produci devi avere un contratto da dipendente oppure una Partita IVA e in entrambi i casi ci sono tasse da pagare, i vari tirocini e stage non tassati devono riguardare soltanto attività prevalentemente formative e con determinati limiti per evitare che se ne abusi.
    Per la tua situazione e le cifre che dici credo che un apprendistato con RAL di 10.000 sia quello che costa di meno in termini di tassazione (sia lato azienda sia lato dipendente).
    A quanto pare non possono fare neanche l'apprendistato perché per poterlo fare ci vuole almeno un dipendente assunto, e non ne hanno neanche uno.
    In ogni caso, attualmente mi hanno detto chiaramente che non hanno intenzione di fare nessun tipo di contratto di lavoro subordinato (che sia apprendistato o no).
    Pertanto abbiamo optato per il tirocinio che è esente da tasse sia per me che per loro. Ma quando non sarà più possibile fare il tirocinio, sarà un problema, posso fargli la prestazione occasionale per un po' di mesi, ma poi bisognerà prendere una decisione. Siccome da qua a quando succederà dubito che l'azienda sarà abbastanza avviata e che fatturerà bene, ho l'impressione che anche se apro p.iva, non potranno pagarmi cifre adeguate, di assumere non possono assumere, quindi dovrei accontentarmi di lavorare a p.iva con cifre "basse", questo è il problema.
  • Re: Lavorare con partita iva ma come dipendente

    quindi dovrei accontentarmi di lavorare a p.iva con cifre "basse", questo è il problema
    Appunto, io quello che penso te l'ho detto...
  • Re: Lavorare con partita iva ma come dipendente

    Lucios ha scritto:


    quindi dovrei accontentarmi di lavorare a p.iva con cifre "basse", questo è il problema
    Appunto, io quello che penso te l'ho detto...
    Sisi lo so. Stavo rispondendo a op!n9 che si è espresso in favore all'apertura di p.iva. Ma se in ballo ci fossero cifre "alte" io non ci penserei due volte ad aprirla, siccome so che non è così, è chiaro che la situazione non è conveniente.
    Se questa azienda avesse abbastanza soldi, mi assumerebbero e sfrutterebbero gli eventuali benefici che ci sono con le assunzioni a tempo inderterminato.
    Siccome non hanno nè i soldi, nè la sicurezza che il loro business andrà bene, cercano di ripiegare su questi "trucchetti".
    In un post chiedevo: secondo voi un'azienda che è all'inizio, che fattura poco e non sa quanto vivrà, quindi non si sente di assumere gente ma ha bisogno di aiuto, cosa dovrebbe fare in questi casi? Rivolgersi a freelancer?
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