Delphi Community Edition free: conviene?

di il
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Delphi Community Edition free: conviene?

Salve,
Ho sentito parlare del tool free di Delphi con limitazione della licenza di vendita: per chi lo ha utilizzato, ma è proprio completo? oppure va bene solo per esercitarsi ed imparare? O, quanto meno, quali potrebbero essere le limitazioni a livello di librerie e connettività a database ed in rete eventualmente riscontrate? E' davvero a livello di Delphi 10 Rio?
Antonio

15 Risposte

  • Re: Delphi Community Edition free: conviene?

    niobi ha scritto:


    Ho sentito parlare del tool free di Delphi con limitazione della licenza di vendita: per chi lo ha utilizzato, ma è proprio completo?
    E' una edizione con feature equivalenti all'edizione Professional.

    niobi ha scritto:


    va bene solo per esercitarsi ed imparare? O, quanto meno, quali potrebbero essere le limitazioni a livello di librerie e connettività a database ed in rete eventualmente riscontrate? E' davvero a livello di Delphi 10 Rio?
    Sono tutte informazioni che trovi nelle FAQ, nel documento di comparazione tra le edizioni disponibili e nella più dettagliata Feature Matrix.

    Ciao!
  • Re: Delphi Community Edition free: conviene?

    C'è molto da leggere e approfondire. La risposta alle mie domande si trova lì. Ho letto qualcosa e mi pare di capire che le uniche restrizioni siano relative al revenue of selling <= 5000$. A livello Professional.
    Ringrazio fortemente, credo che lascerò con rammarico Delphi 7, ingestibile in Win10.
    Thanks
    Antonio
  • Re: Delphi Community Edition free: conviene?

    niobi ha scritto:


    C'è molto da leggere e approfondire.
    Niente che non si possa affrontare.

    niobi ha scritto:


    Ho letto qualcosa e mi pare di capire che le uniche restrizioni siano relative al revenue of selling <= 5000$. A livello Professional.
    Sì, le restrizioni riguardano le revenue da sviluppo software e il fatto che l'installazione debba essere fatta su un PC personale e non da una macchina appartenente a una rete aziendale. In poche parole, lo installi a casa sul tuo PC e a nome tuo.

    niobi ha scritto:


    Ringrazio fortemente, credo che lascerò con rammarico Delphi 7, ingestibile in Win10.
    Che io sappia, Delphi 7 funziona ancora tranquillamente, ma certo è che sia il linguaggio, sia l'IDE, sia le librerie e i compilatori hanno fatto passi in avanti da gigante in 20 anni di tempo.
  • Re: Delphi Community Edition free: conviene?

    Confermo che D7 funziona perfettamente su win10.
    Sul resto: purtroppo oltre a tanti miglioramenti è stata introdotta tonnellate di spazzatura piena di bug
    Ma proprio tanta

    PS perfino D5 funziona perfettamente su Win10
  • Re: Delphi Community Edition free: conviene?

    C'e' un errore concettusle DI FONDO.
    NON SI SCEGLIE uno strumento perche' e' gratis, MA perche' soddisfa le necessita' dello sviluppo.
    I'll costo di questi prodotti ha raggiunto livelli abbordabili ANCHE per un banale uso personale.
    Non sono i 300 euro all'anno che mandano in fallimento.

    La versione 'community' ha senso QUANDO le limitazioni introdotte (sti pisquani dovranno pur gadagnarsi lo stipendio o no?) non inficiano il lavoro.

    Difficolta' di sviluppo dovute a tool non adeguati costano MOOOLTO DI PIU: in tempo di sviluppo maggiori e soldi persi per risultati non all'altezza.
  • Re: Delphi Community Edition free: conviene?

    migliorabile ha scritto:


    C'e' un errore concettusle DI FONDO.
    NON SI SCEGLIE uno strumento perche' e' gratis, MA perche' soddisfa le necessita' dello sviluppo.
    I'll costo di questi prodotti ha raggiunto livelli abbordabili ANCHE per un banale uso personale.
    Non sono i 300 euro all'anno che mandano in fallimento.

    La versione 'community' ha senso QUANDO le limitazioni introdotte (sti pisquani dovranno pur gadagnarsi lo stipendio o no?) non inficiano il lavoro.

    Difficolta' di sviluppo dovute a tool non adeguati costano MOOOLTO DI PIU: in tempo di sviluppo maggiori e soldi persi per risultati non all'altezza.
    Non è proprio così.
    Delphi è passato (comprai la versione 2, non ricordo più bene) da costare 400.000 lire a 7.000 euro (sempre a memoria, nel corso del tempo con tutti gli optionals e gli sticazzi, poi è "rientrato" a livelli umani, quando era chiaro che veniva piratato nel 100% dei casi).

    Per ogni minimo aggiornamento, del tutto inutile e riguardante una nicchia minuscola, migliaia di euro.
    Più caterve di bug e disastri di ogni genere: per anni ci hanno messo sopra di tutto e di più, rendendolo un kudzu terribile.
    E via, migliaia di euro per ridicoli "aggiornamenti" inseguendo le varie "mode" fallimentari di Microsoft (chi non ricorda metro e le mattonelle per simulare gli smartphone? )

    E' chiaro infatti che se vendi una licenza a TOT, e nessuno la aggiorna per 10 o magari 20 anni, guadagni molto, ma moooolto meno, piuttosto che costringere a pagamenti ripetuti ogni anno.
    E' comprensibile (lato casa produttrice), ma è altrettanto comprensibile (lato utilizzatore) che non lo si faccia, soprattutto se ci sono seri problemi di compatibilità con le nuove versioni.

    Chi avrebbe voglia di passare mesi per allineare il proprio programma (col quale si mangia e si pagano le bollette), quindi con investimenti di decine di migliaia di euro/uomo, solo perchè qualche jenio ha deciso che un certo tipo predefinito è cambiato?
    Chi me li dà, i 5.000 euro che mi costa passare un milione di righe sviluppate in 25 anni ?

    E, infatti, non è stato fatto (per grandi fette di utenti)

    Piuttosto ci sarebbe da chiedersi perchè usare delphi e non lazarus.

    Infine i "tool" non fanno certo la qualità: posso fare tranquillamente programmi delphi 5 (di 20 anni fa a memoria) assolutamente all'avanguardia

    Or ora sto scrivendo un fork col notepad++, vi e nano di un software top mondiale (nel suo ambito ovviamente)

    Il software non va a male come le mozzarelle: il buon software resta buono per sempre (e viceversa, la spazzatura odierna non è che sia buona solo perchè è di oggi, è sempre spazzatura)
  • Re: Delphi Community Edition free: conviene?

    +m2+ ha scritto:


    Sul resto: purtroppo oltre a tanti miglioramenti è stata introdotta tonnellate di spazzatura piena di bug
    Ma proprio tanta
    Rischio l'off-topic, ma se per "tonnellate di spazzatura" ci si riferisce alla libreria FireMonkey per lo sviluppo crossplatform (con gestione della grafica, dei sensori e di tutto il resto), ai nuovi compilatori per le piattaforme diverse da Windows, alle nuove feature del linguaggio (Generics, Anonymous Methods, Custom Records, ...), alle varie API per servizi REST e Cloud, alla libreria FireDAC (anch'essa crossplatform) con tutti i nuovi driver per DB che si porta dietro, ai vari componenti per App Tethering e ai nuovi controlli "stile Windows 10" (ma compatibili anche con le altre versioni e basati su API native), al recente supporto a LSP, le feature di Refactoring, i Quick Edit dei controlli VCL, in poche parole parliamo di una ventina d'anni di sviluppo ed evoluzione del prodotto con l'introduzione di una quantità tale di feature che fatico ad elencarla a memoria (e chissà quante cose ho dimenticato) e che di fatto rende il prodotto ancora attuale, utilizzato e supportato, allora sono "tonnellate" ben accette.

    Sui bug si fa quel che si può, ma rispetto a Delphi 7 in termini di funzionalità e produttività parliamo di differenze non grandi, ma abissali.

    Poi mi fermo qui perché ne abbiamo già discusso anni fa su un altro forum, ma nonostante le previsioni nefaste già uscite in quella sede, dopo 26 anni di carriera Delphi è ancora lì.
  • Re: Delphi Community Edition free: conviene?

    Il 90% abbondante è, appunto, "spazzatura", di cui a sua volta il 90% tranquillamente supplibile con normalissimi componenti, pure opensource.

    Sarei assolutamente d'accordo SE le varie "lucettine" non fossero tipicamente incompatibili.
    Se potessi prendere un sorgente D5 e compilarlo con D2021 sarei il più felice del mondo.
    Mi andrebbe bene anche un "convertitore" che fixasse automaticamente da D5 a D2021.
    O una modalità "disattiva le lucette e compila codice D5"
    Ma sappiamo benissimo che questo non accade.

    QUESTO ritengo essere stato l'errore strategico: perdere la retrocompatibilità (e quindi perdere le nuove licenze).


    Riguardo alla produttività non sarei così assertivo: nel "mondo normale" quasi mai si parte da zero, bensì da 25 anni (o magari 10) di sviluppo.
    Per fare Excel 2021 dubito si butti via tutto et voilà, andiamo a rifare da capo, perchè ci sono delle nuove lucette fichissime (che ovviamente sono così piene di bug che ci vorranno altri 10 anni per sistemarli)

    Se installando Windows 2021 perdessi ogni singolo programma eseguibile Windows, dovendo accontentarmi di notepad e solitario, quanti lo farebbero ?

    Lo fa Apple, ma si dice abbiano duecentomiliardi di dollari sul "conto corrente", e non sappiano materialmente come spenderli
  • Re: Delphi Community Edition free: conviene?

    +m2+ ha scritto:


    Delphi è passato (comprai la versione 2, non ricordo più bene) da costare 400.000 lire a 7.000 euro (sempre a memoria, nel corso del tempo con tutti gli optionals e gli sticazzi, poi è "rientrato" a livelli umani, quando era chiaro che veniva piratato nel 100% dei casi).
    La memoria fa cilecca: mai pagato così tanto una licenza. Certo, se si prende la "full optional" Architect il costo è quello, ma dal 2002 sono passato a pagare poco più di 400 euro all'anno (Professional) di allora agli attuali 1.000 circa (Enterprise).

    +m2+ ha scritto:


    Per ogni minimo aggiornamento, del tutto inutile e riguardante una nicchia minuscola, migliaia di euro.
    "Minimo aggiornamento del tutto inutile" è opinabile.

    A parte il fatto che a suo tempo non era d'obbligo aggiornare necessariamente all'ultima versione, allo stato attuale ogni release (anche di tipo maintenance, come l'ultima appena uscita) richiede più di una mezza giornata per esaminare tutte le novità.

    Poi, che non riguardino nulla di ciò che si intende utilizzare, allora significa che si è sbagliato prodotto, ma le Subscription e le nuove licenze si vendono solo in virtù degli aggiornamenti che vengono apportati, e se fossero stati sempre del tutto inutili e ininfluenti, il prodotto sarebbe morto da un pezzo.

    +m2+ ha scritto:


    Più caterve di bug e disastri di ogni genere: per anni ci hanno messo sopra di tutto e di più, rendendolo un kudzu terribile.
    E via, migliaia di euro per ridicoli "aggiornamenti" inseguendo le varie "mode" fallimentari di Microsoft (chi non ricorda metro e le mattonelle per simulare gli smartphone? )
    Anche di questo ne abbiamo già parlato anni fa su un altro forum: l'unica moda fallimentare che hanno seguito è quella di .NET.
    Metro e le "mattonelle" non sono altro che un template con uno stile grafico già preimpostato che mimava quello adottato da Microsoft: non c'è il supporto Metro, non è mai esistito in Delphi (salvo per le feature interessanti, come le notifiche di Windows attuali e l'aggiornamento di tile sullo Start Menu).

    +m2+ ha scritto:


    E' chiaro infatti che se vendi una licenza a TOT, e nessuno la aggiorna per 10 o magari 20 anni, guadagni molto, ma moooolto meno, piuttosto che costringere a pagamenti ripetuti ogni anno.
    Delphi viene venduto con una Subscription annuale da almeno 15 anni.

    +m2+ ha scritto:


    E' comprensibile (lato casa produttrice), ma è altrettanto comprensibile (lato utilizzatore) che non lo si faccia, soprattutto se ci sono seri problemi di compatibilità con le nuove versioni.
    Delphi è attualmente il tool che garantisce la compatibilità più elevata possibile con progetti legacy: ci si aprono anche progetti sviluppati in Delphi 1. Ovviamente, dato che parliamo di 25 anni, è un'era informatica e non si può pretendere di ricompilare sempre tutto con uno schiocco di dita, ma chi ha mantenuto il proprio progetto aggiornandolo dopo 1 o 2 versioni rispetto a quella di riferimento, ha tutt'oggi una applicazione che funziona, e che può essere ammodernata con poca fatica.

    Vediamo quanti sviluppatori Visual Studio possono fare lo stesso passando da VB6 a VB.NET, o con progetti J#, Visual FoxPro, oppure anche Metro e Silverlight per parlare di tecnologie recenti, o anche UWP (che poi sarà rimpiazzato da MAUI) o addirittura con un sito MVC 1.0/2.0. Quelle applicazioni andrebbero riscritte totalmente.

    +m2+ ha scritto:


    Chi avrebbe voglia di passare mesi per allineare il proprio programma (col quale si mangia e si pagano le bollette), quindi con investimenti di decine di migliaia di euro/uomo, solo perchè qualche jenio ha deciso che un certo tipo predefinito è cambiato?
    Chi me li dà, i 5.000 euro che mi costa passare un milione di righe sviluppate in 25 anni ?
    E' un problema che esiste con qualsiasi tool di sviluppo che sia paragonabile per feature e per tipologia (RAD, component based, ecc.) con Delphi.

    Fatto salvo che su altri prodotti magari invece che provare a migrare, puoi solo riscrivere, perché la piattaforma usata per la quale - allo scopo di promuoverla - si è usufruito di un tool di sviluppo a basso costo o addirittura gratis, ora non la supporta più, magari perché va di moda una nuova e moderna tecnologia.

    +m2+ ha scritto:


    Piuttosto ci sarebbe da chiedersi perchè usare delphi e non lazarus.
    Perché ad oggi le feature (ambiente, linguaggi, componenti, librerie, ecc.) disponibili nei due ambienti sono assolutamente incomparabili, ovviamente in favore di Delphi.

    +m2+ ha scritto:


    Infine i "tool" non fanno certo la qualità: posso fare tranquillamente programmi delphi 5 (di 20 anni fa a memoria) assolutamente all'avanguardia
    Dipende dal mercato e da cosa si aspettano i tuoi utenti.

    +m2+ ha scritto:


    Il software non va a male come le mozzarelle: il buon software resta buono per sempre (e viceversa, la spazzatura odierna non è che sia buona solo perchè è di oggi, è sempre spazzatura)
    Visione romantica... magari stai usando Netscape Navigator per accedere a questo forum, ma sarebbe interessante vedere quanto software datato è presente sulle macchine di qualsiasi utente al giorno d'oggi.

    Un saluto!
  • Re: Delphi Community Edition free: conviene?

    +m2+ ha scritto:


    Il 90% abbondante è, appunto, "spazzatura", di cui a sua volta il 90% tranquillamente supplibile con normalissimi componenti, pure opensource.
    Non esiste a oggi una libreria opensource, o anche a pagamento, che sopperisca a qualsiasi feature aggiunta in Delphi.

    Tra l'altro, una grossa spinta alla ripresa dello sviluppo di librerie blasonate (di cui molte opensource e ben fatte) lo ha dato proprio l'aggiornamento del linguaggio in sé, quindi non sono tutta "spazzatura" e "lucette".

    Detto questo, puoi anche giudicarla "spazzatura", ma ribadisco che Delphi sopravvive grazie al fatto che chi lo utilizza ancora per sviluppare software compra le licenze o mantiene attiva la Subscription per via degli aggiornamenti e delle novità, che tra l'altro - supportando le piattaforme mobile - è praticamente indispensabile per seguire i cambi di rotta dei produttori quali Apple, Google, ecc. per chi fa applicazioni per questi dispositivi.

    E' chiaro che se questo ambito non interessa, Delphi non è lo strumento giusto.

    +m2+ ha scritto:


    Se potessi prendere un sorgente D5 e compilarlo con D2021 sarei il più felice del mondo.
    Stai pretendendo compatibilità di un prodotto per lo sviluppo con una versione di ben 20 anni prima.

    Ma la cosa bella è che, in alcuni casi, a seconda del tipo di progetto, è anche possibile farlo, addirittura con progetti di Delphi 1: dipende da quello che si è utilizzato nella realizzazione, e ciò vale anche per i componenti di cui si dispone del sorgente.

    Certo, non è possibile migrare tutto, ma è ben di più di quanto si possa fare nella totalità degli ambienti di sviluppo RAD simili a Delphi: su questo non c'è paragone.

    +m2+ ha scritto:


    Mi andrebbe bene anche un "convertitore" che fixasse automaticamente da D5 a D2021.
    Non c'è un convertitore perché non c'è nulla da convertire: la quasi totalità del codice di cui fai il porting è tranquillamente compilabile, a meno che ovviamente non hai fatto aritmetica dei puntatori, o riferimento a strutture interne del compilatore senza passare dalle funzioni apposite; in caso contrario, il porting è perfettamente alla portata (l'ho fatto un sacco di volte per diversi clienti). La difficoltà maggiore è solo quella di trovare magari il pacchetto aggiornato di componenti di terze parti "introvabile" perché scaricato da chissà quale locazione, e magari senza i sorgenti.

    +m2+ ha scritto:


    O una modalità "disattiva le lucette e compila codice D5"
    Ma di che lucette stai mai parlando...

    +m2+ ha scritto:


    Ma sappiamo benissimo che questo non accade.
    Non accade da nessuna parte. E a volte accade anche quando non serve allo sviluppatore ma lo vuole il fornitore del sistema operativo (vedi tecnologie Microsoft dismesse e rimosse da Visual Studio benché ampiamente utilizzate fino al giorno prima).

    +m2+ ha scritto:


    QUESTO ritengo essere stato l'errore strategico: perdere la retrocompatibilità (e quindi perdere le nuove licenze).
    Sfido a trovare un tool come Delphi (quindi a parità di rango e caratteristiche) che sia più retrocompatibile di Delphi.

    +m2+ ha scritto:


    Riguardo alla produttività non sarei così assertivo: nel "mondo normale" quasi mai si parte da zero, bensì da 25 anni (o magari 10) di sviluppo.
    Se usi un tool più produttivo, sei più produttivo.
    Se non parti da zero, tanto meglio, ma è ininfluente: andrai comunque avanti più veloce di quanto facevi prima, partendo da zero se sei a zero, o da dove sei arrivato.

    +m2+ ha scritto:


    Per fare Excel 2021 dubito si butti via tutto et voilà, andiamo a rifare da capo, perchè ci sono delle nuove lucette fichissime (che ovviamente sono così piene di bug che ci vorranno altri 10 anni per sistemarli)
    Lucette fichissime... bug... anni... stiamo parlando di dati tangibili, di statistiche reali, oppure è (come è probabile) una tua personale avversione di oggi verso l'esistenza di aggiornamenti vari di qualsiasi software?

    +m2+ ha scritto:


    Se installando Windows 2021 perdessi ogni singolo programma eseguibile Windows, dovendo accontentarmi di notepad e solitario, quanti lo farebbero ?
    Nessuno, ma l'esempio non è calzante, non capisco cosa c'entri, è un discorso estremizzato, non è chiaro a cosa nello specifico faccia riferimento, è privo di ogni contestualizzazione.

    In conclusione, se Delphi ti ha deluso in passato o per qualsivoglia motivo non ne fai più uso, perché magari ritieni inutile per le tue necessità tutto ciò che è finito nel prodotto successivamente, penso sia una posizione più che lecita perché ognuno ha le proprie esigenze e pertanto opera le scelte in base a questo.

    Questo può voler anche dire che altri sviluppatori invece apprezzano le novità, si mantengono aggiornati, pagano le licenze e continuano a svilupparci poiché le ritengono congrue con le proprie necessità. Se ciò non fosse, si rivolgerebbero altrove. Tutti.

    Quest'ultimo aspetto non può essere una ragione per annullare le tue "scontentezze", ma vale ovviamente anche il contrario, quindi non è che puoi relegare a "lucette" un ventennio di evoluzione di un prodotto perché ti ha scottato a suo tempo o perché ritieni inutili ai tuoi fini ciò che altri sviluppatori apprezzano e soprattutto utilizzano.
  • Re: Delphi Community Edition free: conviene?

    migliorabile ha scritto:


    C'e' un errore concettusle DI FONDO.
    NON SI SCEGLIE uno strumento perche' e' gratis, MA perche' soddisfa le necessita' dello sviluppo.
    Concordo pienamente, anzi considero il peso eccessivo dato alla gratuità una delle miopie più grandi dei giorni nostri: sarebbe come valutare il costo di una risorsa umana prescindendo dalle sue capacità.

    migliorabile ha scritto:


    I'll costo di questi prodotti ha raggiunto livelli abbordabili ANCHE per un banale uso personale.
    Non sono i 300 euro all'anno che mandano in fallimento.
    Per un hobbista, potrebbe effettivamente fare la differenza perché magari gli spiccioli sono pochini e le alternative gratuite diventano così automaticamente ghiotte, a maggior ragione quando si parla di prodotti assolutamente ottimi.

    Se si parla di una azienda, concordo pienamente: costa ben di più il commercialista che una licenza di un tool di sviluppo, che in fondo è lo strumento principale di un ISV e quindi avrebbe bisogno di una "cura" (nella scelta, nell'aggiornamento, ecc.) molto più approfondita del semplice "costa zero? sì/no".

    migliorabile ha scritto:


    Difficolta' di sviluppo dovute a tool non adeguati costano MOOOLTO DI PIU: in tempo di sviluppo maggiori e soldi persi per risultati non all'altezza.
    Mi associo alla perfezione. E ciò vale ovviamente per qualsiasi tool, di qualsiasi tipo.

    Ciao!
  • Re: Delphi Community Edition free: conviene?

    Alka ha scritto:


    Non esiste a oggi una libreria opensource, o anche a pagamento, che sopperisca a qualsiasi feature aggiunta in Delphi.
    Una al singolare no.
    Tra l'altro, una grossa spinta alla ripresa dello sviluppo di librerie blasonate (di cui molte opensource e ben fatte) lo ha dato proprio l'aggiornamento del linguaggio in sé, quindi non sono tutta "spazzatura" e "lucette".
    Mah, non mi risulta affatto. Se bastasse aggiungere una qualche (pressochè inutile) estensione al linguaggio per rilanciarlo... stiamo freschi.
    Anzi, freschissimi.
    Detto questo, puoi anche giudicarla "spazzatura", ma ribadisco che Delphi sopravvive ...
    Vabbè quante applicazioni ios o android sono fatte con delphi rispetto al totale?
    Stai pretendendo compatibilità di un prodotto per lo sviluppo con una versione di ben 20 anni prima.
    Ma certo. Con gcc ad esempio è all'ordine del giorno.
    Non mi è chiaro cosa lo impedisca.
    Io non avrei avuto la minima difficoltà a mantenerla.
    Ma la cosa bella è che, in alcuni casi, a seconda del tipo di progetto, è anche possibile farlo, addirittura con progetti di Delphi 1: dipende da quello che si è utilizzato nella realizzazione, e ciò vale anche per i componenti di cui si dispone del sorgente.
    ma assolutamente NO
    Non c'è un convertitore perché non c'è nulla da convertire: la quasi totalità del codice di cui fai il porting è tranquillamente compilabile...
    ma assolutamente NO.
    Parli di cose che non conosci, ma non è certo la prima volta.
    Ma di che lucette stai mai parlando...
    bells and whistles, per gli "studiati". Snake oil, per gli ancora più "studiati".
    Se vuoi faccio lo spiegone ancora più lungo, ma se non capisci... è un problema tuo
    Non accade da nessuna parte.
    Per TE non accade
    Sfido a trovare un tool come Delphi (quindi a parità di rango e caratteristiche) che sia più retrocompatibile di Delphi.
    Facile: non esiste nulla di analogo, dunque non puoi fare confronti.
    Ovviamente c'è il "cugino" Lazarus
    Se usi un tool più produttivo, sei più produttivo.
    Più produttivo intendi triplicando o peggio il tempo di compilazione? Anche decuplicare la dimensione degli eseguibili (in certi casi, normalmente 3x o più)?

    Lucette fichissime... bug... anni... stiamo parlando di dati tangibili, di statistiche reali, oppure è (come è probabile) una tua personale avversione di oggi verso l'esistenza di aggiornamenti vari di qualsiasi software?
    Parliamo della tua tutta personale convinzione che Delphi abbia avuto un grandissimo successo, con la strada intrapresa.
    Davvero grandissimo ! (dati tangibili, statistiche reali).
    Peccato non sia successo.
    Nessuno, ma l'esempio non è calzante, non capisco cosa c'entri, è un discorso estremizzato, non è chiaro a cosa nello specifico faccia riferimento, è privo di ogni contestualizzazione.
    Ah, OK.
    Finiti gli argomenti, si va con le supercazzole
    In conclusione, se Delphi ti ha deluso in passato o per qualsivoglia motivo non ne fai più uso, perché magari ritieni inutile per le tue necessità tutto ciò che è finito nel prodotto successivamente, penso sia una posizione più che lecita perché ognuno ha le proprie esigenze e pertanto opera le scelte in base a questo.
    Ecco, hai capito tutto
    Non mi ha minimamente deluso (fino alla versione 7), continuo a farne uso da decenni, a guadagnare (un bel po'), con un bel po' di clienti contentissimi etc.
    Insomma... davvero hai capito tutto
    Questo può voler anche dire che altri sviluppatori invece apprezzano le novità, si mantengono aggiornati, pagano le licenze e continuano a svilupparci poiché le ritengono congrue con le proprie necessità. Se ciò non fosse, si rivolgerebbero altrove. Tutti.
    Infatti lo hanno fatto.
    Praticamente tutti.
    Quest'ultimo aspetto non può essere una ragione per annullare le tue "scontentezze", ma vale ovviamente anche il contrario, quindi non è che puoi relegare a "lucette" un ventennio di evoluzione di un prodotto perché ti ha scottato a suo tempo o perché ritieni inutili ai tuoi fini ciò che altri sviluppatori apprezzano e soprattutto utilizzano.
    "Altri" sono un pugno, una nicchia della nicchia della nicchia
    Venti anni di evoluzione, di cui il 90% sprecato. Vabbè, si vede che per i tuoi standard è un gran successo.
    Abbiamo standard diversi, evidentemente.

    PS la mia memoria non è che sia poi così male, la licenza con gli sticazzi costa oggi, nel 2021, di listino, 6.999 euro.
    In effetti ho sovrastimanto di un euro
    arcfhi.jpg
    arcfhi.jpg

  • Re: Delphi Community Edition free: conviene?

    Alka ha scritto:


    La memoria fa cilecca: mai pagato così tanto una licenza. Certo, se si prende la "full optional" Architect il costo è quello
    Dunque ho ragione, cvd.1
    "Minimo aggiornamento del tutto inutile" è opinabile.
    Così come è opinabile che sia un grandioso aggiornamento indispensabile.
    A parte il fatto che a suo tempo non era d'obbligo aggiornare necessariamente all'ultima versione, allo stato attuale ogni release (anche di tipo maintenance, come l'ultima appena uscita) richiede più di una mezza giornata per esaminare tutte le novità.
    Di solito mi bastano 3 minuti, per concludere "inutile".
    Poi, che non riguardino nulla di ciò che si intende utilizzare, allora significa che si è sbagliato prodotto, ma le Subscription e le nuove licenze si vendono solo in virtù degli aggiornamenti che vengono apportati, e se fossero stati sempre del tutto inutili e ininfluenti, il prodotto sarebbe morto da un pezzo.
    Ma infatti è pressochè morto da un pezzo
    Quanti NUOVI utenti ci sono? Non utenti che lo usano come me e te dal jurassico.
    Quanti ventennni bimbiminkia OGGI partono da zero con Delphi?
    cvd.2
    Anche di questo ne abbiamo già parlato anni fa su un altro forum: l'unica moda fallimentare che hanno seguito è quella di .NET.
    Metro e le "mattonelle" non sono altro che un template con uno stile grafico già preimpostato che mimava quello adottato da Microsoft: non c'è il supporto Metro...
    OK quindi ci sono stati fallimenti nello sviluppo Delphi
    cvd.3
    Delphi viene venduto con una Subscription annuale da almeno 15 anni.
    ... che nessuno o pochissimi pagano, il resto piratano senza battere ciglio (e lo dico con rammarico)
    Delphi è attualmente il tool che garantisce la compatibilità più elevata possibile con progetti legacy: ci si aprono anche progetti sviluppati in Delphi 1.
    Ma dove?
    Si "aprono" intendi i file di testo .PAS?
    Ovviamente, dato che parliamo di 25 anni, è un'era informatica e non si può pretendere di ricompilare sempre tutto con uno schiocco di dita, ma chi ha mantenuto il proprio progetto aggiornandolo dopo 1 o 2 versioni rispetto a quella di riferimento, ha tutt'oggi una applicazione che funziona, e che può essere ammodernata con poca fatica.
    Vabbè, si vede che parli di applicazioni "ciao mondo"
    E' un problema che esiste con qualsiasi tool di sviluppo che sia paragonabile per feature e per tipologia (RAD, component based, ecc.) con Delphi.
    Non ne esistono di altri paragonabili
    Fatto salvo che su altri prodotti magari invece che provare a migrare, puoi solo riscrivere, perché la piattaforma usata per la quale - allo scopo di promuoverla - si è usufruito di un tool di sviluppo a basso costo o addirittura gratis, ora non la supporta più, magari perché va di moda una nuova e moderna tecnologia.
    Questo è verissimo
    Perché ad oggi le feature (ambiente, linguaggi, componenti, librerie, ecc.) disponibili nei due ambienti sono assolutamente incomparabili, ovviamente in favore di Delphi.
    Dipende.
    Il risultato per applicazioni Windows è lo stesso.
    Ed è quello che conta, risolvere il problema con il programma, non le lucette
    Dipende dal mercato e da cosa si aspettano i tuoi utenti.
    Non vogliono meno del meglio, con o senza lucette
    Concedo che il mondo bimbominkia, lucette e così via sia diverso dal mondo lavora-o-muori.
    Mi occupo del secondo.
    Visione romantica... magari stai usando Netscape Navigator per accedere a questo forum, ma sarebbe interessante vedere quanto software datato è presente sulle macchine di qualsiasi utente al giorno d'oggi.
    Tantissimo, e funziona benissimo (o malissimo, ma certo non va a male col tempo. Forse metà del codice win32, chissà).
    Puoi usare rar32 del 2006 (15 anni fa): funziona perfettamente oggi come allora.
    Quello ritenuto (unanimemente) il miglior programma di compressione al mondo (nz) è del 2011, 10 anni fa.

    Word 2003 funziona perfettamente quasi 20 anni dopo. Word 2000 abbastanza bene, ma in realtà 2003 è superiore.
    Con word 2007 (e supporto docx) fai esattamente gli stessi documenti che col 2019 e le sue "lucette", analogamente excel, photoshop, e perfino mariadb etc

    Ecco il parallelo giusto: con D7 / Word 2003 puoi fare essenzialmente programmi win32/documenti identici funzionalmente a quelli con Delphi 2021 / Word 2021
  • Re: Delphi Community Edition free: conviene?

    Alka ha scritto:


    migliorabile ha scritto:


    C'e' un errore concettusle DI FONDO.
    NON SI SCEGLIE uno strumento perche' e' gratis, MA perche' soddisfa le necessita' dello sviluppo.
    Concordo pienamente, anzi considero il peso eccessivo dato alla gratuità una delle miopie più grandi dei giorni nostri: sarebbe come valutare il costo di una risorsa umana prescindendo dalle sue capacità.
    Ma ROTFL, vedo in lontananza Stallman che si dà fuoco!
    Se si parla di una azienda, concordo pienamente: costa ben di più il commercialista che una licenza di un tool di sviluppo, che in fondo è lo strumento principale di un ISV e quindi avrebbe bisogno di una "cura" (nella scelta, nell'aggiornamento, ecc.) molto più approfondita del semplice "costa zero? sì/no".
    Beh se ci si sogna che ci sia una qualche "cura" negli aggiornamenti informatici... campa cavallo...
    L'unica "cura" è nel farsi pagare (lo so bene, faccio lo stesso nel mio piccolo!)
    Mi associo alla perfezione. E ciò vale ovviamente per qualsiasi tool, di qualsiasi tipo
    Mah... di nuovo l'evidentemente scarsa consuetudine col mondo non Windows fa un pochino di velo.
    Comunque su una cosa non si può che concordare: se ti serve il programma X, che costa Y, e non hai alternative, allora... compralo.
    Un pensiero molto profondo (sarcasmo), ma evidentemente è bene rammentarlo
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15 risposte